Ai microfoni di CBS Sport, l’attaccante del Genoa, Mateo Retegui, è tornato non soltanto sulla prima chiamata in Nazionale sotto la conduzione tecnica di Roberto Mancini (“una meravigliosa sorpresa per me. Un momento unico che mi ha sorpreso: non potevo crederci, ora sono felice e orgoglioso di rappresentare questo Paese“) e sul proprio idolo Diego Milito come attaccante, ma anche sulla decisione presa in estate di vestire la maglia del Genoa.  “La mia decisione di giocare per il Genoa è stata sia per l’allenatore sia per essere vicino alla Nazionale perché voglio giocare per loro – spiega Retegui – Sapevo che stare lì rende le cose più facili per la Nazionale, avevo bisogno di giocare in Italia. Voglio giocare per gli Azzurri, ecco perché sono qui”.

foto Buoncalcioatutti

“I miei primi giorni in Italia sono stati fantastici, come la gente e i fan di Genova mi hanno ricevuto. È stato emozionante. Poi, con il passare dei giorni, mi sono adattato alla squadra e alla città, ho conosciuto i miei compagni di squadra. Sono felice in questa città e con questa squadra, stiamo andando bene e sono felice. Sono tranquillo, vengo ad allenarmi ogni giorno col sorriso e dobbiamo continuare in questo modo. Gilardino e lo staff mi aiutano molto: è un grande allenatore e c’è un ottimo gruppo con cui lavorare. Il fatto che fosse un attaccante mi ha aiutato a sistemare alcuni dettagli, ma anche la squadra mi sta aiutando ad essere un giocatore più forte e una persona migliore. Lo stadio dove giochiamo, il Ferraris, è incredibile. Di certo mi ricorda gli stadi di calcio argentini, uno dei più caldi in cui ho giocato per i tifosi“.


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