Ultima giornata di campionato, la 38esima, che non ha chiuso ancora del tutto i lavori. Il 2 giugno c’è da recuperare Atalanta-Fiorentina.

Tutto deciso in cima alla classifica: Inter, Milan, Juventus o Atalanta al terzo posto, al quinto il Bologna in Champions. Roma e Lazio in Europa League. In Conference dipende dal risultato di Atene della Fiorentina. Se vincono i Viola, porte aperte al Torino. Se perdono, un’altra Conference League visto l’ottavo posto in graduatoria.

In fondo retrocedono Salernitana, Sassuolo e Frosinone. Il Frosinone rispetto a tutte le squadre che hanno lottato per la retrocessione fino all’ultimo istante è stata l’unica a non cambiare l’allenatore.

Adesso non saranno più i gol e i rigori ad essere protagonisti. Oltre al calciomercato  sempre sulla cresta dell’onda tutto l’anno, saranno le questioni che gireranno fuori dai campi.

La prima – né Agenzia né Authority ma solo Commissione creata dal Ministero dello Sport e dal Governo – è la notizia dell’organo che controllerà i conti dei club  professionistici del calcio e del basket. Tutto sarà controllato tramite i database della pubblica amministrazione  che ispezionano e accertano il fisco. Non è cambiato nulla rispetto alla prima bozza del Ministro Abodi che aveva scatenato rimostranze da FIGC e Lega Serie A, non dalla Lega di Serie B. La FIGC ha inviato l’ultimo documento ministeriale alla UEFA e alla FIFA per salvaguardare l’autonomia del calcio.

La Commissione che controlla i bilanci e la solidità economica delle società darà il suo parere entro la fine del mese di aprile, in concomitanza con l’acquisizione delle licenze uefa, utilizzando quasi gli stessi parametri per tacitare l’organo europeo che comanda il pallone che rotola. Tra Lega e FIGC non è cambiato nulla. La serie A vuole e auspica la sua autonomia dalla Federazione italiana Giuoco Calcio.

Finito il campionato tante panchine senza allenatore. Solamente 4 o 5 tecnici sono esenti dal cambio. Gasperini, il numero uno dei mister, non lascerà l’Atalanta. Lo ha comunicato al Napoli. Prima di firmare (non è questione di ingaggio: per i  bene informati supera i 5 milioni di euro) vuole garanzie che la squadra metta da parte le plusvalenze importanti e venga rinforzata.

L’Inter, intanto, non è più dei cinesi: solamente da pochi giorni à del Fondo americano Oaktree. Thomas Zilliacus. finlandese proprietario della società di investimenti XXI Century,  ha fatto l’offerta d’acquisto per un miliardo di euro dei nerazzurri con l’idea di trasformare l’Inter in una specie di Barcellona e Real Madrid con l’azionariato popolare. Ma veniamo alla giornata appena conclusa.

La prima partita si è giocata giovedì scorso: Cagliari-Fiorentina 2 a 3. Nella gara dei saluti per Ranieri tra lacrime e commozione i sardi hanno fatto viola la squadra di Italiano, il turnover non ha funzionato pensando alla finale di Conference League di domani sera. Il Cagliari ha perso tra il 90’ di gioco col pareggio gigliato e un rigore al 103’ di gioco dopo 5’ di VAR.

Juventus-Monza 2 a 0. La Juventus ha salutato Alex Sandro, lo straniero con più partite assieme a Nedved con la Signora del calcio. Hanno vinto 2 a 0 contro il Monza di Palladino intenso e aggressivo, ma ballerino contro una Juventus senza problemi votata all’attacco. Juventus terza in classifica attendendo l’ultima gara dell’Atalanta che insegue a due punti di distanza. Monza dodicesimo in graduatoria.

Milan-Salernitana 3 a 3. Pioli portato in trionfo dai calciatori rossoneri, acclamato dal pubblico. Non solo Pioli in vetrina al Meazza, ma anche Giroud celebrato. Diavolo tre volte in vantaggio, distratto, tre volte raggiunto dalla Salernitana. Il pareggio a San Siro è stato gradito in Campania. Per la società del Presidente Iervolino la settimana appena iniziata sarà per il futuro del club. Una società di servizi sportivi come partner, ma con   l’acquisizione vicina di un  fondo americano che prossimamente concluderà la fase delle due diligence e dopo potrebbe fare l’offerta. Ibrahimovic insegue un allenatore da più di un mese per sostituire Pioli.

Atalanta-Torino 3 a 0. La Dea non molla nulla, raggiunge il quarto posto in classifica e  domenica prossima cercherà, vincendo il recupero con la Fiorentina, di arrivare terza davanti alla Juventus. Il Torino in classifica deve ringraziare il Lecce che non si è fatto superare dal Napoli  e tifa la Fiorentina in finale di Conference League per entrare in Europa attraverso i playoff. Un Toro così molle ha fatto imbestialire Juric.

Napoli-Lecce 0 a 0. Sono i pali a fermare il Ciuccio di Calzona e dopo aver vinto lo scorso scudetto chiude la stagione al 10° posto. Giocatori e De Laurentiis contestati al Maradona con una serie di striscioni esposti dalla tifoseria. Il più eloquente: “C’era un titolo da onorare ma avete giocato senza lottare,  dal trionfo al tonfo. Via da Napoli“. Il Lecce non si è fatto pregare nelle ripartenze, un palo ha salvato Meret dalla capitolazione. Il Ciuccio ha fatto godere il Toro non superato grazie agli scontri diretti. A Napoli aspettano Conte?

Empoli-Roma 2 a 1. L’Empoli salvo all’ultimo respiro per merito di Niang, la storia appartiene a Nicola con altra salvezza da capogiro alla quale ha sempre creduto. La terza salvezza consecutiva dei toscani con tanto cuore e coraggio rispetto alla Roma scarica il risultato della Dea che ha fatto la differenza. La concomitanza degli orari non effettuata ha fatto la sua parte. Il nocciolo del gol che non arrivava per i toscani aveva lasciato poche speranze fin alla girata di Niang, subentrato al posto di Destro. Grinta e cuore sempre messi in campo dai toscani.

Frosinone-Udinese 0 a 1. Piange tutto lo Stirpe alla fine. Fino al 93’ quando i ciociari pensavano di essersi salvati con il risultato di Empoli. Partita carica di tensione con le orecchie, anzi gli occhi, davanti alla gara che si giocava in toscana. Partita con le stesse caratteristiche  di tutto il campionato: i frusinati hanno fatto tanto gioco, colpito pali e traverse, ma neanche con le mani riescono a fare gol e i 69 gol incassati sono il rovescio della medaglia. L’Udinese si è salvata con le vittorie in trasferta, 5 su 6,  con pochi tiri verso la porta avversaria.

Lazio-Sassuolo 1 a 1. Partita da fine campionato con risultati già raggiunti. Laziali in Europa League con i cugini romani e il Sassuolo già retrocesso. Ballardini ha fatto 10 punti su 12 gare. Probabilmente avrebbe fatto altro miracolo salvezza se fosse stato ingaggiato prima e i dirigenti del Sassuolo non fossero stati ingabbiati dalle parole dell’allenatore precedente che credeva nelle prestazioni non vincendo mai.

Genoa-Bologna 2 a 0. Sulla partita c’è poco da dire. Il Vecchio Balordo si è dimostrato la squadra più seria del campionato non regalando niente a nessuno dopo la salvezza arrivata  con cinque giornate di anticipo. Il campionato del Genoa è stato come nei film western una lotta  tra il bene e il male. Il bene è stato confezionato dal gioco di Gilardino, che non ha trasmesso alla squadra nessuna frenesia ma tanto equilibrio e organizzazione. Il male è stato raffigurato dai gol mancati, da quelli subiti clamorosamente in particolare negli ultimi minuti di gara e dagli errori arbitrali evidenti certificati dai dirigenti dell’AIA nei giorni successivi.

La forza del Genoa è stata la mentalità da parte di Gilardino e dello staff nonché di quella dei dei calciatori, nessuno escluso. A tutto ciò bisogna aggiungere il lavoro in sordina sempre sul campo di Ottolini e Marco Rossi: un cosa nota che non si è vista con gli occhi, non si è udita con le orecchie, ma è stato lo spirito che ha lavorato con Gilardino e i suoi ragazzi.

Godere per il Vecchio Balordo è impossibile. Eppure il campionato non è stato una piccola cosa. Già solo ripensando ad inizio stagione e guardandosi indietro, si potrebbe capire che sono state fatte buone cose. Invece dopo 24 ore dalla fine della stagione, anzi prima, subito in ballo il calciomercato e altre notizie che viene alimentato da news che giungono via web, con il Genoa attualmente mai presente nelle vicende dei 777 Partners all’estero. Il Genoa è l’unica squadra acquisita totalmente dagli americani al 99%, ma grazie ai dirigenti in loco, allo scouting e al suo popolo ha dimostrato di sapersi e potersi  autofinanziare già nel prossimo futuro.