Se questa mattina ha parlato Andres Blazquez ai microfoni di Sky Sport, questo pomeriggio dalla Casa di Colombo, vicino a Porta Soprana, è toccato ad Albert Gudmundsson“Il giorno dopo come ci si sente? Avevamo realizzato un paio di giorni fa che ieri ci sarebbe stata la possibilità di tornare in Serie A. Abbiamo lavorato duro per tutta la stagione e il duro lavoro ripaga. La mia vita in centro città? Ho preso la decisione di avvicinarmi alla città di Genova soprattutto per conoscerla e per conoscere un’altra cultura, altre persone, un altro cibo. Dal primo giorno l’ho davvero amata, mi piace. Le persone sono gentili, super amichevoli”.

Cosa ci ha portato Gilardino? Parlando dal mio punto di vista personale, penso che mi abbia dato molta più libertà di giocare tra le linee, di divertirmi e mi ha chiesto di trovare il pallone tra le linee. Poi, certo, dietro di me avevo grandi giocatori come Badelj, Frendrup, Strootman, Sturaro che il pallone lo sanno prendere e darlo nel punto giusto. Anche per questa straordinaria squadra abbiamo raggiunto il nostro risultato”.

Come ha seguito la mia famiglia, da sempre fatta di sportivi e calciatori, questa mia stagione? Mia madre mi ha sempre raccontato del mio bisnonno, ma anche di mio nonno. È nel mio DNA di giocare a calcio, da quando ero un bambino volevo diventare un calciatore professionista. Era il mio sogno. Mi godo il momento e continuo a seguire i miei sogni”. 

Se rimarrò al Genoa? Penso di sì, ho ancora un contratto per due o tre anni qui e non ho sentito nient’altro. Se una volta raggiunta la Serie A vogliamo rimanerci? Certo: il Genoa appartiene alla Serie A e non alla Serie B”. 


Genoa, Blazquez a Sky Sport: “Dobbiamo tanto a Gilardino. Serie A? Faremo squadra competitiva”