Stasera in campo Milan Genoa, ottavi di finale Coppa Italia Frecciarossa. Partita secca, inutile. Non dice nulla per gli amici del Vecchio Balordo. Sarà così, ma se dentro lo spogliatoio facessero un esame di coscienza dopo la stagione 21/22  anonima potrebbe scattare una scintilla se qualcuno gridasse, facesse capire da quanti anni il Grifone non gioca un quarto di finale della coppa: dal campionato 1991/1992, 30 anni fa, la squadra andata dopo in Coppa UEFA con Bagnoli. Potrebbe essere un miracolo dopo quello visto nelle 22 giornate di campionato da parte del Genoa, ma quanti sono stati i risultati clamorosi, inaspettati nelle scorse competizioni della Coppa Italia? Quante partite in questo campionato sono state vinte da quelle della parte destra della classifica in trasferta con un solo tiro in porta e qualche Team anche senza  tirare in porta grazie ad autogol?

In questo “bailamme” di cambio da allenatore con Shevchenko già in Ucraina per qualcuno…e nomi che  sulle tv con  titoli e  dai social  cambiati per giro di poche ore, potrebbe essere altra scintilla dentro lo spogliatoio non per salvare Sheva in vista del calciomercato in uscita. La grande malinconia la passerella al buio d polvere di stelle bella commedia  voluta fare sui quotidiani sportivi a Sheva e Tassotti per il loro ritorno a San Siro  contro la loro squadra del cuore.

Difficile da capire, se  l’ucraino è sulla porta del Pio Signorini, perché gli sia stata affidata questa gara di Coppa Italia e sostituirlo domani. La speranza di tutti i genoani che arrivi Harry Potter e salvi il Vecchio Balordo. Qualcuno, meglio ripetere quello scritto ieri, sia in grado di: richiamare l’attenzione sull’obiettivo salvezza, che la motivi e che la chieda. Oltre organizzare atleticamente e tatticamente convincere la squadra delle sue  idee  facendo  nascere l’alchimia giusta da salvezza tra giocatori e tecnici. Operazione sempre riuscita a Ballardini nelle sue 4 salvezze al capezzale del Grifone spennato. Obiettivo in salita per Sheva. Dalle favole ai fatti, Sheva è incompatibile con l’attuale rosa del Genoa, probabilmente l’ha capito dal primo giorno al  suo arrivo. Il sistema di gioco adottato non è nel suo DNA, l’analisi fino alla fine del girone di andata è stata inficiata dagli alibi senza che nessuno gli chiedesse altre idee.

Le promesse dal suo arrivo, fatte per rinforzare la squadra, la lista della spesa presentata dopo le prime due gare giocate a 13 giorni dall’inizio del calciomercato sono assenti, anche se Spors dai resoconti dei giornali tedeschi ha lavorato alacremente. L’errore del Pallone d’Oro non lamentarsi rispondendo sul calciomercato con frasi fatte: è compito della società. Il  un pallone d’oro è stato ingaggiato per il suo pedigree, carisma , influenza non solo in questo calcio, allora poteva chiedere farsi spiegare perché  il giorno della Befana nella sua  calza non c’era ancora il centrocampo promesso, la sua prima richiesta, i dollari per farlo non dovevano mancare. Il Vecchio Balordo aveva bisogno di ossigeno nel mezzo, Badelj fa fatica anche perché nessuno gioca senza pallone tra i piedi è intelligente ma non riesce ad essere quello di un tempo. Nella mediana del Genoa serve dinamismo e qualità, la qualità nel cuore del gioco non può essere un optional di lusso.

Sheva e Tassotti hanno un pregio, aver registrato la difesa, ma un gol l’hanno sempre incassato, solo in tre gare non hanno subito reti, gol nati da errori singoli ma anche del modulo tutti davanti all’area di Sirigu. Sheva al suo arrivo ha creduto di poter costruire altro Genoa rispetto alle  altre gare giocate, la sua voglia di incidere era tanta perché era stato un calciatore  di alto livello e aveva inciso nelle squadre che aveva giocato non solo sul prato verde, in quello de Pio e del Ferraris non ci è riuscito. Nel calcio un uomo di carattere deve essere quasi sempre un uomo che ha  un brutto carattere. Il vocabolo “Signore” nel calcio non ha senso comune, fa di cappello a tutti, ferma tutti ma non ha niente da dire  e non dice nulla.

Sheva e il suo staff hanno fatto fatica a stare sul pezzo, non hanno alzato l’asticella e nelle conferenze stampa non hanno  mai punzecchiato i calciatori, la società con il loro appeal. Stasera ha l’occasione per lasciare il segno nella sua Milano e nel Genoa: per fare questo deve caricare a pallettoni i calciatori, cambiare strategia buttarli all’attacco e se perdesse con onore sarebbe ringraziato dal popolo genoano. Milan-Genoa per il Diavolo appare come una formalità, al di là delle parole di circostanza di Pioli.

La formazione del Milan: Maignan, Kalulu, Gabbia, Tomori, Hernandez , Tonali , Krunic, Saelemaekers, Maldini, Rebic, Giroud. Assenti Florenzi, Diaz e Ibra (squalificato) rispetto alla squadra che si gioca il campionato.

La formazione del Genoa: aspettiamo l’arrivo delle distinte. È difficile capire se Sheva e Tassotti mettano in campo le seconde le linee per preservare dagli incidenti i presunti titolari che lunedì prossimo si giocheranno altro pezzo di permanenza in Serie A.

Arbitra Aureliano di Bologna, assistenti Alassio (Imperia) e De Meo (Foggia). IV uomo Rapuano (Rimini) , Var Prontera (Bologna), avar Preti (Mantova).


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