Alle ore 20.45 scende in campo la Nazionale Italiana, impegnata al Tardini di Parma contro il Liechtenstein nella seconda gara del Gruppo J, girone che decreterà le prossime partecipanti ad EURO 2020. Come di consueto, a pochi giorni dal 2-0 inflitto alla Finlandia per mano di Barella e Moise Kean, ci siamo affidati ai nostri punti di riferimento per gli Azzurri: Enrico Currò (Repubblica) e Sebastiano Vernazza (Gazzetta dello Sport). Queste le dichiarazioni di Currò:

Che Nazionale abbiamo ritrovato sabato sera? Ci fai un commento?

“Sul piano del gioco abbiamo ritrovato una Nazionale migliore di quella che avevamo lasciato. Il primo tempo è stato abbastanza deludente, però abbiamo ritrovato una Nazionale sicuramente con più alternative e più solidità, proprio per le difficoltà che ha dovuto affrontare e che ha superato. Dopo il primo tempo, in cui per fortuna ha segnato questo ragazzo molto precoce (Barella, ndr) che ha spianato la strada, nel secondo c’è stato un cambio tattico di Mancini che ha dimostrato una certa prontezza nel capire quali fossero le difficoltà. Sono state superate e quindi questo è sicuramente utile, di buon auspicio per il futuro. Significa che la Nazionale ha tante alternative di gioco anche nelle partite che arriveranno e che saranno più complicate di queste.”

Questa pausa per le nazionali arriva in un momento in cui poi ci sarà la volata finale in Serie A: come possono averla recepita gli allenatori visto che già l’altra sera per un po’ di assenze era rimaneggiata? Non c’era Insigne, Chiesa e Florenzi. Si ha avuto la sensazione che Mancini per infortuni e necessità di altro genere abbia messo un po’ mano alla formazione. Che sensazioni avete avuto?

“Credo che la solita questione del campionato che ha una convivenza difficile con la Nazionale sia ormai talmente abituale da non farci neanche caso. I commissari tecnici ormai accettano fisiologicamente il fatto di non avere spesso dei giocatori infortunati e anche i club mettono in preventivo che in questa fase della stagione ci possano essere intoppi legati all’impiego di giocatori in Nazionale. Penso che Mancini abbia trovato un buon equilibrio, allargando moltissimo la rosa e con l’inserimento accelerato di molti giovani che permettono sicuramente di attenuare queste difficoltà e di attenuare in qualche modo anche quelle dei club. Quanti più buoni giocatori di buon livello ci sono in rosa, tanto meno si sentono i problemi”


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