Partito il countdown e in questa attesa a Pegli in campo e dietro le scrivanie non si scompongono, certi che l’obiettivo arriverà e allungare i tempi – perché la presa non sarà mai mollata fino alle 22.30 del 19 maggio – significa assaporare ancor di più l’ottimo lavoro fatto da tutti a Villa Rostan per confermare: “Solo un anno in B“.

Nessuna paura al Pio Signorini avendo il destino nelle proprie mani, consapevoli di aver dimostrato di essere la squadra più forte del campionato anche con il Südtirol e il risultato pieno non è mancato a causa del braccino o del conservatorismo. Genoa, che sia la volta buona domani pomeriggio anche se non dipenderà solo dal Grifone!

È una partita importante quella che si giocherà nel Tempio, tra il Vecchio Balordo e i piceni ringalluzziti dal fatto di essere in zona playoff fuori solo per la classifica avulsa e fino alla sentenza di ieri e di altri quattro punti di penalizzazione alla Reggina. Importante che gli appassionati, i trascinatori del Grifone non lo carichino di troppa attesa e quindi di troppa pressione.

Non ci sarà Gilardino espulso non da Di Bello, ma da un quarto uomo proveniente dalla Serie C che ha punito un alterco tra le due panchine in occasione della sacrosanta, massima punizione non rilevata su Ekuban.

Nessun pericolo di vuoto in panchina perché oltre la tecnologia ci sarà Caridi, uno che in silenzio, alzandosi poche volte dalla panchina, ha contribuito con la sua saggezza tattica e le valutazioni fatte assiema a Gilardino prima e durante la gara a portare il Vecchio Balordo ad un passo dall’obiettivo.

Sulla partita bisogna ripetersi: muoversi compatti in 25 metri avanti e dietro per fare la differenza. Se accade nei 50 metri sei vulnerabile. Oltre la tattica e la tecnica, al Vecchio Balordo occorrerà la solita pazienza, altra veste che Gilardino ha voluto ritagliare  per i suoi ragazzi quando è arrivato al Pio Signorini.

Per la formazione rimandiamo come sempre a domani alle 13, tattica e uomini non dovrebbero cambiare rispetto all’ultima gara con il rientro di Sabelli e l’uscita di Criscito per infortunio muscolare, salvo sorprese dell’ultima ora.

Probabile che il caro, vecchio Ferraris domani arrivi ad essere sold out. Sono già ben più di trentamila i genoani, ma solamente una ventina da Ascoli quelli presenti nel Settore ospiti.  Insomma, la gabbia dei tifosi avversari (2400 i posti) è pressoché vuota.  Il Genoa per favorire la richiesta di biglietti ha chiesto al GOS, il gruppo operativo sicurezza della manifestazione, l’apertura del Settore 6 spostando i pochi tifosi piceni in altra posizione.

Il prezzo del biglietto è di 11 euro e a fine serata di ieri i biglietti venduti si avvicinavano ai 500. È l’occasione giusta per spegnere le TV e fare il tutto esaurito. Biglietti in vendita anche allo Stadio prima dell’inizio della gara.

La posta in palio per i piceni domani al Ferraris è alta. Contro il Pisa il primo maggio cercavano i tre punti per uscire dalla zona calda della classifica, essendo vicini ai playout,  e invece i risultati della trentacinquesima giornata li proiettano verso il sesto posto utile per giocarsi i playoff in compagnia con Reggina e Pisa.

Da Bucchi esonerato, dopo i tre gol incassati dal Cittadella nello scorso febbraio alla ventiquattresima giornata di campionato, è arrivato Breda, tecnico di esperienza, tanto da aver aperto un canale YouTube per insegnare tattica.

Il buongiorno tra i piceni si è visto fin dalla prima gara con il nuovo tecnico e con il cambio modulo: ha cambiato modulo dal 3-5-2 al 4-3-1-2 e inanellato in quattro gare tre vittorie e un pareggio con sole tre reti ma incassandone zero, un difetto della squadra di Bucchi alla luce dei propri alti e bassi.

Il cammino ascolano si è interrotto alla ventinovesima giornata quando la squadra di Breda, sicura dei suoi mezzi, ha perso 4 a 1 in casa del Cagliari ripetendo il bis la settimana successiva tra le mura amiche con il Venezia. Dopo i passi da gambero, Breda e i suoi nelle ultime cinque gare hanno infilato altra striscia positiva: 3 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta.

Il fortino Breda lo ha costruito al “Del Duca” con quattro vittorie e due sconfitte. Fuori casa si sono  trovati a loro agio battendo il Parma e il Modena, hanno fatto fatica e perso con il Cagliari e il Frosinone.

Contro il Pisa lo stesso Breda, da persona intelligente, ha anche valutato che i toscani erano decimati dai cinque cartellini rossi sventolati dall’arbitro Colombo in Pisa-Bari dopo l’errore tecnico che ha portato al rigore dei galletti. E ha vinto la gara con i cambi.

Nelle ultime gare il tecnico ha una idea chiara su come giocare e sulle caratteristiche tecniche dei singoli calciatori. Il primo obiettivo prendere le giuste misure alla fase difensiva,  il secondo rigenerare l’attacco avendo a disposizione  da gennaio Forte, Gondo,  Dionisi e Pedro Mendes. Il modulo è il 4-3-1-2 con la difesa in pressing sul primo controllo e una costruzione lenta alla ricerca della profondità. Contro il Grifone squalificato l’italo-brasiliano Botteghin e la sua esperienza potrebbe farsi sentire. Recuperato il terzino destro Adjapong.

La formazione che giocherà domani al Ferraris ha dubbi in particolare per chi sostituirà lo squalificato. Ballottaggio tra Bellusci e Quaranta. Breda dovrà scegliere anche il trequartista  alle spalle di Forte e Dionisi e i candidati sono Mendes o Falzerano, con Eramo. Il secondo e   il terzo probabili scelte per rinforzare il centrocampo per cercare di impedire il gioco di Badelj e Strootman.

Arbitra Sozza, internazionale di Seregno. Impiegato di 35 anni. Prima di fare l’arbitro ha giocato al pallone come difensore, nel 2004 diventa arbitro. Nel 2012 dirige in Serie D, nel 2015 alla Can C, nel 2019 alla Can B, nel 2020 alla Can A riunificata. Dopo aver arbitrato playoff nel 2022 fischia il big match tra Juventus e Napoli. Dal primo gennaio 2023 è arbitro internazionale. La UEFA lo designa per il campionato finale Under 17 tra le squadre sudamericane.

In stagione 10 gare in Serie A, 51 gialli, 0 rossi, 3 rigori. Cinque gare in Serie B, 28 gialli, 3 doppiati, nessun cartellino rosso, 2 rigori. Tra le cinque gare ci sono le vittorie del Genoa contro il Frosinone e l’ultima la vittoria a Brescia. Nessuna gara con l’Ascoli.

Primo assistente Prenna di Molfetta, secondo assistente Del Giudici di Latina, quarto uomo Crezzini di Siena. VAR Marini di Roma, AVAR Muto di Torre Annunziata.

Diffidati Genoa: Aramu, Badelj, Strootman, Sturaro. Diffidati Ascoli: Dionisi, Eramo, Marsura, Quaranta.