GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

GAZZETTA DELLO SPORT – Inizia a tenere ancora il tema calciomercato, col nome di Dragusin che è quello principale. Si prende la scena perché accostato all’Atalanta, che vorrebbe provare a “convincereDragusin con un’offerta da venti milioni di euro. Il Genoa, però, non lo valuta meno di 25/30 milioni e comunque non è disposto a cederlo in questa finestra di gennaio, viste anche le richieste che arrivano da altri campionati, come la Premier League. Piuttosto, il Genoa guarda a come rinforzare la propria rosa e il nome che, ancora oggi, trova spazio tra le righe della rosea è quello di Alessandro Zanoli. Infine, si segnala un’intervista ad Albert Gudmundsson dal titolo: “Il mio calcio libero, dico grazie a Gila. In due anni il Genoa fra i top 10 d’Italia“.

Tanti passaggi non fanno più notizia, dalla sua passione per la moda al suo passato da cestista passando per l’indole nordica che si mischia con forza a quella latina, tanto che Gudmundsson non si definisce “un esempio giusto” del tipico islandese freddo e poco emotivo. I passaggi più interessanti restano quello in cui si parla di Gilardino, che ha messo Gudmundsson nelle condizioni di segnare tantissimo in B e confermarsi subito anche in A, e quelli legati ai punti sin qui raccolti dai rossoblu. “Se la classifica rispecchia il valore reale del Genoa? Probabilmente no: siamo un ottimo gruppo, ma ancora in fase di crescita. Veniamo dalla B, serve tempo, ma per me entro due anni questo Genoa può entrare fra i dieci top club in A“.

REPUBBLICA – “Crash test Sassuolo: un esame di maturità. Gilardino per l’exploit si affida a Gudmundsson” titola questa mattina Repubblica, che si avvicina alla sfida di domani, l’ultima gara esterna del 2023 per i rossoblu di mister Gilardino. Un mister Gilardino che dovrà ancora fare a meno di Messias e Retegui, ma recupererà Strootman, che ieri ha fatto parte della delegazione di giocatori (Martin, Vogliacco e Kevin) e dirigenti (il DG Ricciardella) che hanno fatto visita all’Ospedale “Gaslini”.

SECOLO XIX – “Gila-Dionisi, allenatori di classe” titola stamane il Secolo XIX, che analizza la storia dei due tecnici che erano compagni di corso a Coverciano e che domani si sfideranno per la prima volta, entrambi dopo aver fatto una lunga gavetta. “Gilardino più flessibile e pragmatico, per il Sassuolo recupera Strootman e può puntare su Ekuban davanti. Dionisi nel solco neroverde di Di Francesco e De Zerbi, col Grifo perde Defrel e Racic ma ritrova Tressoldi” prosegue il quotidiano, che poi in altri due approfondimenti parla sia del ringiovanimento dell’età media della tifoseria, scesa dai 47,8 anni del 2019 ai 42,2 anni di questa stagione sia della questione blocco del mercato per chi fa ricorso al Codice della Crisi d’Impresa. Come scritto ieri, un eventuale inasprimento delle sanzioni (per adesso solamente sulla carta, la FIGC infatti si è impegnata a perorare la causa dell’assemblea di Lega, ma nessuna modifica è stata apportata, ad oggi, alle NOIF, ndr) non sarà retroattivo e non riguarderà, quindi, né Genoa né Sampdoria. Entrambe, infatti, vi hanno fatto ricorso (con successo). Si segnala anche un passaggio legato all’ipotesi di un’acquisizione dell’Avellino da parte dell’ex Presidente rossoblu Enrico Preziosi.

TUTTOSPORT – Chiude Tuttosport, che parla a sua volta della questione blocco del mercato e punizioni “più severe” per chi aderisce al Codice della Crisi d’Impresa, un “sistema di salvataggio“, come lo chiama il quotidiano, a cui hanno fatto ricorso sino ad oggi Reggina, Sampdoria e Genoa. Non è passata la proposta della Lega Serie A di penalizzare le squadre che vi abbiano fatto ricorso, ma nei prossimi Consigli federali si approfondirà il tema sollevato nell’ultima Assemblea di Lega Serie A da alcuni club coinvolti nella lotta salvezza, in particolare Udinese e Salernitana. L’obiettivo resta quello di garantire un “corretto equilibrio economico” nel calcio italiano. Spazio anche per le parole di Andrea Cambiaso, ex Genoa, uscito tra i fischi nell’ultima sfida tra rossoblu e Juventus. In una recente intervista ha spiegato (col sorriso, ndr) che “è stata una settimana un po’ tosta quella prima del Genoa, l’ho giocata tante volte prima di scendere in campo. Ridevo in continuazione, per me era come tornare bambino. Non solo. C’era uno dei migliori amici, che mi conosce da quando ho due anni. Mi ha detto: “Ti ho fischiato dall’inizio alla fine”.


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Genoa, il DG Ricciardella e una delegazione di calciatori in visita al “Gaslini”