Sinisa Mihajlovic è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Genoa, in programma domani pomeriggio allo stadio Luigi Ferraris (calcio d’inizio ore 18). L’allenatore del Bologna, alle prese con un nuovo caso di Coronavirus all’interno del gruppo squadra (si tratta del portiere Ravaglia), ha avvertito: “Il Genoa è una buona squadra. Sarà una partita difficile come tutte le partite in Serie A. Andiamo al Ferraris per vincere seguendo i nostri princìpi. Se giocheremo come stiamo facendo, avremo buone chance. Sarà partita combattuta: vediamo cosa succede. Hanno giocatori bravi, ma noi andiamo avanti per la nostra strada. Tre partite così ravvicinate? La terza partita è sempre quella più delicata, chiedo ai giocatori di dare il 100% per quei minuti che staranno in campo. Qualche cambio lo faremo, non in difesa dove siamo contati e Dijks è da un anno che non gioca. Alla terza partita rischia di farsi male. Ci sono scelte obbligate in qualche ruolo”.

Difficile il recupero di De Silvestri, per stessa ammissione di Sinisa, mentre potrebbe vedersi in campo dal 1′ il baby Vignato, come preannunciato dal mister del Bologna nei giorni scorsi: “Io sono di parola, nel bene e nel male”. Sull’ex genoano Soumaoro: “Lo abbiamo preso perché è andato via Denswil, è un cambio numerico. Si tratta di un giocatore che avevamo seguito anche prima, ha fatto bene in passato ma ha giocato poco. Come gerarchie parte dov’era Denswil, dietro anche a Paz, poi vediamo come starà e quanto tempo gli ci vorrà per abituarsi al nostro tipo di gioco. Dovrà scalare le gerarchie con il lavoro. Penso che non sia al top fisicamente ma abbiamo fiducia in lui. Ringrazio la società perché ha preso un giocatore che può darci sicuramente una mano”. 

Su Destro, rinato negli ultimi mesi trascorsi con il Genoa: “Ho visto che Mattia fa gol, mi fa piacere: è un bravo ragazzo. È diventato anche papà e sono felice per lui. Spero che domani non faccia gol, oppure se lo dovesse fare che il risultato sorrida a noi. Quando sono arrivato a Bologna voleva fare bene ma non era pronto. Gli allenamenti sono intensi, lui aveva voglia ma si fermava spesso per qualche problemino. Io ero convinto che lui potesse far bene ma purtroppo non è andata. Lo seguo e mi fa piacere che stia facendo buone cose. Ha bisogno di fiducia, perché come attaccante ha sempre dimostrato di essere bravo. Con me è stato sfortunato, non era abituato all’intensità degli allenamenti”. 


Serie A, Ravaglia del Bologna positivo al Coronavirus