Luca Chiappino e il Genoa Primavera chiudono la stagione in Primavera 1 con gli stessi punti della prima squadra (42) grazie a una vittoria in trasferta nell’ultima di campionato, proprio come i rossoblu di Ballardini. L’allenatore dei Grifoncini ancora una volta ha superato la soglia dei 40 punti, portando la sua squadra a veleggiare in zone tranquille di classifica. E la tranquillità, se sfruttata a proprio favore, può risultare un fattore quasi determinante per la formazione di giovani calciatori. “Mi spiace solo non aver mantenuto la caratteristica che abbiamo di solito, ovvero fare molto meglio nel girone di ritorno rispetto a quello di andata – racconta Chiappino a poche ore dalla vittoria conquistata sul campo del Milan – Purtroppo siamo stati un po’ troppo altalenanti fra alti e bassi, ma era anche prevedibile visto l’inizio di stagione con tante difficoltà e molto ritardo rispetto alla data consona. Ci siamo portati dietro tante cose, abbiamo perso giocatori fondamentali e preparare una partita ogni 3 giorni ci ha messo di fronte alla necessità di fare rotazioni”. 

Ancora il miser: “42 punti come il Genoa di Ballardini? Bene, noi siamo contenti. È stata un’annata difficile ma tanti ragazzi hanno avuto la soddisfazione di esordire in prima squadra, in una stagione complicata anche per la prima squadra stessa. Devo dire che siamo convinti di aver fatto un buonissimo lavoro. Alcuni giocatori spero li vedremo anche a fare professionismo, che è il nostro fine ultimo: far fare ai nostri ragazzi di questo gioco e sport meraviglioso una passione”. 

Le squadre ai nastri di partenza aumenteranno (da 16 a 18) e con loro anche rischi e competitività. Ne sanno qualcosa Lazio e Bologna (Torino salvo all’ultima giornata), entrambe a rischio retrocessione e costrette a sfidarsi ai playout. Capace di trovare un punto d’incontro tra la formazione dei ragazzi e la gestione delle risorse, la vera risorsa del Genoa Primavera di oggi, in vista della prossima stagione, è proprio il suo mister. Chiappino precisa: “Prima bisogna aspettare che la società ufficializzi la nostra conferma o meno in categoria. Non ci è ancora stato detto niente, quindi dobbiamo aspettare. Vediamo, noi parleremo con la società e vedremo di programmare al meglio la prossima stagione, ma per il momento non posso darne la certezza. Anche se come gruppo di lavoro non ci dovessimo essere noi, abbiamo la fortuna come settore giovanile di portare sempre parecchi giocatori dalle categorie inferiori, tutti ragazzi che conosciamo benissimo. Qualcuno poi dovrà essere aggiunto perché perderemo i fuori quota, giocatori che sono stati l’asse portante, ed anche qualche 2002 che ha fatto molto bene e ci sta che possa avere già dal prossimo anno l’occasione per andare a giocare tra i professionisti”. 


Genoa Primavera, la certezza è Chiappino: con il mister mai sotto quota 40