Secondo pareggio consecutivo per il Genoa Primavera contro la Spal e classifica che dice 30 punti, racimolati in quest’ultimo periodo tra grandi difficoltà di calendario e di formazione, a causa di infortuni, spesso dell’ultimo minuto. A commentare la sfida il tecnico della formazione rossoblu, Luca Chiappino.

Mister Chiappino. Il possibile lo sta facendo, l’impossibile anche, ma per i miracoli ci si sta attrezzando. Oggi ve ne mancavano otto o nove…

“Oggi ce ne mancavano nove. Eravamo al campo sereni in questi due giorni, ma i ragazzi sono caduti come mosche per questa botta di influenza, di tonsillite. Per fortuna nessuno è positivo, ma ci siamo trovati a mettere in campo una squadra all’ultimo momento. Siamo però fieri dei ragazzi, che hanno fatto una grande partita, lottato, creato abbastanza e sofferto il giusto nelle difficoltà. Siamo stati penalizzati da un rigore che, va bene, è stato fischiato…noi sinceramente abbiamo avuto le occasioni per andare sul 2-0 e gestendo meglio la palla avremmo potuto chiudere la partita e fare qualcosina in più. Tutto il mio gruppo di lavoro è comunque contento e soddisfatto di quanto stanno facendo i ragazzi nelle difficoltà. E oggi, oggettivamente, era una partita in cui avevamo grosse difficoltà”.

Il problema è anche il campionato, che sta distruggendo i ragazzi. Non potete giocare ogni 3 giorni: è assurdo giocare a questa maniera…

È assurdo trovarsi a giocare cinque partite in quindici giorni. Non hai tempo di fare recuperare i ragazzi, vengono fuori infortuni e sei sempre a rischio. Non riesci ad allenarti, e parlo per me, ma anche le altre squadre hanno difficoltà. Poi arriva il momento in cui sei un pochettino più debole e vengono fuori tutte le magagne. Il clima è caldo, ma quando va giù il sole fa freddo, e convivendo tutti negli spogliatoi si fa presto. Nove giocatori fuori sono davvero un’enormità, indipendentemente da chi avrebbe giocato oggi. Tu non hai possibilità di scegliere e sistemare le cose. Abbiamo portato più in là possibile i ragazzi per fare i cambi e ci ha dato una mano la prima squadra, che ci ha dato Kallon il quale ha giocato un’ora. Peccato. Io comunque lo vedo come un punto guadagnato ed è giusto che i ragazzi sappiano che siamo fieri di quanto fatto oggi”.

In campo fate crescere anche tanti 2003 e 2004. Lei, Michele Sbravati, Carlo Taldo cogliete tutte le occasioni per mandare in campo i vostri ragazzi e vedere cosa avete alle spalle

“È un campionato lungo e difficile. Si può vincere e perdere con chiunque, con partite da giocare ogni tre giorni. Chiaramente avere tutti i ragazzi disponibili vuole dire avere rotazioni e non arrivare stremati alle partite. Domani facciamo riposo, venerdì faremo un piccolo allenamento e andremo sabato a giocarci una partita determinante (contro il Bologna, ndr). Oggi è stato improntate non aver perso perché la SPAL non ha avuto possibilità di accorciare in classifica. Stessa cosa dovremo fare col Bologna“.

Qual è la conciliazione che la Federazione fa tra scuola e gioco del calcio? Come si fa a giocare alle ore 11?

“Non lo so, sono orari strani. Credo non sia la Federazione, ma sia un problema di tv e chi trasmette il campionato fa la voce grossa perché deve riempire i palinsesti. Oggi, con nove giocatori fuori da un momento all’altro, la partita non avremmo dovuto giocarla. Perché non è equa. Già andammo a Roma e ci fecero tornare indietro con due giocatori positivi. È solo una questione di palinsesti, non si possono spostare o rinviare le gare. Sarebbe bello che la Federazione disponesse di un canale proprio e riprendesse le partite per poter disporre di orari un po’ migliori. Anche perché i ragazzi, poi, hanno grandi problemi con la scuola. Ieri e oggi sono giornate perse, ma anche venerdì prossimo sarà una giornata persa di scuola perché saremo costretti a fare un allenamento mattutino per poi andare a Bologna. Ma è così dall’inizio dell’anno”.

A Torino è venuto Klos, oggi c’era anche Spors assieme a lui in tribuna a seguirvi. Sono importanti per voi questo aspetto e questa vicinanza? 

Sono contento di questo, anche perché i ragazzi si sentono parte integrante di una società e di un gruppo di lavoro. Loro poi si rendono conto personalmente, vedendo le partite, di quello che c’è. Per noi è un motivo di orgoglio che vengano al campo a vedere le partite“. 


Genoa Primavera, anche Spors presente contro la Spal – FOTO