Alle spalle dello stadio “Bentegodi” va in scena, con fischio d’inizio alle ore 11, la gara valida per la 28° giornata del campionato Primavera. Il Genoa di mister Chiappino è ospite dell’Hellas Verona del collega Corrent. Sfida importante per i rossoblu, che conservavano un solo punto di vantaggio, a quota 34 punti, rispetto agli scaligeri.


LE FORMAZIONI UFFICIALI

HELLAS VERONA (4-3-1-2): Kivila; Terracciano, Ghilardi, Redondi, Ebenguè; Sulemana, Turra, Mediero; Pierobon; Bosilj, Yeboah. A disposizione: Toniolo, Patuzzo, Calabrese, Florio, Bontempi, Kemppainen, Gomez, Diaby, Verzini, Grassi, Caia, Colistra. Allenatore: Nicola Corrent.

GENOA (3-4-1-2): Mitrovic; Marcandalli, Gjini, Calvani; Nesci, Sadiku, Macca, Baci; Besaggio; Ambrosini, Sahli. A disposizione: Corci, Ascioti, Dellepiane, Cenci, Biaggi, Bolcano, Ghigliotti, Parodi, Palella, Bamba, Vassallo, Accornero. Allenatore: Luca Chiappino.


LA PARTITA 

La vivacità della gara, che mette in palio punti pesanti per le zone basse della classifica, è evidente fin dall’inizio: il Genoa entra in campo di prepotenza, forte degli ultimi quattro punti raccolti fra derby e sfida contro la Fiorentina. I rossoblu provano a creare fin da subito i presupposti per andare in vantaggio trovando Kivila, estremo difensore rossoblu, a chiudere lo specchio prima a Gjini, poi a Macca.

Anche Mitrovic si oppone alle ripartenze dei padroni di casa, che al “Tavellini” giocano soprattutto in contropiede lasciando spazio al gioco rossoblu. Sarà proprio una ripartenza di Pierobon ad innescare il filtrante che manderà in porta Yeboah, centravanti dell’Hellas Verona, bravo a sbloccare il risultato al 24′ di gioco scappando alla marcatura di Gjini.

Il Genoa prova subito a reagire, non si scompone e gioca con coraggio. Dopo un minuto dal gol del vantaggio gialloblu colpo di testa di Calvani su sviluppi di calcio d’angolo che sfiora il palo. Al 34′ altra grandissima chance per pareggiare con Nesci che sfrutta un velo di Sahli a centro area e ribatte a rete, fermato a pochi centimetri dalla riga di porta dalla retroguardia dell’Hellas.

E se il dato sui dieci angoli a favore del Genoa nella prima frazione la dicono lunga sulle occasioni create dai rossoblu (diventeranno 15 complessivi a fine gara), nella ripresa il copione non cambia. Sono soprattutto gli ingressi di Accornero, Bamba e Palella a ravvivare l’azione offensiva della Primavera di mister Chiappino, che intorno all’ora di gioco va vicinissimo al pareggio per due volte nel giro di un minuto con Ambrosini: prima l’attaccante rossoblu viene murato dalla difesa gialloblu, poi scarica un potente mancino che sfiora il palo alla sinistra di Kivila.

Al 78esimo Bamba viene neutralizzato dal portiere avversario, bravo a chiudere sul proprio palo il destro dell’attaccante del Genoa. All’83esimo Marcandalli si ritrova il pallone a due passi dalla porta, ma non riesce a controllare e ribadire in rete. Alla fine, a premiare un attacco del Genoa che è stato costante nell’arco dei novanta minuti, al minuto 85′ Cenci (appena entrato dalla panchina) offre una sponda aerea di testa a Calvani, che deve solo spingere in porta per rimettere la gara in parità. Al termine della gara la Lega darà la rete a Cenci.

Al triplice fischio, il Genoa pareggia una gara nella quale anche solo un punto sta stretto alla luce delle occasioni create rispetto all’avversario. Avversario che rimane così dietro in classifica, a quota 34 punti, mentre il Genoa si porta a 35, mettendo tra sé e la zona playout due punti. Dietro in classifica mancano ancora all’appello le gare di Bologna e Lecce, che affronteranno rispettivamente Sassuolo e Fiorentina. Nelle ultime sei giornate di campionato mister Chiappino e i suoi ragazzi affronteranno, nell’ordine: Inter, Atalanta, Roma, Napoli, Empoli e Milan.


Milan-Genoa, arbitra Chiffi. Quarta volta col fischietto padovano in stagione