Il pareggio casalingo per 2-2 contro l’Udinese ha restituito il Genoa a quattordici punti in classifica, ma più di qualche rammarico per non aver portato a casa l’intera posta in palio. Alcune risposte hanno provato a darle Biraschi e Romulo a fine gara, mentre ad alcune delle vostre domande abbiamo risposto come redazione.


Perché quando è sull’1-0 Juric non fa almeno un cambio? (Marco Pastorino) E perché è stato messo Mazzitelli? (Andrea Avanzino)

Contro l’Udinese è molto probabile che, se non fosse stato pressato dalle esigenze imposte dal suo ritorno, avrebbe fatto altre sostituzioni. E a quel punto al “Ferraris”, anche in 10 contro 11, si sarebbe giocato la carta Pandev per fare risultato, pur rischiando qualcosa in più. L’espulsione di Romero, poi, ha portato a togliere un attaccante, Kouamè, per riequilibrare la difesa con l’inserimento di Gunter” (Alessio Semino)

Perché fare un gioco più dispendioso del normale? (Andrea Trebiani)

“il Grifone di Juric deve lavorare ancora molto per assimilare i nuovi dettami tecnici. Indipendentemente dai numeri dei moduli, Juric ha per le mani un Genoa che si morde la coda. Se si mette Piatek nelle condizioni di battere a rete con facilità, il Grifone si morde la coda: non solamente in avanti, ma nel mezzo e difensivamente. Aspettare l’avversario e poi colpirlo in questo momento resta la tattica giusta, come successo in altre precedenti gare dove tutto era stato salvato dai gol del centravanti polacco. In questo gioco, Sandro diventa l’ago della bilancia ma non potrà esserlo per quattro gare consecutive in un mese: bisogna gestirlo” (Lino Marmorato)

Ma come mai Piatek non segna più? Qualcuno me lo spiega? (Armando Kronos)

“Il caso di questo Genoa che si morde la coda diventerà Piatek. Il polacco gioca per la squadra, si spompa ed è in difficoltà ad essere al posto giusto al momento giusto: basta rivedere alcune azioni contro l’Udinese, con i compagni dentro l’area di rigore e lui abbondantemente fuori. Se si mette Piatek nelle condizioni di battere a rete con facilità, però, il Grifone si morde la coda non tanto in avanti, dove si sono sbloccati i gol dei centrocampisti e quelli su calcio piazzato, ma in difesa e a centrocampo. Per una ulteriore crescita, i singolo giocatori rossoblu devono conoscere meglio il mister e il suo modo di intendere il calcio” (Lino Marmorato)


Pitigrilli