Oggi ricorrono ventuno anni dalla scomparsa Fabrizio De André, cantautore genovese simbolo di una città intera e compagno inseparabile dei tifosi del Genoa, squadra per cui Faber ha sempre fatto il tifo senza mai nascondere anche un certo coinvolgimento. Troppo coinvolto per dedicargli una canzone d’amore, poco male per un popolo che ne ha sventolato il ritratto su una bandiera in Gradinata Nord. Con un solco lungo il viso, come una specie di sorriso. “L’unico genoano a potersi permettere di viaggiare sempre in direzione ostinata e contraria”, come ricordato in un recente editoriale sulla Gazzetta dello Sport da Sebastiano Vernazza. Cantastorie dei deboli, cantautore per tutti. Anche per mister Davide Nicola, che alla vigilia della delicatissima trasferta al Bentegodi contro il Verona ha scelto di estrapolare proprio una frase di De André nell’anniversario del suo precoce saluto al mondo. “Voi non avete fermato il vento, gli avete fatto perdere tempo” è la frase ripresa su un bigliettino datato, pubblicato via Instagram dall’allenatore del Genoa. “Il tema è davvero molto distante da ciò che facciamo noi – ricorda Nicola – Eppure questo artista diffondeva messaggi straordinariamente forti e questa canzone – al di là del contesto cui si riferisce e del suo significato – mi ha colpito perché risuona potente in essa la spinta all’azione, in contrapposizione all’inerzia. Dunque ho provato a farla mia. Con impegno, coraggio e passione, tutti insieme: noi vogliamo essere vento”. A forza di essere vento, chissà che entro il mese di maggio non si riesca a trovare una buona strada sulla via della salvezza. Per quella cattiva, una canzone ce l’abbiamo già da tempo.


Sulla sua cattiva strada