Un mese al via del campionato e il calciomercato non decolla per tutte le venti squadre. Tante grane per le big, un incubo sta togliendo il sonno ai dirigenti, ai direttori sportivi, ai tecnici: Arabia e Premier inglese.

La Serie A si sta svuotando, i Presidenti, i Fondi, gli americani, dopo che le stelle sono scappate dai ritiri, si buttano sul lavoro di altri dirigenti e direttori che hanno programmato il lavoro da tempo. Sia la Lazio con Immobile in Arabia sia l’Atalanta con Hojlund hanno pensato a Retegui.

Retegui telenovela? Al di là dell’Oceano Atlantico testate giornalistiche importanti  argentine e del Sudamerica lo danno acquisito dai 777 e dal Genoa.  Per fare  i complimenti ai 777 e ai dirigenti del Vecchio Balordo che hanno chiuso con perdite di sonno l’operazione, aspettiamo l’ufficialità. Abbiamo il massimo rispetto della linea di condotta del Genoa, ma sarebbe anche bello sapere perché ci sono differenze di comunicazione tra l’Argentina e la Liguria e anche perché in tutto lo Stivale giornalistico cartaceo e media Tv nazionali comunichino l’operazione di ingaggio del centravanti azzurro da parte del Genoa.

A Moena dopo la conferenza stampa del Presidente Zangrillo  è arrivato il Direttore Generale Corporate Ricciardella che radiomercato ha dato come il volano nella trattativa Retegui.

Altro caso quello di Zanoli dal Napoli nel mirino del Genoa da fine campionato, ma il nuovo tecnico Garcia nell’amichevole di giovedì si è accorto delle capacità del giovane, dopo non averlo tenuto in considerazione facendo richieste di altri esterni. Tutti i cantieri in Serie A sono aperti, sia per coloro che sulla carta dovrebbero giocarsi campionato, Champions ed Europa sia per tutte le altre formazioni con altri obiettivi.Tutto il mondo calcistico è paese, in questa fase di assestamento prima si vende e dopo si compra.

Effetto recessione ed effetto debiti calcio in tutta Europa. Anche Real Madrid e Barcellona fanno fatica pur essendo sovvenzionate da valanghe di soci. Solo la Premier si salva grazie ai diritti tv faraonici.

Di calciomercato se ne parla dal giorno successivo la fine della Serie A e dei playoff di B ma per avere le rose definitive gli allenatori dovranno aspettare l’ultima settimana di agosto: assurdo pensare a chi interessi un calciomercato così lungo. Sicuramente a nessuno di quelli che devono lavorare sul campo.

In questi ventidue giorni di calciomercato ufficiale le società di calcio di Serie A hanno cercato ricambi, all’estero, e tante scommesse, dimenticandosi alla svelta dei risultati di Under 19 e Under 20 azzurra. La vetrina sarebbe dei campioni azzurri di domani, giovanotti che dovrebbero diventare famosi, ma in campionato non avranno la possibilità di mettersi in luce e maturare quando entreranno in gioco i risultati e gli allenatori preferiranno l’esperienza. La forza del Genoa ad oggi è stata quella di fare un calciomercato di esigenze di idee con la voglia di essere competivi e sostenibili.

Per Retegui non si dimentichi anche il consiglio del ct Mancini al calciatore, volendolo veder in campo e non in panchina. Nell’entourage azzurro l’italo-argentino è considerato forte, con l’istinto del gol e grandi margini di miglioramento.

Anche in uscita il lavoro a Pegli è agli sgoccioli: solo in cinque si allenano al Pio Signorini come abbiamo scritto in settimana e quattro saranno piazzati probabilmente nella prossima settimana. La lista dei primi calciatori da cedere, che l’anno scorso era molto più folta a questo punto della stagione, si è sfoltita notevolmente grazie al lavoro di Matteo Scala.

Ci sarà solamente uno di questi esuberi, che ha firmato un contratto di 5 anni con scadenza giugno 2024, Parigini, baciato dalla Dea del calcio con un milione annuo di ingaggio,  che probabilmente non vorrà rescindere come gli scorsi anni con una buona uscita e pretenderà che il Genoa gli trovi una squadra, probabilmente pagandogli una parte d’ingaggio.

Chiudiamo con una domanda. Il calciomercato estivo italiano 2023 lascerà un segno: nel gioco moderno contano meno i grandi calciatori? Considerata la fuga all’estero conterà molto la qualità della rosa a disposizione in grado di svolgere un gioco veloce, tecnico, intenso al di là dei numeri dei moduli.

Gilardino, l’ultimo arrivato su una panchina di Serie A, è apparso subito in sintonia con questo tipo di calcio. Gli allenamenti programmati e visti sono sulla retta via anche se dopo, oltre il prato verde, saranno altri episodi a decidere il cammino del Vecchio Balordo.