La decima giornata di campionato ha messo in evidenza lo spessore dell’Inter in ottica scudetto: la rosa del Biscione fa la differenza e Inzaghi usa bene i cinque cambi di qualità, in particolare nel cuore del gioco.

È stata la giornata delle assurde rimonte di Cagliari e di Napoli che confermano che in Italia oltre gli attaccanti bisogna costruire le difese e le marcature ad uomo. Due vittorie in trasferta di Torino e Atalanta. Muro del Pianto di Mourinho.

Il campionato sarà deciso dal VAR e dai falli di mano. Le braccia non fanno più parte del corpo umano per il calcio. Prendere provvedimenti e confrontarsi con il Regolamento del gioco calcio alla Regola 12 “Falli e scorrettezze” non è più in auge, specialmente il paragrafo “Fallo di mano”.

Lunedì da Pallone d’oro: per l’ottava volta se lo aggiudica Messi per la vittoria con l’Argentina al Mondiale nel deserto. Nessun italiano tra i primi 15, solo Barella al ventottesimo posto tra i trenta candidati. Non nascono più talenti in Italia e dopo tutti si chiedono perché la Nazionale azzurra buchi i Mondiali. Speriamo di partecipare ai prossimi europei…

Da stasera in campo la Coppa Italia: tutti vogliono brindare in Coppa, ma sempre pensando di più al campionato.

Follia della tifoseria del Marsiglia: preso a sassate il pullman del Lione, rotti i vetri e ferito il tecnico italiano Grosso. Partita non giocata. La FIFA vuole una punizione esemplare non solo per i protagonisti tutti incappucciati, ma anche per il Marsiglia. John Van’t Schip nuovo allenatore dell’Ajax. Corona imperversa: adesso nel mirino c’è Pellegrini, il Capitano della Roma, accusato di stalking.

Juventus-Verona 1 a 0. Cambiaso all’ultimo respiro con l’arbitro già con il fischietto in bocca per fischiare tre volte la fine della gara beffa il Verona e regala per una notte il primato alla Signora. Un primato che mancava da almeno tre anni. Gara a senso unico con due gol annullati dal VAR a Kean per questione di millimetri di fuorigioco e non solo, poi altre occasioni sprecate dai bianconeri. Il Verona solo con un tiro poteva anche fare gol, ma le mani di Szczesny hanno salvato la beffa veronese. Arbitro e VAR in crisi. Pazienza per il giovane arbitro Feliciani che annulla un gol a Kean con il Capitano del Verona alla “merola” caduto per terra stramazzando dopo la rete realizzata. I VMO pugliesi Nasca e Abbattista (sempre lui) assenti, si confermano e non segnalano quell’episodio ripreso dalle tv e neanche uno sganassone di Gatti a Djuric da cartellino rosso diretto. Il difensore della Juve, recidivo, pensa di giocare ancora nei dilettanti. Nel bunker Allegri confeziona risultati: su 10 gare incassati soli 7 gol.

Lecce-Torino 0 1. Per il Toro un Buongiorno, e per Juric il rientro del Capitano che fa gol al posto delle punte, non di testa ma di piede. Il Lecce è sbattuto sul portiere granata, sprecando anche gol, mentre il Torino vince quasi con un solo tiro. I tre punti portano Juric a ridosso della parte sinistra della classifica, per i salentini dopo la partenza sprint tre sconfitte nelle ultime cinque gare.

Bologna-Sassuolo 1 a 1. In gol subito i petroniani, ma dopo si siedono facendosi aggredire dal Sassuolo. Thiago Motta perde il suo aplomb non capendo l’involuzione della squadra che ha rinunciato a giocare. Il Sassuolo dopo la rete subita al 3’ di gioco si sveglia in una reazione rabbiosa ricordandosi dell’impalpabile sconfitta con la Lazio (senza giocare) al Mapei nel turno precedente.

Cagliari-Frosinone 4 a 3. Imbarazzante la partita sull’isola sarda. Il Frosinone macina gioco con due gol nel primo tempo e un altro ad inizio secondo. Dopo la giovane squadra di mister Di Francesco rimane nello spogliatoio. Ranieri fa i cambi e ribalta il risultato sul finire nella gara con “Pavoloso” autore di una doppietta, ma assente nei 45’ giocati. “Il Cagliari non si arrende” mai dichiara Ranieri. Vero, ma quanti sono i demeriti degli avversari? Entrambe le squadre ballerine in difesa. Ranieri sbaglia la formazione nel primo tempo, la corregge bene nel secondo cambiando modulo tattico. Deve ringraziare i cambi del tecnico ciociaro che non li azzecca. Ciociari in rallentamento nelle ultime sei gare: tre sconfitte, due pareggi, una vittoria. Sardi su di giri per il risultato in attesa del Vecchio Balordo domenica prossima.

Monza-Udinese 1 a 1. Un punto che serve per muovere la classifica. Palladino sperava con tre punti di avvicinarsi alla zona Europa. Cioffi subentrato a Sottil di vincere la prima gara per i friulani. Colpani in gol per la gioia di Spalletti, anche se alla fine dichiara che deve lavorare sul fisico. L’Udinese pareggia con una rimessa laterale.

Inter-Roma 1 a 0. Il triste spettacolo è stato fatto nei confronti di Lukaku con tanti tifosi più propensi a fischiare che a guardare la gara. Fischi inutili: è bastato il campo a far vedere la differenza di qualità. Lukaku assente non per colpa dei fischietti, ma per l’atteggiamento di una Roma provinciale, tutta dietro con un solo tiro in 95’ di gioco. L’Inter ha dominato la gara, ma non ha concretizzato. Ha fatto più di 15 tiri. Ci ha pensato Thuram sul finale a riportare il Biscione in testa alla classifica da solo. Solito muro del pianto di Mourinho, osannato dai tifosi nerazzurri, contro i cartellini gialli secondo lui programmati dall’arbitro Maresca.

Napoli-Milan 2 a 2. La doppietta di Giroud illude il Diavolo, poi il calo rossonero ha permesso al Napoli di pareggiare e a Garcia di salvare la panchina. Pareggio che non serve a nessuno. Non solo gli infortuni penalizzano il Milan, ma anche Maignan sui gol subiti. Raspadori mette a segno uno dei pochi gol realizzati nelle 10 giornate giocate dal limite su punizione diretta con la complicità del portiere rossonero. Sarà l’aria sotto il Vesuvio, ma le sostituzioni non vengono digerite: questa volta attori Giroud e Leao. Pioli contestato per il gioco e le sostituzioni? La sfuriata di Calabria a Parigi in Champions è un campanello d’allarme? De Laurentiis piomba nello spogliatoio nell’intervallo arringa la squadra e Garcia in lite per i gol subiti.

Empoli-Atalanta 0 a 3. Dilaga la Dea. Dilaga Scamacca autore di una doppietta e di una traversa. Partita senza storia. Empoli non di Andreazzoli, senza idee e arrendevole dopo la vittoria di sette giorni prima in casa della Fiorentina. Dea che si avvicina alla zona Europa.

Lazio-Fiorentina 1 a 0. Cade la Viola al 95’ di gioco per un rigore di fallo di mano contestato, gol di Immobile subentrato sul finire della gara. Partita da pareggio per quello visto in campo dove il tatticismo esasperato di Sarri e Italiano non ha alimentato la qualità dei giocatori a disposizione. La Lazio risale la classifica, Fiorentina ai margini della zona Europa.

Genoa-Salernitana 1 a 0. Risultato e vittoria per Gilardino che arriva dopo il tanto successo messo in mostra con il gioco. Il Genoa ha confermato il gioco collettivo di squadra anche contro i campani e può valere tanto sotto il profilo della convinzione, dell’autostima, dell’entusiasmo. Qualche passaggio a vuoto nella misura dei passaggi tra le due fasi di gioco vi è comunque stato. In generale la squadra che giocava e quelli che sono subentrati hanno fatto vedere con l’atteggiamento di restare sempre in partita fino ai quasi 100’ di gioco. Salernitana ultima in classifica: contestata la campagna acquisti. Ora spera nella Coppa Italia stasera contro la Sampdoria per scacciare la crisi.