In Germania, in queste ore, si sta giocando la DFB Pokal, la Coppa di Germania. Una delle partite di questi primi turni è stata Hansa RostockStoccarda, match che sta facendo tanto parlare di sé dal momento che la società di casa ha deciso di aprire le porte al proprio pubblico: in circa 7.500, infatti, hanno raccolto l’invito e assistito dalle tribune alla partita contro lo Stoccarda.

Si tratta di uno dei primi eventi sportivi con un numero così elevato di persone, che in Germania potrebbe diventare sempre meno un fulmine a ciel sereno. Da quelle parti, non c’è nessuna restrizione nazionale per l’emergenza coronavirus, di conseguenza ogni regione può decidere autonomamente come comportarsi.

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Anche in Francia l’orientamento della Federazione è votato ad un ritorno negli stadi delle tifoserie – graduale ma neppure troppo. La gara tra Lens e PSG, così come quella tra Brest e Olympique Marsiglia, è un esempio di gare giocate di fronte ai tifosi. Solo cinquemila per incominciare. Dagli spalti, in alcune zone quasi gremiti, si sono tornati a sentire applausi e cori e si sono riviste tante mascherine e sciarpe personalizzate in base alla propria fede calcistica.

Chi ha potuto godere in prima persona di una doppia gioia, quella di rimettere piede in campo dopo gli ultimi problemi fisici e tornare ad avvertire il tifo attorno a sé, è stato Pietro Pellegri. L’ex centravanti del Genoa è entrato all’80esimo di Monaco-Nantes rilevando il compagno Ben Yedder. E proprio un lunghissimo applauso lo ha riaccolto in campo, a testimoniare il recupero di un pizzico di normalità alle Stade Louis II. Uno stadio che, peraltro, solamente per pochi centimetri non ha esultato per una rete dell’ex rossoblu a pochi minuti dal triplice fischio.


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