Intervenuto ieri alla Milano Football Week, il tecnico del Genoa, Alberto Gilardino, è nuovamente tornato sulla promozione del Grifone in Serie A e lo ha fatto a margine dell’evento, ripreso dal network della Gazzetta dello Sport. “Sicuramente è stato un susseguirsi di emozioni in questi mesi dove ho potuto sedermi sulla panchina del Genoa e allenare questi ragazzi – ha dichiarato Gilardino – È stato bello aggiungere questo traguardo assieme a loro. Abbiamo vissuto l’ultima settimana di festeggiamenti assieme ai nostri tifosi ed è stata un’emozione incredibile. Sono contento ed è merito della società, che mi ha dato questa opportunità, e dei ragazzi e della squadra che si è messa subito a disposizione, oltre che di tutto lo staff che ha contribuito dietro le quinte a questo traguardo”. 

Futuro al Genoa? Ora manca l’ultima partita col Bari, davanti ai nostri tifosi, e poi avremo modo e tempo di parlare con la società – prosegue il tecnico rossoblu – Serie A? Qualche pensiero c’è, ma ci sarà modo e tempo per parlarne. La Serie A è un campionato totalmente diverso. Bisogna farsi trovare pronti a livello tecnico e tattico”.

Un passaggio inevitabile anche su Fabio Grosso, col quale era ospite alla medesima conferenza. “Intanto gli rinnovo i complimenti. Arriva da lontano il suo lavoro perché sono già due anni che a Frosinone stanno costruendo qualcosa e quest’anno si sono ritrovati con questa vittoria. Abbiamo fatto percorsi differenti, lui allena da qualche anno in più rispetto a me. Io ho avuto l’opportunità di salire in prima squadra e vincere subito ed è stato bello: adesso per quanto mi riguarda devo continuare a lavorare, studiare e avere obiettivi e ambizioni”. 

Tanti Campioni del 2006 hanno deciso di continuare e allenare? La verità è che ce ne sono davvero tanti e che quel Mondiale ci ha forse dato lo spunto per diventare allenatori. Nel 2006 abbiamo avuto un allenatore vincente, che ci ha trasmesso senz’altro la voglia di vincere e ha un DNA forte. Lippi? È stato artefice di quella straordinaria vittoria, poi ognuno ha costruito il proprio percorso lavorativo. La Nazionale odierna? Mi auguro che, nei prossimi anni, possano crescere sempre nuovi talenti e la volontà di noi allenatori è fare giocare anche giovani italiani, importanti, per poter fare crescere questo mondo e portarli poi alla Nazionale”. 


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