Vent’anni senza Fabrizio De André, compagno inseparabile delle nostre descrizioni quotidiane di colore rossoblu. Affidarsi alle parole del cantautore genovese diventa condizione necessaria per rendere al meglio, toccando le corde giuste, lo stato d’animo che mastica quotidianamente ogni persona a seguito del Genoa. Tifoso, addetto ai lavori o semplice impiegato, poco importa: Faber è stato il cantautore di tutti, per tutti. “E qualcuno dirà che c’è un modo migliore”.

LA CATTIVA STRADA – Ripercorriamo in ordine sparso momenti che hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi del Genoa con frasi, citazioni e memorie di chi, in direzione ostinata e contraria, è entrato nel cuore del club più antico d’Italia ed in quello dei suoi instancabili tifosi. Partendo da quella lettera, scritta da don Andrea Gallo a pochi giorni dalla morte del cantautore: “Caro Faber,

da tanti anni canto con te, per dare voce agli ultimi, ai vinti, ai fragili, ai perdenti. Canto con te e con tanti ragazzi in Comunità. Quanti «Geordie» o «Michè», «Marinella» o «Bocca di Rosa» vivono accanto a me, nella mia città di mare che è anche la tua. Anch’io ogni giorno, come prete, «verso il vino e spezzo il pane per chi ha sete e fame». Tu, Faber, mi hai insegnato a distribuirlo, non solo tra le mura del Tempio, ma per le strade, nei vicoli più oscuri, nell’esclusione. E ho scoperto con te, camminando in via del Campo, che «dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior». La tua morte ci ha migliorati, Faber, come sa fare l’intelligenza. Abbiamo riscoperto tutta la tua «antologia dell’amore», una profonda inquietudine dello spirito che coincide con l’aspirazione alla libertà. E soprattutto, il tuo ricordo, le tue canzoni, ci stimolano ad andare avanti. Caro Faber, tu non ci sei più ma restano gli emarginati, i pregiudizi, i diversi, restano l’ignoranza, l’arroganza, il potere, l’indifferenza.

La Comunità di san Benedetto ha aperto una porta in città. Nel 1971, mentre ascoltavamo il tuo album, Tutti morimmo a stento, in Comunità bussavano tanti personaggi derelitti e abbandonati: impiccati, migranti, tossicomani, suicidi, adolescenti traviate, bimbi impazziti per l’esplosione atomica. Il tuo album ci lasciò una traccia indelebile. In quel tuo racconto crudo e dolente (che era ed è la nostra vita quotidiana) abbiamo intravisto una tenue parola di speranza, perché, come dicevi nella canzone, alla solitudine può seguire l’amore, come a ogni inverno segue la primavera [«Ma tu che vai, ma tu rimani / anche la neve morirà domani / l’amore ancora ci passerà vicino / nella stagione del biancospino», da L’amore, ndr].

È vero, Faber, di loro, degli esclusi, dei loro «occhi troppo belli», la mia Comunità si sente parte. Loro sanno essere i nostri occhi belli. Caro Faber, grazie! Ti abbiamo lasciato cantando Storia di un impiegato, Canzone di Maggio. Ci sembrano troppo attuali. Ti sentiamo oggi così vicino, così stretto a noi. Grazie. Caro Faber, parli all’uomo, amando l’uomo. Stringi la mano al cuore e svegli il dubbio che Dio esista. Grazie. 

Le ragazze e i ragazzi con don Andrea Gallo, prete da marciapiede.”


UN RICORDO PER GIANLUCA SIGNORINI

Quando la morte mi chiederà
di restituirle la libertà
forse una lacrima forse una sola
sulla mia tomba si spenderà.
Forse un sorriso forse uno solo
dal mio ricordo germoglierà

PIETRO PELLEGRI SOTTO LA NORD

La festa di nozze è durata più del matrimonio

L’ABBRACCIO PER DAVIDE ASTORI 

E che grande questo tempo
che solitudine,
che bella compagnia

IL GOL DI MEDEIROS CONTRO IL CAGLIARI 

Volta la carta
E lui non c’è più

IL MEDIANO ISAAC COFIE 

Quello che non ho
È quel che non mi manca

L’EX SAMPDORIANO ERVIN ZUKANOVIC

Ma voi che siete uomini, sotto il vento e le vele
Non regalate terre promesse a chi non le mantiene

NICOLAS SPOLLI IN VERSIONE “LIBERO”

Saranno scontri saranno cacce coi cani e coi cinghiali
Saranno rincorse morsi e affanni per mille anni

IL GOL DI PANDEV CONTRO L’INTER 

Le acciughe fanno il pallone

ANDREA RANOCCHIA CONTRO STEPHANE OMEONGA 

E Andrea ha in bocca un dolore
La perla più scura

DIEGO LAXALT CONTRO JOAO CANCELO 

E l’innocente lo seguì
Senza le armi lo seguì
Sulla sua cattiva strada

IL SALUTO A MATTIA PERIN 

C’era un cartello giallo con una scritta nera, diceva:
“Addio Bocca di Rosa con te se ne parte la Primavera”

BIRASCHI NEL CUORE DELLA DIFESA

Ho scelto questa famiglia con cui dividere il pane e la brace

IL RITIRO ESTIVO IN AUSTRIA 

Niente da scommettere
Tutto da giocare
Lassù nei verdi pascoli

POKER DI PIATEK ALL’ESORDIO

DI0,000,000,000 ESISTE (scritta su un foglio di carta) 

IL PRESIDENTE AL MAPEI STADIUM

Non avrai altro dio
All’infuori di me
Spesso mi ha fatto pensare

PASSO FALSO A SASSUOLO

Se la paura di guardare vi ha fatto chinare il mento

LA PRIMA DI DOMENICO CRISCITO 

Alla fine siamo caduti sopra il fieno

IL GOL ANNULLATO AL CAPITANO

Ma che la baciai questo si, lo ricordo, col cuore ormai sulle labbra.
Ma che la baciai, per Dio si, lo ricordo,
E il mio cuore le restò sulle labbra

PIATEK A FROSINONE 

Eroe di giorno e di notte, d’inverno e d’estate
Per un programma trascendente
Collocato tra i mostri

IL SALUTO A DAVIDE BALLARDINI 

L’amore che strappa i capelli è perduto ormai
Non resta che qualche svogliata carezza e un po’ di tenerezza

L’EXPLOIT DI CRISTIAN ROMERO 

La crescita non ha altro scopo che continuare a crescere

L’IMPATTO DI CHRISTIAN KOUAMÈ

Nera che non si vedeva da una vita intera così dolcenera 
Nera che picchia forte che butta giù le porte

LA CARICA DEI TIFOSI AL SIGNORINI

Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria

IL DERBY DI JURIC

A chi diceva “È stato un male”
A chi diceva “È stato un bene”
Raccomandò “Non vi conviene
Venir con me dovunque vada
Ma c’è amore un po’ per tutti”
E tutti quanti hanno un amore
Sulla cattiva strada
Sulla cattiva strada

LA RABBIA DI MIGUEL

Ma forse era stanco
Forse troppo lontano
Davvero lo nominai invano

RIGORE DEL PISTOLERO

Io son di un’altra razza
Son bombarolo

ACQUAZZONE CONTRO IL NAPOLI

C’è chi aspetta la pioggia
per non piangere da solo

FUORI DALLA COPPA ITALIA

Quanto tutto e proprio tutto è perduto
Soprattutto l’onore

L’ARRIVO DI PRANDELLI 

Il cuore rallenta la testa cammina
In quel pozzo di piscio e cemento
A quel campo strappato dal vento
A forza di essere vento

GOL ANNULLATO E RIGORE NEGATO A ROMA 

E se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna

FALLO DI FLORENZI SU PANDEV

In questo mondo senza giustizia
solo i cosiddetti perdenti sono dalla parte giusta

DARKO LAZOVIC DECIDE LA GARA CONTRO L’ATALANTA 

Quando in anticipo sul tuo stupore
Verranno a chiederti del nostro amore

RADU CONQUISTA I TIFOSI

Qualche rom si è fermato
Italiano

L’AUTORETE ASSEGNATA A TOLOI 

Lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
Il punto di vista di Dio

KO A CAGLIARI 

C’è chi ha il mal d’Africa: io ho il mal di Sardegna

IL RITIRO A SAN PEDRO DEL PINATAR 

Ci spiegò il meccanismo un poeta andaluso
“Per la caccia al bisonte – disse – Il numero è chiuso”

GENOA-MILAN ANTICIPATA ALLE ORE 15

Indipendentemente dal gioco e dal risultato difficilmente direi che la partita ha tutte le caratteristiche della vecchia lotta di classe: un Genoa proletario contro un Milan plutocrate e pluridecorato.