Dopo aver parlato nel pomeriggio ai microfoni del TG5 (clicca qui), questa sera il ministro dello sport Vincenzo Spadafora è intervenuto su Rai2 commentando anche la decisione di ricominciare dalla TIM Cup. “Sono contento che si riparta dalla Coppa Italia, che verrà trasmessa in chiaro e sono contento se si potrà essere all’Olimpico per la finale il 17 giugno, a 50 anni da Italia–Germania. La preoccupazione continua ad esserci, la stessa preoccupazione che ci ha portato al senso di responsabilità. Oggi abbiamo due necessità: una sanitaria, l’altra evitare che l’apertura del campionato produca assembramenti. Abbiamo visto la contrarietà di alcune tifoserie alla ripartenza, nei prossimi giorni proverò la mediazione con i broadcaster per la diretta televisiva e non escludo un intervento normativo. Io cerco sempre di dialogare, ma se dalla parte opposta trovo resistenza allora mi assumo le mie responsabilità”.

Spadafora avvalora la tesi per cui sarà complicato che la Lega Pro riesca a ripartire senza un ricorso a nuovo format, probabilmente una serie di playoff per ridurre il numero delle partite. E c’è anche il tema legato al rispetto dei protocolli sanitari: “Ieri quando abbiano fatto l’incontro erano presenti i presidenti di Lega B e Lega Pro. Il presidente della Lega Pro ha manifestato dei problemi, ma di questo se ne deve occupare la FIGC. Sicuramente per ripartire bisogna rispettare i protocolli, questo vale per tutti. Quasi tutti gli sport sono ripartiti. Ciò che manca è l’attività amatoriale degli sport di contatto, come il calcetto e le scuole danza. L’augurio è che nel dpcm che entrerà in vigore dopo il 15 giugno possano ripartire anche questi settori. Se la curva dei contagi ci continuerà a dare notizie positive lo faremo. Io di solito vado a correre, ma non rivelo dove altrimenti potrei trovarmi delle persone”.


Spadafora: “Incrocio le dita perché Serie A possa arrivare fino in fondo” – AUDIO