GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

CORRIERE DELLO SPORT – Si continua a parlare questa mattina di Mateo Retegui, che può dirsi già certo di un posto in Nazionale per il prossimo Europeo. “Segna un gol ogni 86 minuti, ha fame, sente la porta. Ora Spalletti sceglierà l’altra prima punta tra Lucca, Immobile, Scamacca e Kean” specifica il quotidiano sportivo in un apposito approfondimento dove vengono nuovamente sottolineati anche i meriti di Gilardino, che l’attaccante ha pubblicamente ringraziato. “Dopo l’infortunio è stata dura, ma sono davvero grato al mister e ai miei compagni, parlo del Genoa e dell’Italia. Qui mi hanno dato fiducia, nel club ho avuto la possibilità di ritrovarmi” ha dichiarato lo stesso Retegui, che pochi giorni fa aveva parlato anche a CBS Sport (clicca QUI per leggere le sue parole).

GAZZETTA DELLO SPORT – Oltre a tornare a segnalare in un breve trafiletto del possibile interesse dell’Inter per Gudmundsson, fresco di tripletta con la Nazionale islandese, si segnala un’intervista a Mateo Retegui, ormai sulla cresta dell’onda. “Io sono sempre pronto per giocare. Più sto bene più sono tranquillo e più tutto è facile. Il calcio è la mia vita. Però mancano tanti giorni alla Germania. Io non so se giocherò l’Europeo, il c.t. ha detto che nessuno ha il posto fisso. Se non andrò, farò il tifo per l’Italia. Il posto devo guadagnarmelo. Come? Riposandomi in vista dell’Ecuador, se Spalletti avrà bisogno di me. E poi tornando al Genoa e continuando a fare gol per meritarmi l’azzurro” ha dichiarato Retegui.

REPUBBLICA – “Retegui conquista l’Italia. “Ma la strada è ancora lunga” è il titolo di questa mattina dell’edizione genovese di Repubblica, che di fatto ritorna sugli episodi di due sere fa: “Il centravanti del Genoa promosso a pieni voti da Spalletti dopo la doppietta contro il Venezuela. E non solo per i gol mentre Gudmudsson va a segno tre volte contro Israele: la lista dei pretendenti è destinata ad allungarsi“. Nell’articolo si fa anche il prezzo che potrebbe avere Retegui dopo un Europeo di valore e di livello, forse anche vicino ai 50 milioni di euro vista la penuria di centravanti in circolazione. “Problemi che tutte le società vorrebbero avere, ma la proprietà americana dovrà avere grande sensibilità nel tenere conto anche delle esigenze della tifoseria. Il patto è sacrificare non più di un pezzo a mercato” chiosa il giornale.

SECOLO XIX – Il giornale oggi non è uscito in edicola perché in sciopero. “La decisione – si legge in una nota del Comitato di redazione del Decimonono –  è stata presa dall’assemblea dei giornalisti dopo che la redazione, nei giorni scorsi, aveva già proclamato uno stato di agitazione e affidato al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero. Nonostante le formali e reiterate richieste da parte della rappresentanza sindacale, infatti, l’azienda non ha fatto alcuna chiarezza in merito alle insistenti e continue indiscrezioni di stampa relative a una possibile vendita del Decimonono. Non solo: il gruppo Gedi, anche in questo caso nonostante ripetuti solleciti, non ha presentato un piano di investimenti per il giornale che, in forma cartacea e digitale, rappresenta la voce di Genova e della Liguria da quasi 140 anni”. Associazione, Ordine e Gruppo Cronisti si uniscono alle istanze del Cdr e chiedono all’azienda di fare chiarezza sul futuro del giornale. Sindacato e Ordine continueranno a essere al fianco dei lavoratori del Secolo XIX in ogni azione che decideranno di mettere in campo per la salvaguardia e la tutela della testata.

TUTTOSPORT – “Retegui alla Baggio. È l’attaccante che serve all’Italia” è il titolo di Tuttosport, che si sofferma sulle vicende legate al centravanti rossoblù in Nazionale. Si ripercorre non soltanto la gara di giovedì sera, ma anche la storia della famiglia del centravanti rossoblù, originario di Canicattì da parte materna. A prendersi la scena anche Gudmundsson con la sua tripletta in Nazionale, la seconda con la maglia islandese dopo quella segnata all’Indonesia sei anni fa. Ora affronterà in finale l’Ucraina di Malinovskyi.


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Genoa, Blazquez a Forbes. “Genoa ha profilo, infrastruttura e storia per essere competitivo in Europa”