Dopo la quarta rete in campionato trovata oggi contro il Perugia, Radu Dragusin, difensore del Genoa, ha parlato dalla sala stampa.

Un tuo commento alla gara?

“Sicuramente non era facile dopo essere rimasti delusi da Como, ma volevamo dare un segnale importante. Lo abbiamo dato, insieme, da squadra, e adesso dobbiamo andare avanti per il nostro obiettivo. L’importante era dare un segnale. A Como volevamo fare di più e abbiamo sbagliato e pagato sugli episodi. Ora siamo ripartiti col giusto atteggiamento”. 

Jagiello ti ha messo il pallone sulla testa, tu già 3/4 secondi prima hai caricato quel colpo di testa ed è come se avessi tirato con quella frustata. Ci racconti il tuo segreto?

Il mio potere dico sempre che viene dai miei capelli (sorride, ndr). La verità è che abbiamo lavorato tanto sui piazzati in queste settimane e quando lavori bene, ci sono anche i risultati. Se ho un obiettivo stagionale in termini di gol? Gli obiettivi che mi pongo sono di fare il più possibile per aiutare la squadra a vincere sempre”.

Quanto vi carica il Ferraris?

“Tantissimo. Ci spingono sempre, ogni partita in casa e fuori. Ora dobbiamo pensare solo a noi, a fare i nostri punti. Dico sempre che testa alta e pedalare non basta. Dobbiamo stare anche sereni e lavorare bene per raggiungere i nostri obiettivi”. 

Oggi hai giocato centrale nella difesa a tre. Come ti sei trovato?

“Tante differenze non ci sono, l’unica differenza che non posso spingere come braccetto di destra o sinistra. Ma mi sono trovato benissimo”. 


Genoa 2-0 Perugia, Frendrup e Dragusin stendono gli umbri. Grifone torna a +6 sul Bari