Questa mattina il nostro Mario Ponti ci presenta la prossima avversaria del Genoa, ossia il Lecce di mister D’Aversa.

IL SISTEMA DI GIOCO – “Praticano il 4-3-3, cercano la velocità sugli esterni, che sono Banda e Almqvist. Banda però si è infortunato e probabilmente sarà sostituito da Strefezza. Mancherà anche il centrale difensivo Baschirotto, squalificato. Il Genoa dovrebbe trarre giovamento da queste assenze. IL loro 4-3-3 è abbastanza lineare, reversibile in 4-5-1 nella fase di non possesso perché i due esterni d’attacco retrocedono parecchio, anche se a volte vira in 4-4-2 perché uno dei due attaccanti laterali resta in avanti. Non fanno cose trascendentali, sono una squadra abbastanza leggibile, però quel che fanno lo fanno nella maniera giusta e il 4-3-3 è il sistema giusto per sfruttare le qualità dei giocatori in rosa”.

I PUNTI DI FORZA“L’entusiasmo triplicato dalla classifica, perché il Lecce adesso è quarto in zona Champions, quindi sono euforici e volano. Corrono molto perché sono preparati bene dal punto di vista atletico. Il reparto su cui fanno leva è l’attacco, dove brilla il nuovo centravanti montenegrino Krstovic. Il Genoa deve ripetere la prestazione fatta contro il Napoli”.

I PUNTI DEBOLI – “Il Lecce soffre il palleggio avversario, quindi avere il possesso della palla può essere un vantaggio. Bisogna cercare di farli correre a vuoto e all’indietro. Se uno dei due esterni non rientra, i centrocampisti vanno in difficoltà e di conseguenza la linea difensiva. Senza Baschirotto dietro potrebbero avere qualche problema”.

I GIOCATORI DA TENERE D’OCCHIO“Il pericolo pubblico numero uno è Krstovic, “pescato” in Slovacchia da Pantaleo Corvino, il direttore tecnico del Lecce, grande tifoso del Genoa. Krstovic difende bene la palla, attacca bene il primo palo e se gode doi una mezza palla vagante in area, non perdona. E poi il portiere Falcone, di scuola Samp, sta vivendo stagioni eccezionali. Contro il Monza, nell’ultima giornata, partita finita 1-1, Falcone tre-quattro interventi da portiere degno di una grande squadra”.

L’ALLENATORE “D’Aversa, dopo la brutta esperienza a Genova sulla panchina della Sampdoria, sembra aver ritrovato il bandolo della matassa e si sta riproponendo come un tecnico capace per la Serie A. Corvino ha ingaggiato un allenatore con tanta voglia di prendersi una rivincita. Il “nuovo” D’Aversa pratica un calcio propositivo, i buoni risultati lo hanno reso più sicuro, però siamo soltanto all’inizio ed è ancora presto per tutto”.


Lecce, D’Aversa: “Il Genoa è una squadra difficile da affrontare, servirà equilibrio”

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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.