Alla vigilia della sfida tra Milan e Genoa, il tecnico rossoblu Alexander Blessin è intervenuto in conferenza stampa direttamente da Villa Rostan.

Da quando è arrivato ha portato equilibrio e ha trovato equilibrio. Domani sera sarà un Genoa più offensivo, l’occasione per vedere Yeboah ed Ekuban più Destro?

“L’idea di giocare con Ekuban c’è, nell’ultima gara ha giocato 45′ e ha dimostrato di essere in miglioramento. Piccoli ha fatto bene, si è comportato bene, e ci sono anche idee forse per giocare con due attaccanti. Naturalmente quando si perde una gara con quattro gol diventa importante vedere gli sbagli commessi, avere maggiore stabilità e questa settimana abbiamo lavorato su questo aspetto. Anche contro il Verona e nell’ultima con la Lazio abbiamo fatto molti regali che hanno portato gli avversari al gol: dobbiamo assolutamente evitarlo e, magari, fare un regalo a noi stessi. Giocare contro il Milan è sempre un piacere: è chiaro che sono favoriti, ma andremo là per fare la nostra partita. Attualmente quella rossonera è forse una delle squadre più equilibrate nel modo di giocare. Se guardiamo le gare con Bologna e Torino, sino alla fine il Milan non ha mai perso la propria struttura e il proprio equilibrio”. 

Avete dimostrato di aver fermato altre big come Roma, Atalanta, Inter: bisognerà ritrovare quella intensità e quella aggressività utili a rubare tanti palloni per fermare anche una squadre come il Milan?

“Ha fatto una corretta analisi. Sì, bisogna fare così. I dati GPS ci hanno detto che contro la Lazio è stata una delle nostre peggiori partite. Dopo la partita guardo volentieri i dati perché non mentono, sia in maniera positiva che negativa. In quella gara intensità non c’era e questo ci servirà per la partita di domani. Bisogna ritornare a quella intensità che avevamo avuto nelle gare in cui avevamo fatto bene per competere col Milan. Contro la Lazio abbiamo avuto la sensazione di essere andati a fare spesso un pressing solitario, che costa molte forze ai giocatori e non porta al successo nel recupero del pallone. Il pressing sarà molto importante”.

Cos’è successo contro la Lazio?

“La Lazio è una squadra forte e ha punito i nostri errori. Ha avuto un po’ di fortuna perché nelle gare precedenti avevamo difeso meglio, ma se parliamo del prima di incassare il primo c’è un episodio VAR. Quando vedi queste situazioni, in cui Piccoli è stato infortunato fuori per 20 secondi, perdi il tuo equilibrio. La situazione sarebbe potuta essere diversa se fosse stato estratto un cartellino rosso”.

Se non dovesse giocare Sturaro a centrocampo, ha pensato a un altro calciatore che possa giocare box to box? Frendrup potrebbe essere una eventuale soluzione?

“Ci è mancato molto nell’ultima partita e le corse in profondità ci servono, sono importanti per il nostro gioco. Sturaro è un giocatore importantissimo, ma deve essere al cento per cento. Se è al 60/70% ha difficoltà nel rendere al massimo. Siamo su una buona strada per recuperarlo il prima possibile, ma Galdames ha già giocato con l’Atalanta molto bene e ha dimostrato grande mentalità, corsa, ha giocato col cuore. Ha buona visione di gioco. Frendrup, poi, nelle due gare giocate dall’inizio ha fatto due gare buonissime sulla fascia destra, mentre nella terza gara ha giocato a sinistra. Si è allenato bene anche lui ed è sulla strada giusta. Queste saranno altre opzioni e sono contento di averle, di poterli fare giocare oppure no. Ci sto pensando, ma domani sarà importante che la squadra sia compatta e faccia tutto assieme, l’uno per l’altro”. 

Come ha reagito la squadra ai due KO consecutivi? Come la ha trovata in questa settimana di lavoro?

“È stato importante parlare tra di noi questa settimana: ognuno si è guardato allo specchio prendendosi le proprie responsabilità. In queste due gare ci sono state fasi di gioco fatte meglio, altre meno perché non abbiamo dato quello che sappiamo dare. Anche dopo le otto gare positive, però, ho sempre detto che non avevamo ancora raggiunto niente. Invece ho detto alla squadra che ha le qualità per restare in Serie A. Il primo aspetto è che dopo otto partite, diversi pareggi chiusi da una vittoria, c’è stata forse troppa fiducia e si pensava che le vittorie sarebbero arrivate da sole. Il secondo aspetto è che siamo di nuovo vicini alla zona della salvezza, ci siamo avvicinati alla squadra che possiamo aggiungere e questo può aver messo i ragazzi un po’ in difficoltà a livello di testa. Questa settimana si è fatta un’analisi collettiva, ci siamo parlati e tutto è chiaro tra di noi. Sarà molto importante tornare al nostro modo di giocare, tornare su quella strada


34° Trofeo Caravella, esordio con vittoria per il Genoa Leva 2014. Oggi in campo la Leva 2012