Estetica del furto. Teoria generale. Arsenio Lupin, Robin Hood, Diabolik, il VAR: qual è l’intruso? Quesito elementare al limite dell’insulto.

Che razza di domanda è? Il pubblico del calcio si sente mortificato per la mancanza di considerazione. Oltre riempire gli stadi e spendere euro per vedere la propria squadra in TV, deve anche farsi prendere per i fondelli durante la partita e dopo dai vetrinisti giornalisti nazionali delle grandi squadre, dagli show televisivi e dalle moviole nazionali in mano a tutti i genovesi che si sono trasformati da arbitri a video protettori, non certo del Regolamento.

L’estraneo tra quella marmaglia senza legge salta fuori come la Lanterna illumina il mare di notte. Tre dei soprannominati all’inizio dell’articolo sono ladri di costituzione e tradizione, il quarto e nobile e glorioso perché Robin Hood ruba per dare ai poveri. Tutti gli altri si tengono il malloppo e non lo mollano. Ecco, diciamo che il VAR più che gli arbitri entra di diritto nel terzetto.

Non viene applicato il Regolamento neanche in una sala piena di tv e monitor come quella di Lissone che è da fantascienza. Il gol non annullato al Milan è clamoroso, giustificato dai soliti vetrinisti della notizia per il fatto non ci sarebbe una immagine chiara dell’accaduto. Per questo motivo, si dice, valeva la decisione del direttore di gara fermo cinque minuti ad aspettare notizie, mentre Sky nei replay durante la gara mostrava che Pulisic stoppava il pallone, non involontariamente, facendo cadere il pallone tra i piedi per colpirlo.

Nel primo tempo altro episodio: il rigore su Vasquez. Per molti è il messicano che lo cerca, ma non è vero. La sterzata da sinistra a destra non gli permetteva di mettersi nelle condizioni di cambiare la postura e di fare il Klaus Di Biasi e tuffarsi. Allora perché il Signor Piccinini non ha estratto il giallo per simulazione?

In entrambi i casi il VAR in mano a due VMO professionisti del VAR, Di Paolo di Avezzano e Nasca di Bari, arbitri a riposo per motivi tecnici quando dirigevano. Perché non hanno richiamato Piccinini davanti alla TV? Probabilmente avrebbe assegnato le massime punizioni contro il Milan?

Dispiace che un professionista come Pioli se ne sia pur vantato con una corsa perdifiato sotto la Sud e lo spicchio di tifosi milanisti, prima di farlo anche in conferenza stampa. Il primo posto in classifica, conoscendo il risultato dei cugini, gli ha dato alla testa.

Sulla partita un Signor Genoa con un Milan che Pioli ha voluto giocare in due tempi facendo entrare la corazzata Potemkin nel secondo tempo, sempre neutralizzato dal gioco del Vecchio Balordo.

Una traversa del Genoa, una grande parata di Maignan, un grande intervento di Martinez, un gol da annullare al Diavolo. Nel pugilato sarebbe stata una vittoria ai punti per il Genoa. Bravo Gilardino visto che allena una squadra che dal 2 settembre patisce la mancanza di una seconda punta in grado di sostituire Retegui. Visti i cerotti non ha cercato contro il Diavolo uno schema perfetto, sapeva che non sarebbe esistito e che se fosse esistito sarebbe stato incartato da Pioli.

Ha cercato gli ingredienti per alzare più i livelli e i contenuti. Non ha cercato la squadra perfetta, era quasi impossibile per portare a casa il risultato. Ci sarebbe però riuscito senza gli errori arbitrali e del VAR. La forza di Gilardino e del suo staff è quella di reggere gli schemi impossibili in tutte le partite facendone un breviario, una scuola in ogni allenamento, come possiamo immaginare stia succedendo al Pio Signorini.

Il punto centrale contro il Milan da parte dei genoani è stato: mobilità, adattabilità, scambio di ruoli in continuo, un eclettismo difficile da vedere sui campi italiani. Il tutto fatto con una grande velocità che ha ubriacato il Diavolo.

Applausi per Gilardino, per lo staff , per tutta la squadra: una piccola vanità che rende gradevole la partita giocata con il Milan. Applausi al Tempio, alla Nord, alla Zena che non hanno nulla da invidiare al Muro Giallo di Dortmund o alla Kop di Liverpool. Applausi al Presidente Zangrillo per le sue parole a DAZN, Sky e in conferenza stampa.