La trentasettesima giornata di campionato di Serie B, la penultima, ha emesso gli ultimi verdetti: Bari sicuramente al terzo posto in classifica, quarto posto da giocare negli ultimi 90’ di gioco tra Südtirol, Cagliari e Parma.

Altoatesini a 58 punti sul campo del Modena con residue speranze, poche, di rientrare in gioco. Parma a 57 punti contro il Venezia, seria candidata pronta a 49 punti a giocarsi la possibilità dei playoff. Cagliari a 57 punti che va a Cosenza, dove non si vuole mollare la Serie B.

Il terzo posto conquistato dai pugliesi permette loro di saltare il primo turno preliminare, il  26 maggio, aspettando in gare di andata e ritorno la vincitrice nella gara secca tra settima e ottava classificata. Il quarto posto in classifica, oltre a fare saltare il primo turno preliminare in semifinale, permetterà di incontrare la squadra vincitrice tra la quinta e l’ottava in classifica.

Retrocesse matematicamente Spal e Benevento. La terza squadra che retrocederà dipenderà dalle gare Perugia-Benevento e Palermo-Brescia. Se il Perugia vince e il Brescia perde, Rondinelle direttamente in C in casa di un Palermo in corsa per i playoff. Il Perugia vincendo dovrà giocare il playout con gara di andata e ritorno aspettando una squadra tra Cittadella, Cosenza e Ternana.

I conti finali si faranno anche con le classifiche avulse dove conteranno: punti fatti negli scontri diretti, differenza tra gol fatti e subiti negli scontri diretti, differenza reti  globale in campionato e numero dei gol realizzati, in generale, in campionato.

Con ritardo il campionato di Serie B ha messo in corsa la qualità presentata ai nastri di partenza per quanto riguarda Cagliari e Venezia, retrocesse con il Genoa, e per quanto riguarda il Parma. Nella corsa verso i playoff c’è anche la Reggina dopo che è stata graziata dallo sconto di due punti di penalizzazione. I calabresi nel processo d’appello di giovedì scorso hanno annunciato che non faranno altri ricorsi e i playoff non saranno rinviati. Ma andiamo alle partite.

Ascoli-Cosenza 1 a 1. Un pari che lascia l’amaro in bocca ad entrambe le squadre. Breda e Vanoli hanno ancora un pizzico di speranza, il primo di giocarsi i playoff vincendo a Reggio Calabria, il secondo almeno pareggiando al Marulla contro il Cagliari di salvarsi.

Bari-Reggina 1 a 0. Il Bari conquista il terzo posto in classifica, l’obiettivo prefissato al di là delle parole scritte e raccontate dai galletti baresi nelle loro interviste sulla promozione diretta da giocare e vincere in casa del Genoa all’ultima giornata di campionato. Mignani dovrà ricaricare le batterie, non proprio al massimo, contro i calabresi ipotizzando di dover giocare quattro partite dal 29 maggio all’11 giugno. La Reggina rientrata in gioco grazie ai due punti in meno di penalizzazione non potrà sbagliare il jolly playoff al “Granillo” sfruttando anche l’eventuale classifica avulsa contro l’Ascoli.

Benevento-Modena 2 a 1. Le streghe hanno fatto perdere i sogni playoff ai canarini che cadono davanti ai sanniti, matematicamente in C e che non facevano tre punti da 11 giornate.

Brescia-Pisa 1 a 1. Pari amaro sia per le Rondinelle, che devono dare addio alla salvezza diretta, sia per il Pisa. La formazione di Gastaldello l’ultima occasione per volare la avrà venerdì sera in casa del Palermo. Il Pisa spera, ma il filo per raggiungere i playoff è sempre più sottile. Guai sbagliare la gara con la Spal già retrocessa, dopo sperare negli altri risultati.

Cagliari-Palermo 2 a 1. Harakiri dei rosanero in vantaggio a Cagliari e rimontati dai sardi. La Serie A del Palermo se la giocheranno venerdì sera contro il Brescia al Barbera. Solo con  una vittoria giocherebbero i playoff matematicamente. Il Cagliari ha vinto grazie alla superiorità numerica e la forma gol di Lapadula arrivato a 20 gol in classifica cannonieri.

Como-Ternana 3 a 1. Mentre i cugini perugini affondano in Laguna, la squadra di Lucarelli è andata a fondo nel lago di Como alla quarta sconfitta consecutiva. Ora, perdendo anche venerdì prossimo con il Frosinone, c’è il rischio playout. Illude la squadra di Lucarelli in vantaggio al Sinigaglia con un calcio di rigore. Crolla nel secondo tempo per condizione fisica e inferiorità numerica. Il Como a 47 punti salvo matematicamente sogna i playoff. Oltre vincere in casa del Cittadella dovrà aspettare gli altri risultati, troppi.

Spal-Parma 0 a 1.  I Ducali non giocano bene, ma vincono a Ferrara e al settimo risultato utile consecutivo, condito da cinque vittorie, blindano i playoff e vanno a caccia della quarta posizione in classifica venerdì in una partita difficilissima contro il Venezia. Gli estensi alla sconfitta numero 16 scatenano gli ultras ferraresi che hanno interrotto la gara con lanci di petardi e fumogeni per alcuni minuti. Alla fine hanno invitato i calciatori a togliersi le maglie. Il Presidente Tacopina fuori dalla grazia di Dio ha rimandato tutti i discorsi sul suo futuro a Ferrara.

Südtirol-Cittadella 1 a 1. Il Südtirol dopo il campionato roboante fatto tra le mura amiche e in trasferta con una serie di 12 gare utili consecutive da alta classifica pareggia con il Cittadella spaventandosi e ringraziando il VAR per aver annullato un gol sul gong finale. Adesso con un punto di vantaggio su Parma e Cagliari gli uomini di Bisoli non sono più sicuri di non partecipare alla prima fase di playoff: a Modena servirà un altro colpo. Il Cittadella dopo essersi giocati i playoff negli ultimi due anni con 42 punti in classifica dovrà battere il Como, matematicamente salvo a 46 punti, per non rischiare i playout.

Venezia-Perugia 3 a 2. Il Grifo perugino lascia le piume in Laguna contro la squadra più in forma del campionato andando sotto di tre reti nel primo tempo. Il Venezia tra le candidate principali a giocarsi i playoff  a 50 punti in classifica con un solo pareggio in casa del Parma. Il  Perugia non è affondato e ringrazia il pisano Masucci che ha inguaiato il Brescia con il suo gol.

Frosinone-Genoa 3 a 2. Visti i titoli dei giornali sportivi e le pagelle sembra che i ciociari abbiano maramaldeggiato sul Vecchio Balordo. Semplicemente non è vero: basta controllare il tabellino e le statistiche, non solo in parità numerica.

Tutti si ritengono capaci di cogliere i problemi che scaturiscono dalla “lettura” critica della partita e in effetti non è così facile come si presume, non scrivendo in particolare su un foglio di carta all’antica gli episodi salienti ma rimanendo ancorati sol ai gol, alle parate e al risultato: di qui la costante difficoltà dell’interpretazione critico- ecnica del gioco in ogni sua fase, comprese le estensioni delle pagelle. In ogni caso, Grosso e Gilardino hanno vinto un campionato con largo anticipo dove non c’era nulla di scontato e bisogna complimentarsi.