Iniziata questa sera a fortissime tinte rossoblu, la prima serata della due giorni di festeggiamenti, musica, gastronomia e tanto altro ai Giardini Cavagnaro, organizzata dai Figgi dö Zena che compiono 24 anni, ha preso il via con un dibattito presieduto da Roberto Scotto assieme a Giovanni Villani, componente del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Genoa 1893,  Davide Traverso, ex presidente dell’ACG nel ruolo di moderatore, e un membro del Muro dei Grifoni, il cui nickname è “De Grave Sells”, il quale nell’incontro ha presentato una bozza di lettera da inviare al Duca Grosvenor, erede multimilionario inglese, che vorrebbe partisse con il beneplacito dell’ACG e che ha già raccolto numerose firme di adesione.

Il dibattito inizia alle 20,40 e prende subito la parola Roberto Scotto, che annuncia che domani pubblicherà sui propri social il contratto di cui farà menzione nelle sue dichiarazioni.

Tanto per capirci subito, questo dibattito verte su una cosa: non solo gli ultras stanno contestando. Si sono aggiunti club e Genoani semplici, che vogliono capire se il Genoa lo si stia vendendo o meno. Tutti hanno l’idea che Preziosi abbia finito il suo ciclo: tutti tranne lui.

Ieri gli ho presentato questo contratto – prosegue Scotto –  perché disse che potevamo mettere una persona a controllare la trattativa. Mi sono fatto fare un primo accordo confidenziale tra noi, Assietta e il presidente. Questo non l’ha mai fatto nessuno.

Preziosi l’ho sentito ieri sera e mi ha detto: “quando torno dalle ferie, venite su a Milano e leggiamo questo contratto assieme”. Gli ho risposto che portare queste persone su ha un costo”.

L’operazione sarebbe di fatto un esercizio meticoloso di supervisione di quella trattativa che sembrerebbe essere oggi in piedi per una ipotetica cessione del Genoa. Un’operazione che chiama a raccolta i Genoani visto che non sarebbe chiaramente esente da costi.

“Mi sono un po’ informato – spiega ancora Scotto – e ci vogliono circa 1600€ al mese per alcuni mesi. Vuol dire 160 Genoani che mettono dieci euro al mese. Gli ho risposto anche che non può prenderci in giro: dire che è stanco, poi prende un diesse e ci mette di mezzo Marco Rossi a cui tutti noi vogliamo bene”.

“Questo documento l’ho già mandato, ma lo pubblicherò domani su Facebook – è l’annuncio di Roberto Scotto –  Ho chiesto al presidente come sia la situazione adesso. Mi è stato risposto che la situazione è completamente ferma. I potenziali compratori stanno osservando anche altri profili (e viene fatta menzione in particolare della Sampdoria, ndr). Ad ogni modo, da parte mia, fiducia nei Genoani 100%, in Preziosi zero”. Ed è qui che si passa a parlare ancora delle prossima contestazione.

“La contestazione continuerà: gli abbonamenti li faremo, ma ciò che accadrà allo stadio è da decidere. Sicuramente non ci saranno bandiere e striscioni. Quello che si vende Preziosi: l’unico patrimonio del Genoa siamo noi. Non dimentichiamolo. La tifoseria più bella d’Europa”.

Proseguirà Giovanni Villani, come esponente della Fondazione Genoa. “Qui si parla di una soluzione mia tentata. Siamo un’altra volta la prima tifoseria a tentare questa strada. Concordo con Roberto sul fatto che il contatto debba essere portato avanti, ma in mancanza di riscontri di un certo genere non si può sempre giocare sulla tattica del rinvio. Anche situazioni come quelle con Inter e Chievo non fanno presagire nulla di nuovo. È un punto di svolta: i Genoani propongono un contratto puntiglioso, punto per punto, e farà mettere di traverso anche chi pensa che sia la solita cosa un po’ raffazzonata, da slogan. Dovrà esserci un appoggio importante perché non sia il solito discorso che sono i soliti duecento. Si tratta di un’iniziativa che può mettere le spalle al muro”.

Al termine del dibattito, che durerà  poco più di mezz’ora, l’ACG spiega che prenderà in considerazione in assemblea questa iniziativa, specificando di essere sempre stata in linea con le contestazione verso l’attuale presidenza rossoblu.