I due peggiori attacchi del campionato, assieme al Crotone, con più di qualche problema difensivo (18 reti incassate dal Genoa, 15 dalla Fiorentina), si affrontano a Firenze in un Franchi deserto. La classifica parla chiaro: un pareggio serve a poco né ai Viola né ai rossoblu. Parma e Udinese sono a dieci punti, non si possono lasciare altri punti per strada: la gara è già decisiva per Rolando Maran, mentre Prandelli, ex rossoblu, è ancora alla ricerca del suo primo successo dal ritorno sulla panchina viola. Arbitrerà la sfida il fischietto romano Doveri. Al VAR Banti di Livorno. Otto gradi sono quello percepiti in casa viola, con pochissimo vento e un 70% di possibilità che possa piovere. Terreno di gioco in ottime condizioni.


LE FORMAZIONI UFFICIALI 

FIORENTINA (4-3-3): Dragowski; Caceres, Pezzella, Milenkovic, Biraghi; Amrabat, Pulgar, Castrovilli; Callejon, Vlahovic, Ribery. A disposizione: Terracciano, Martinez Quarta, Bonaventura, Duncan, Borja Valero, Kouamé, Lirola, Venuti, Barreca, Cutrone, Eysseric, Igor. Allenatore: Cesare Prandelli.

GENOA (4-4-2): Marchetti; Goldaniga, Bani, Zapata, Masiello; Lerager, Radovanovic, Sturaro, Pellegrini; Shomurodov, Scamacca. A disposizione: Paleari, Zima, Behrami, Zajc, Ghiglione, Pandev, Destro, Pjaca, Badelj, Rovella, Dumbravanu, Czyborra.Allenatore: Rolando Maran.

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LA PARTITA

Il Genoa in divisa bianca, con banda rossoblu orizzontale, si oppone alla Fiorentina disposta con un 4-3-3.  Maran schiera quattro difensori centrali sulla linea di difesa, Radovanovic e Sturaro a fare da schermo davanti alla difesa. Scamacca supportato da Shomurodov, in quello che è un 4-4-2. Prima del fischio d’inizio minuto di silenzio nel ricordo di Mario Maraschi, ex attaccante della Fiorentina.

Dopo meno di un minuto la Fiorentina può subito usufruire di una punizione dal limite dell’area dopo che non si è concretizzato un vantaggio concesso da Doveri. Alla battuta va Pulgar, direttamente in porta: Marchetti attento devia in angolo, il primo della gara.

Il Genoa si difende con ordine, ma fatica in fase offensiva, dove qualche guizzo lo tenta in questi primi cinque minuti l’uzbeko Shomurodov. Anche la retroguardia viola gioca d’anticipo ed evita ogni problema. Passati dieci minuti, gara che resta in equilibrio sullo 0-0. Le due squadre vivono di lanci lunghi e di lotta sulle seconde palle e appaiono molto impaurite.

All’11esimo determinante chiusura di testa da parte di Masiello su pallone spiovente in area di rigore spedito da Pulgar. Il colpo di testa è di Pezzella: Masiello devia in angolo, il secondo per la formazione viola. Al 14′ ammonito Pulgar.

Al 17′ buona azione del Grifone che parte dai piedi di Goldaniga, bravo a lanciare in profondità Scamacca, che anziché incrociare col destro decide di suggerire di tacco a Sturaro. Il capitano rossoblu da centro area colpisce, smorzato da Milenkovic: pallone che Dragowski può far suo senza problemi. Prima vera trama di gioco in casa Genoa dall’inizio della partita.

Il Genoa al 25′ ha una punizione poco oltre i 30 metri: Sturaro cerca lo schema, ma la difesa viola allontana il pericolo. L’azione rossoblu prosegue, ma senza esito. In questa prima mezz’ora di partita colpisce il lavoro di Pellegrini, che molto spesso dalla sinistra si accentra e lavora quasi da trequartista. Prettamente difensivo, invece, il lavoro di Lerager a destra per aiutare Goldaniga nel contenere Ribery e le sovrapposizioni di Biraghi. Lerager che proprio su Ribery tarderà a stringere (nonostante i richiami di Goldaniga) al 30esimo: il francese colpisce al volo tutto solo e spedisce alto sulla traversa. Primo tentativo su azione verso la porta di Marchetti per i Viola.

Al 33′ Genoa momentaneamente in dieci perché Zapata, che poco prima aveva cercato di chiudere su Vlahovic, accusa un problema al flessore della coscia sinistra. Maran manda subito a scaldarsi Ghiglione. Il laterale destro entrerà al 37′ al posto del difensore colombiano. Goldaniga scala centrale di difesa, Ghiglione sulla destra della linea a quattro.

Al 39′ Vlahovic anticipa Marchetti su cross di Biraghi e non trova la porta, colpendo successivamente il portiere rossoblu, che rimarrà a terra. Prandelli sfrutta la pausa per eseguire un’altra sostituzione (41′): dentro Bonaventura per l’acciaccato Castrovilli, uscito per la botta ricevuta da Radovanovic all’inizio della gara. Al 46′ primo giallo anche per il Genoa: Doveri punisce Sturaro. Sarà l’ultimo sussulto di un primo tempo con tantissima paura e poche emozioni.

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La ripresa parte senza cambi da entrambe le parti. È sicuramente la Fiorentina a partire con maggiore veemenza in questa ripresa, conquistando subito nei primi minuti due corner, portando a quattro la somma dei tiri dalla bandierina. Si sgola Marchetti per richiedere maggiore attenzione alla sua difesa. Sugli sviluppi del secondo tiro dalla bandierina, Bonaventura fallisce l’occasione dell’uno a zero al 51′ con un colpo di testa da distanza ravvicinata spedito largo. Due minuti più tardi sarà Ribery a farsi chiudere in angolo, questa volta da Goldaniga.

Al 62′ primo tiro dalla bandierina per il Genoa dall’out di destra. Il gioco precedentemente era rimasto fermo a causa di un problema per Marchetti alla coscia sinistra. Marchetti uscirà solo al 65′ facendo spazio a Paleari. Fuori anche Shomurodov per far posto a Pjaca.

Al 67′ ancora pericolosa la Fiorentina con Vlahovic che calcia di mancino dopo essersi ben liberato in area di rigore. Anziché trovare la deviazione di Paleari, trova il muro del suo compagno Bonaventura. E le occasioni fallite dalla Fiorentina proseguono anche al 68′ con Vlahovic che da pochi passi fallisce su servizio di Biraghi dalla sinistra.

Al 70esimo viene premiato questo mini-forcing della formazione viola, che trova il velo di Vlahovic per Bonaventura, che a porta vuota segna la rete dell’uno a zero. Doveri, però, andrà a rivedere con una on field review per una spinta di Bonaventura sulla trequarti ai danni di Lerager. E la rete verrà annullata.

Alla ripresa del gioco, al 72′, cartellino giallo per Pellegrini. Al 74′ altra chance viola, ancora con Vlahovic, il cui mancino dall’interno dell’area di rigore è ad incrociare, ma non trova né la porta né l’accorrente Callejon. Si sommano minuto dopo minuto le palle gol della Fiorentina, col Genoa passivo da diversi minuti: Amrabat spreca da zona centrale al 76′ e spara tra i guantoni di Paleari.

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Al 77′ triplo cambio per Prandelli: dentro Cutrone, Eysseric e Borja Valero per Vlahovic, Ribery e Callejon. Risponde un giro d’orologio dopo Maran: Destro e Behrami rilevano Scamacca e Radovanovic. All’87esimo segnerebbe anche il Genoa, su tiro di Pjaca deviato da Destro, ma l’attaccante rossoblu è pescato in fuorigioco. Trenta secondi dopo però segna Pjaca, grazie ad una imbucata di Destro: il mancino a tu per tu con Dragowski porta avanti il Grifone. L’attaccante croato è bravissimo a destreggiarsi tra i due centrali difensivi viola e portarsi in area di rigore freddando l’estremo difensore viola. Grande esultanza da parte di tutta la panchina rossoblu, in particolar modo Maran.

Immediatamente dopo la rete, arriva la comunicazione di sei minuti di recupero. Il Genoa dovrà difendere un vantaggio preziosissimi acquisito nel finale di gara dopo una ripresa in sofferenza. Al 92′ fuori anche Pulgar e dentro Kouamè. Al 94′ Destro fallisce un clamoroso jolly per il 2-0, ancora su assist di Pjaca, e questo permette alla Fiorentina di proporsi in un ultimissimo forcing, con punizione dal limite dell’area di rigore rossoblu per fallo di Behrami su Kouamè.

A 97′ di gioco inoltrato, per il Genoa arriva la beffa. Proprio sull’ultima offensiva viola il Genoa fa muro davanti alla porta per ben due volte, ma alla terza Milenkovic spara un bolide sotto la traversa e trova la rete dell’uno a uno in extremis. Pesa tantissimo il due a zero fallito da Destro qualche minuto prima, che avrebbe definitivamente chiuso la gara del Franchi. Rossoblu che invece tornano in Liguria con un solo punto, senza abbandonare la penultima piazza del campionato. Fiorentina che sale a nove e tiene rossoblu e Toro agganciati al treno del quartultimo posto. Nei prossimi due turni Juventus e Milan al Ferraris.


IL TABELLINO

FIORENTINA (4-3-3): Dragowski; Caceres, Pezzella, Milenkovic, Biraghi; Amrabat, Pulgar (90’+2′ Kouamè), Castrovilli (41’ Bonaventura); Callejon (77’ Borja Valero), Vlahovic (77’ Cutrone), Ribery (77’ Eysseric). A disposizione: Terracciano, Martinez Quarta, Bonaventura, Duncan, Borja Valero, Kouamé, Lirola, Venuti, Barreca, Cutrone, Eysseric, Igor. Allenatore: Cesare Prandelli.

GENOA (4-4-2): Marchetti (65’ Paleari); Goldaniga, Bani, Zapata (37’ Ghiglione), Masiello; Lerager, Radovanovic (78’ Behrami), Sturaro, Pellegrini; Shomurodov (65’ Pjaca), Scamacca (78’ Destro). A disposizione: Paleari, Zima, Behrami, Zajc, Ghiglione, Pandev, Destro, Pjaca, Badelj, Rovella, Dumbravanu, Czyborra. Allenatore: Rolando Maran.

MARCATORI: 88’ Pjaca, 90’+7′ Milenkovic

AMMONITI: Pulgar (14’), Sturaro (46’), Pellegrini (72’),

ESPULSI: nessuno 

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