In questi giorni ho letto “Lo Sport secondo Papa Francesco”. Non un’enciclica, una lettera aperta a tutto il mondo dello sport. Le sette parole chiave dello sport sono:

Lealtà: lo sport è lealtà e rispetto delle regole. Anche lotta alle scorciatoie, lotta al doping.

Impegno: il talento è niente senza applicazione: si può nascere talentuosi ma ci si può addormentare sopra

Sacrificio: il “sacrificio” è termine che lo sport spartisce con la religione: sacrum facere è dare sacralità alla fatica.

Inclusione: l’anno delle Olimpiadi, sono un segno di inclusione, contrapposta alla cultura del razzismo, dello scarto.

Spirito di gruppo: fare squadra è essenziale nella logica dello sport. Anche nella vita di tutti i giorni.

Ascesi: le storie delle grandi imprese sportive ci inducono a pensare che il gesto sportivo sia una sorta di ascesi, pur senza la religione addosso.

Riscatto: dire sport è dire riscatto, possibilità di redenzione per tutti gli uomini.

La lettera aperta di Papa Francesco è rivolta a tutti gli sport e a tutti gli atleti, ma dopo che tutte le squadre con fatica hanno consegnato le panchine della Serie A agli allenatori, secondo Papa Francesco anche quello di calcio può meditare sulle sue parole. Riassumendo:

“L’allenatore: senza allenatore non nasce un campione. Allenare è un po’ come educare. Senza allenatore non nasce un campione, occorre qualcuno che scommetta su di lui, che ci investa del tempo , che sappia intravedere possibilità che nemmeno lui immaginerebbe”. Sarà il lavoro in questi ritiri, dove ci sono poche possibilità di sperare nel calciomercato perciò bisognerà non inventare ma creare.

“Non basta allenare il fisico: occorre saper parlare al cuore, motivare , correggere senza umiliare”.

“Parlare al cuore del fuoriclasse. Più il calciatore è geniale, più è delicato da trattare. Nel momento della competizione (l’allenatore di calcio non può farsi da parte) anche se dipenderà dai calciatori. Tornerà in caso di sconfitta  per metterci la faccia”. 

Oltre agli allenatori, Papa Francesco ha scritto agli atleti, ai calciatori. “Spingersi verso un oltre”, “mettersi in gioco, un sano agonismo può aiutare lo spirito ma anche maturare”.

“L’allenamento: la forza di volontà è più forte dell’abilità: l’allenamento è la via del perfezionamento: è la base di partenza per superare se stessi”. 

“Arrendersi: la tua resa è il sogno del tuo avversario”.

“Il mercato: l’atleta (calciatore) è un mistero affascinante, un capolavoro di grazia e passione. È facilissimo trasformarlo in un oggetto, una mercanzia che genera profitto”. 

La lettera di Papa Francesco, in particolare per il mondo del calcio, è un messaggio chiaro: dare sacralità alla fatica, mettersi in gioco e non arrendersi cercando sempre di dare il meglio di sé. Un messaggio che tutti i tifosi di calcio vorrebbero vedere sul campo .