Partita di fine stagione ma più di tutto partita fra motivazioni ancora accese, quelle del Milan, e voglia di lottare ridotta al lumicino, quella del Verona. E questa realtà si traduce sul campo di “San Siro” nella prima gara che apre questa 36° giornata. I rossoneri sono chiamati a non sbagliare contro un avversario virtualmente retrocesso ma appeso alle ultime tre partite per cercare una disperata salvezza.

Ma già all’undicesimo del primo tempo ecco che una rete di Cahlanoglu ricorda agli scaligeri che, uscendo senza almeno un punto dalla trasferta milanese, sarà matematica retrocessione: gli scontri diretti coi dirimpettai del Chievo sono infatti in parità, ma la differenza reti nettamente peggiore di quella dei clivensi. Una differenza reti che inasprirà ancora di più quando alla rete di Cahlanoglu seguiranno quelle di CutroneAbate e Borini. Al triplice fischio dell’arbitro è pressoché aritmetica la retrocessione per la formazione di Fabio Pecchia, più che altro in virtù di una differenza reti ampissima in negativo rispetto alle squadre che precedono in classifica.

Milan che, nel prepararsi alla finale di Coppa Italia in programma mercoledì prossimo, sale al sesto posto a quota 60 punti e convoca al proprio capezzale Atalanta, Sampdoria e Fiorentina che dovranno rispondere a loro volta “presenti”. Al triplice fischio di Pasqua, ecco che l’Hellas Verona diventa la seconda retrocessa di stagione: unici sorrisi la rete di Lee a fine gara e la prospettiva di difendere l’onore negli ultimi 180′ di campionato quando potrà diventare “arbitro” di scudetto e lotta salvezza visto che il calendario lo metterà di fronte ad Udinese e Juventus.

LA CLASSIFICA DOPO IL PRIMO ANTICIPO DELLA 36° GIORNATA