Siamo tornati a commentare il campionato di Serie A assieme a grandi firme o voci del calcio italiano. Oggi abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex rossoblu Fulvio Collovati, che recentemente ha aperto un suo canale YouTube (Fulvio Collovati Official) e la pagina Instagram Calcissimo. Ex giocatore rossoblu con 72 presenze all’attivo sotto la Lanterna rossoblu, è stato anche Campione del Mondo a Spagna 1982 e vincitore di uno scudetto e di una Coppa Italia con la maglia del Milan.

È cambiato qualcosa dopo la sosta?

“All’apparenza forse direi di sì, perché tu considera che nelle prime 7/8 posizioni ci sono Lecce (8 punti) e Frosinone (7), con gli stessi punti del Napoli. Significa che qualcosa può essere cambiato, che queste squadre all’apparenza inferiori e con necessità dei punti sono subito in forma, condizione, con un calcio aperto. Ci metto anche il Genoa tra queste squadre perché ho visto la sfida col Napoli e il Genoa ha il rimpianto di non averla portata a casa come vittoria. Per 70’ ha dominato. Queste squadre giocano un calcio aperto, piacevole, affrontano le grandi a viso aperto ottenendo dei punti. Siamo però solo alla quarta di campionato, bisogna però vedere nel prosieguo”.

L’Inter scappa. È la più forte?

“L’ho detto un mese fa: l’Inter è la più forte come organico e rosa. Faccio un esempio: un giocatore come Frattesi, che ha segnato anche in Nazionale, all’Inter è in panchina. Uno come Arnautovic, che è una punta che voleva la Roma, miglior giocatore del Bologna, è in panchina. Pavard, difensore titolare del Bayern Monaco, è in panchina. Carlo Augusto, migliore difensore del Monza, è in panchina. Hanno una rosa che può permettersi due formazioni. Certo, arriveranno Champions League e Coppa Italia e ci sarà spazio per tutti, ma l’Inter è la candidata numero uno per lo scudetto”.

E il Napoli nel passaggio da Spalletti a Garcia?

“Adesso ci sono un po’ di polemiche, ma era inevitabile. Ripetere quanto fatto l’anno scorso non lo avrebbe fatto qualunque allenatore, fosse arrivato Mancino o Conte. Oggi dicono Pioli out, Garcia out, ma non funziona così: non puoi mandare via un allenatore dopo quattro giornate. L’ha mandato via l’Empoli che ha fatto zero punti in quattro giornate, prendendo 7 gol, ma queste squadre qui hanno tutti il tempo per rifarsi. Anche Garcia lo ha, ma deve recuperare giocatori importanti come Kvaratskhelia, Anguissa, ZIelinski: giocatori che il Napoli deve recuperare al meglio”.

La Juventus è piaciuta, anche lei può dire la sua, perlopiù non avendo le Coppe…

“Come dici tu, la Juventus può essere favorita senza le Coppe. Ha una gara a settimana e in panchina può permettersi il lusso di avere Milik, Kean, Cambiaso, Weah. È una rosa molto giovane, che si è ringiovanita anche dovendo vedere il bilancio. Tutti dicono “scudetto”, ma non credo sia più forte dell’Inter. È forte, può dire la sua, ma credo che per quanto riguarda lo scudetto sia in seconda fila”.

A Gudmundsson hanno appiccicato l’etichetta di essere uguale a Meroni o Claudio Sala. Come lo vedi?

“È un giocatore molto interessante, poi una piazza come quella del Grifone che amo fortemente ti esalta. Un giocatore dalle sue caratteristiche può esaltarsi, ma non farei paragoni perché nel calcio è sempre difficile fare paragoni col passato. Ti dico, però, che è un giocatore su cui il Genoa può fare sicuro affidamento. Retegui? È un buon attaccante, non per niente Mancini lo aveva convocato in Nazionale. Se il calcio offensivo di Gilardino lo aiuta, secondo me va in doppia cifra. Gilardino? È un buon allenatore, mi piace perché ha coraggio. Non è sparagnino, ha affrontato il Napoli sulle sue stesse armi con grande corsa e cattiveria. Secondo me farà strada”. 


Rassegna Stampa del 20 Settembre, intervista a Marco Rossi. “Lecce-Genoa sarà grande match”