La quindicesima giornata andrà in archivio per i gol di tacco, decisivo quello di Muriel per far ripartire la Dea, inutile quello di Zaccagni con il Verona.

La quindicesima giornata conferma che il Bologna di Thiago Motta in questo momento può sedersi al tavolo della Champions ma anche che lo scudetto è in fuga con Inter e Juventus. il Monza sbarca nella  parte sinistra della classifica, in fondo la classifica si stringe con la Salernitana in difficoltà. Basta solo una vittoria o sconfitta per allargarla a sette squadre protagoniste.

I sauditi comandano anche nel calcio italiano spostando le date del calendario della Serie A per giocare la Supercoppa Italiana dal 4 all’8 gennaio al 21/25 gennaio, tutto per non intralciare la Supercoppa spagnola. L’altra notizia arriva dalla Roma: se Mourinho centra l’Europa che conta, avrà un contratto a vita con la Lupa.

Il VAR continuerà a non avere credibilità se non si capisce alla svelta quando l’arbitro video, ormai quasi sempre uno specialista del monitor, deve e può intervenire. Si salta da una interpretazione ad un’altra, non è una cosa seria da regolamento e da protocollo VAR. Rocchi sospende gli arbitri dopo gli errori non considerando che le squadre perdono punti con le designazioni. La scelta di avere più di 40 arbitri a disposizione serve all’AIA per capire se vi è un altro Collina che cresce, ma non alle società. In ogni giornata di campionato le critiche non mancano. L’ultima novità è che il VAR nel girone di ritorno, tramite auricolare,  potrebbe aiutare nelle seconde ammonizioni per trasformarle in rosso. A quando un arbitro robot?

Tra le altre notizie, Pogba non patteggia in controtendenza con quello che succede non solo nel nostro calcio dopo essersi preso quattro anni di squalifica per doping.

Nel girone di ritorno sarà utilizzato il pallone con il microchip, altro test effettuato in Serie A perché dentro la FIFA e la UEFA comandano gli italiani, Collina e Rosetti, in previsione di utilizzarlo nei prossimi Europei. Rispetto a quello utilizzato nei mondiali del Qatar che scopriva il fuorigioco per un’unghia davanti, il nuovo pallone dovrebbe aiutare gli arbitri a rilevare i falli di mano, una croce in tutti i campionati europei. Per ottenere il risultato sperato al VAR sarà data la possibilità di creare in tempo reale rappresentazioni visive 3D degli scheletri dei giocatori.

Il Diavolo si affida al suo eroe: Ibrahimovic, ora senior advisor, per uscire dalla crisi. La sua presenza, se non cambierà qualcosa, sarà ingombrante per tutti. Specialmente per Pioli se uscirà dalla Champions.

Al venerdì Juventus-Napoli 1 a 0. Muso corte della Signora, muso lungo del Ciuccio per il risultato. Terza sconfitta per Mazzarri in quattro gare. Un ruolino di marcia che ha lasciato punti alle prime due della classifica. Solita cinica Juventus, solo gol di un difensore su pallone inattivo. La Signora ha sette vite con il difensore Gatti che con i suoi tre gol ha messo in classifica nove punti. Difficilmente la Juventus in questa stagione farà vedere una Signora scintillante, ammaliante, che catturi l’occhio. Per il Napoli non è il suo anno viste le occasioni mancate allo Stadium di Torino. Mazzarri ha cercato di mettere in campo la magia di Spalletti, ma non c’è la stessa magia dello scudetto vinto.

Verona-Lazio 1 a 1. Colpo di tacco del laziale Zaccagni che non ha fatto volare l’Aquila neanche con Luis Alberto in campo. Un punto per uno serve poco al Verona e alla Lazio. Baroni fa i cambi per tempo e incarta Sarri che li fa in ritardo. Male l’arbitro Ayroldi salvato per due volte dal VAR. Su Sarri critiche pesanti non rendendosi conto che a mancare sono gli attaccanti, con Immobile in prima fila.

Atalanta-Milan 3 a 2. La Dea con il tacco di Muriel in pieno recupero ha affondato il Diavolo. Tacco che rilancia Gasperini che torna alla vittoria dopo cinque giornate e vince con una big. A rischio la panchina Pioli, fuori dalla lotta scudetto già a dicembre.

Inter-Udinese 4 a 0. Non c’è stata partita, anche se i friulani si sono mangiati due gol davanti a Sommer. Tutto è accaduto nel primo tempo con il Biscione subito a pensare a vincere il girone di Champions battendo la Real Sociedad, vittoria importante per il prossimo sorteggio europeo.

Frosinone-Torino 0 a 0. Di Francesco continua a mandare in campo i ciociari sbarbini, otto calciatori del ventunesimo secolo. Neanche il collaudato Torino di Juric è riuscito a mettere a nanna i baby frusinati. Un pari giusto quello visto allo Stirpe. Con il primo tempo a favore di Di francesco e il solito passo indietro nel finale dove il Toro avrebbe potuto incornare la porta di Turati per la seconda volta.

Salernitana-Bologna 1 a 2. Bello il Bologna, bello il gioco di Thiago Motta che sublima l’arte della difesa e delle ripartenze, quarto in classifica, con l’attacco al decimo posto. Doppietta di Zirkzee, un calciatore incastonato a meraviglia nel gioco di Thiago Motta;  felsinei con i piedi per terra sognano di partecipare alla Champions. Forte la contestazione dei tifosi campani nei confronti di Inzaghi, i giocatori che nel finale hanno mancato tre occasioni da gol per pareggiare e la società.

Roma-Fiorentina 1 a 1. Lo Special One furioso ordina il silenzio stampa per aver giocato in nove uomini: contro il Bologna sarà in emergenza totale. La Fiorentina ha messo la quarta con lo stopper viola autore del gol pareggio, ma dopo in superiorità numerica di due uomini ha sprecato molto. Tanto giro pallone ma pericoli pochi. La Lupa perde la luce di Dybala per presunto infortunio e si affloscia. L’arbitro Rapuano passa dalla fiscalità al lasciare correre: difficile doppiare gialli, poco giusto visto l’arbitraggio il secondo giallo a Zalewski, giusto il rosso a Lukaku in versione terzino.

Empoli-Lecce 1 a 1. Senza la papera di Berisha e l’autorete di Cacace la partita sarebbe finita 0 a 0 per le grandi parate di Falcone e gli errori dei toscani. Il pareggio sta stretto ad Andreazzoli, fa bene alla classifica dei salentini.

Cagliari-Sassuolo 3 a 2. Dieci minuti di fuoco del Sassuolo ad inizio partita, oltre il gol assedio alla difesa del Cagliari che si salva grazie alle parate di Scuffet. Tutto molleggiante il gioco fino al doppio giallo a Tresoldi, lo stopper emiliano. Ranieri fa i cambi portafortuna:  prima pareggia con Lapadula, dopo a fine recupero Pavoletti la butta dentro in rovesciata. Ranieri dovrà fare i calcoli con la squadra mandata in campo ad inizio gara perché i miracoli nel calcio – e sono già tre – difficilmente riescono per sempre.

Monza-Genoa 1 a 0. Dany Mota  fa vincere il Monza a secco di vittorie da ottobre, il Genoa non vince da un mese con la quarta sconfitta consecutiva nelle ultime quattro gare in trasferta. La svolta della partita per Palladino arriva dalla panchina, non per Gilardino. Altri tre errori importanti, due in fase di realizzazione con rigori in movimento e uno difensivo come in altre trasferte. A quest’ultimo bisogna aggiungere il passaggio sbagliato  di Hefti ad Albert in contropiede in tre contro due. Tutti errori che puniscono il Vecchio Balordo.

Gilardino studierà altre alternative in settimana anche se la gara con la Juventus sarà dura non tanto per la forza della Signora, ma per il suo modo di giocare. Per Gila e lo staff c’è da studiare qualcosa per non soffocare la qualità con l’organizzazione tattica sempre studiata perfettamente, consapevoli che si possa fare di più senza mettere da parte l’equilibrio che non è riuscito a far vincere per colpa degli errori.

Sussurri e grida sul futuro di Gilardino, ma non da parte della società. Il trombone della stampa specializzata e di qualche tifoso datato quando il Genoa non fa risultati o perde è sempre stato lo strumento di moda. Ci si dà un gran da fare nel comunicare a tutti i livelli non solo social, si va e si viene cercando di far sfuggire un po’ di vento e dividendo poco le colpe tra società, giocatori e Gilardino (e qualche mago per i gol incassati negli ultimi minuti di gara). Se si hanno soluzioni, si suggeriscano!