Dopo dieci gare sulla panchina del Genoa Gilardino, Caridi e lo staff tecnico avranno approfondito le analisi sui vari moduli messi in campo dall’inizio e durante  lo svolgimento delle partite, anche se i risultati stanno dando loro ragione.

Quello che è variato di più è stata la forma dell’attacco, i suoi protagonisti. Diversificare l’attacco per uno che ha mangiato pane gol come Gilardino è un tema caro e nelle ultime gare si sono visti miglioramenti con tentativi dalla distanza, tiri a giro tanto di moda e – come avvenuto a Modena – calci di punizione dal limite. Il tutto anche se si continua a cercare di entrare dentro l’area di rigore avversaria, compressa e con tanti uomini, con il pallone tra i piedi: così la concretezza manca  tra rimpalli, tibie e caviglie che respingono i tiri dei genoani.

In qualsiasi modulo utilizzato quello che deve aumentare e migliorare per fare gol dovranno essere le azioni manovrate sulle corsie laterali con cross dal fondo e penetrazioni centrali.

Il Vecchio Balordo per vincere e mettere il risultato al sicuro deve tirare di più. Partita dopo partita si è vista la crescita del gruppo nel gioco di squadra e da domani bisognerà passare dalla teoria alla pratica per dare validità del lavoro svolto da Gilardino. Ma per andare avanti toccherà, in particolare, alla qualità ancora inespressa per 25 giornate da Aramu.

Gilardino per il futuro avrà calcolato che se vuol giocare con il 4-3-2-1, il centravanti non può essere che Coda. Se invece sceglie di giocare aspettando gli avversari con lanci lunghi, Puscas va bene  in compagnia di un’altra punta veloce per armare il contropiede, l’operazione traballante vista dopo il vantaggio contro il Modena in attesa degli avversari e con i trequartisti persi.

Se sceglie di giocare con la difesa a tre, che in realtà è a cinque, e con i due laterali attuali che fanno i terzini e attaccano poco (all’appello manca solo Haps), studierà come non concedere agli avversari un uomo in più per non faticare a proporre gioco.

Gila ha fatto vedere di essere uno stratega, un tattico non solo per la regola del “prima non prenderle”, operazione all’avanguardia in questa B da parte di altri allenatori, ma anche per il fatto di avere e cercare idee per fare gol, sempre con il gioco in prima linea, perché in Serie A diretta ti portano solo le vittorie.

Gilardino ha bisogno di tanta organizzazione per sopperire alla fatica dei campioni di cambiare il risultato con le loro giocate. Basta vedere gli highlights delle gare della B e soffermarsi ai gol per vedere che molti arrivano da giocate singole,  personali, occasionali.

La rapidità con cui Giardino è riuscito ad adattarsi al materiale tecnico e umano  quando si è seduto sulla panchina del Genoa, mettendo da parte anche i suoi principi tattici di base, è stata sintomo che il Genoa aveva scelto un allenatore maturo e maggiormente portato al compromesso e ai cambi di modulo in funzione  della continuità e del risultato da raggiungere.

Nei suoi appunti gara e dopo gara e nel suo rivedere le gare con Caridi avrà messo in luce che il Genoa vince se domina e aggredisce con il pressing e un calcio offensivo  di squadra sempre in posizione attiva.

Siamo il Genoa! Già da domani perché le giornate rimaste sono 13 e deve entrare nella testa di tutta la rosa a disposizione di Gilardino, per cercare di dominare tutti gli avversari.

“Mettersi a favore di vento” non è soltanto una tecnica di navigazione , ma anche una scelta di vita che il Vecchio Balordo deve utilizzare nelle prossime sei gare in programma fino alla fine del mese di marzo, di cui 4 dentro il Ferraris. La formazione domani alle ore 15.

Al Ferraris arriva la Spal, la società sportiva Ars e Labor con una classifica pesante e preoccupante e il pareggio nell’ultima di campionato contro il Como dopo tre sconfitte consecutivo non ha lasciato il segno viste le vittorie delle concorrenti in fondo alla classifica. Anche il calendario preoccupa: dopo la trasferta ligure propone la gara casalinga con il Frosinone. Al nuovo tecnico Oddo si chiede una impresa con le prime due della classe considerato che nelle due gare successive dovranno giocare due spareggi salvezza con Cittadella e Cosenza.

Gli estensi hanno cambiato tre allenatori, ma con Venturato e De Rossi le vittorie hanno latitato: 5 successi e 9 pareggi in 24 gare.  

Oddo arrivato a Ferrara a 5 giorni dalla gara contro il Como non ha cambiato quasi nulla dell’impianto di gioco di De Rossi, solo Varnier e La Mantia sono tornati  titolari. Oddo non ha cambiato nulla rispetto all’altro compagno di Mondiale, ma dal punto di vista tattico si è avvicinato di più al primo tecnico Venturato: squadra più verticale e fisica cercando di andare a fondo se è la forza di Nainggolan per cercare di sfruttare l’asset più importante degli spallini che sono gli attaccanti La Mantia e  Moncini, ricercando energia e palloni diretti in fase offensiva , sia in verticale che sugli esterni: operazione durata solo 30′ di gioco. Subito dopo  il Como ha reagito alla partenza sparata degli avversari, frutto del cambio in panchina, pronto a gestire i ritmi della gara.

Dopo un’altra settimana di lavoro contro il Grifo Oddo cambierà strategia tattica?  Si può immaginare che possa succedere quanto subentrò ad altri allenatori, in particolare ad Udine al posto di Del Neri, abbandonando subito l’idea della difesa a quattro e puntando decisamente su un 3 5 2 per garantire la necessaria solidità in fase passiva attraverso una mirata occupazione degli spazi   e un abbassamento progressivo del baricentro.

Contro il Genoa domani Oddo cercherà con il 3-5-2 e la verticalità orientata verso due punte schierate l’una vicina all’altra per favorire le combinazioni in orizzontale e consolidare il possesso per creare dello spazio da attaccare.

Oddo che ha iniziato ad allenare al Genoa nel 2013 la squadra degli allievi regionali, come tutti gli estensi si attacca al Ninja voluto da De Rossi  che nelle tre gare giocate a spezzoni  giocando da trequartista ha mandato in gol i due attaccanti assenti dal tabellini  marcatori da tempo, oltre una rete da fuori area.

Passare dai piedi di Nainggolan è una certezza di tutti ma considerando l0ì’ età 35  anni a  maggio  sarà da gestire, come  nelle tre gare giocate per 60’.  Il belga dopo l’ultima l’avventura di Anversa dove ha subito  il  ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza è stato sospeso dalla squadra belga e non reintegrato ai primi del novembre 2022 per essere stato sorpreso a fumare una sigaretta elettronica in panchina. Per tale motivo il Ninja è arrivato  Ferrara il trenta gennaio  con poca birra nelle gambe . 

Giorno 22 febbraio Oddo ha riaperto gli allenamenti al pubblico facendoli su metrature piccole di campo partitelle in 20×20 metri, curando in particolare la pressione da parte di tutti i componenti. Contro il Genoa Oddo probabilmente cercherà di giocare con la difesa a tre  considerato che chi l’ha preceduto non è mai stato soddisfatto negli esterni bravi in fase di possesso meno in fase difensiva. 3-4-2-1 una formula ma quella che ha più probabilità sono 3-5-2 o 5-3-2. Nainggolan a fare da collante nel centrocampo avversario nel difendere e nell’attaccare. Nelle prove di mercoledì’ con La Mantia sicuro di giocare prova anche con Simone Rabbi un calciatore del 2001  arrivato dal Bologna in grado di ricoprire i tre ruoli d’attacco  al posto di Moncini, più prima punta arriva dal Benevento. Nel calciomercato invernale ingaggiati oltre il  Ninja, Fetfatzidis ex Genoa, Brazao portiere brasiliano dell’Inter reduce da lungo infortunio  e Pepito Rossi svincolato.

Arbitra Pezzuto di Lecce, classe 1984, bancario. Dal 2014 alla Can B dal 2020 quando c’è stata la riunione tra A e B nel ruolo dei 48 arbitri a disposizione di Rocchi per dirigere in A e B. Da quando ha diretto la prima gara in B in 6 anni ha diretto 3 gare in Serie A.

In stagione tre gare in serie A, 6 in Serie B, 3 in Coppa Italia. Ha diretto il Genoa alla seconda di campionato col Benevento, mai la Spal. Primo assistente Del Giovane (Albano), secondo Politi (Lecce), quarto uomo Galipò (Firenze), VAR Guida (Torre Annunziata), AVAR Bindoni (Venezia).

Diffidati Genoa: Strootman, Aramu: Diffidati Spal: Celia, Valzania.