Di Alessio Semino e del nostro inviato a Firenze, Lorenzo Semino

Il Genoa Primavera torna in semifinale di Coppa Italia Primavera a 12 anni di distanza dall’ultima volta. Nel 2008/2009, stagione d’oro, la doppia sfida contro il Milan venne risolta nella più classica delle lotterie: i calci di rigore, vinti all’ultimo respiro dai ragazzi di Luca Chiappino, aprirono le porte alla finalissima con la Roma. In un Ferraris colorato di bandierine rossoblu, dopo la sconfitta dell’andata, riuscirono a ribaltare lo svantaggio con l’accoppiata Boakye-Cofie.

Una sostituzione azzeccata nell’ultimo quarto d’ora e il gol della sicurezza di un veterano del settore giovanile bastarono e avanzarono per sollevare il trofeo e lasciare a bocca asciutta Florenzi, Bertolacci e Alberto De Rossi, avversario ritrovato non più tardi di dieci giorni fa in campionato. Quella, peraltro, fu impresa completata senza Perin e senza El Shaarawy. Il faraone savonese? Lui decisivo eccome nella gara d’andata, contro quella che in futuro sarebbe diventata la sua squadra. Chiappino, che a Genova ha messo le radici e nella cantera ha continuato a costruire calciatori, dopo il campionato “mutilato” dello scorso anno ha l’occasione per rivivere quelle emozioni.

Come in una storia del passato, fra pensieri sbiaditi e ricordi lontani. Lui, il Grifone. Lei, la Viola. Di mezzo c’è Firenze. Quella dei Grifoncini è tutti gli effetti una trasferta, peraltro da giocare in condizioni complicate al “Bozzi”, a pochi passi dal Giardino di Boboli: assente Felipe Estrella, squalificato Yayah Kallon. Un attacco tutto da inventare con un biglietto di sola andata, perché in tempo di Covid il format è cambiato.

COME ARRIVA LA FIORENTINA – Nelle scorse due stagioni la formazione viola ha centrato la finale di Coppa Italia, entrambe le annate vincendo la competizione. Già l’anno scorso era cambiata la guida tecnica della Fiorentina campionessa in carica della Primavera TIM Cup (ai più Coppa Italia Primavera) grazie alla vittoria conquistata sul Verona, altra semifinalista impegnata oggi alle 13 contro la Lazio. Dopo la lunga avventura di Emiliano Bigica sulla panchina viola, il nuovo e giovanissimo tecnico Alberto Aquilani ha saputo regalare al primo tentativo il primo trofeo sotto la gestione Commisso. Il presidente, arrivato dagli Stati Uniti per trattenersi qualche giorno a Firenze (era già presente contro l’Atalanta al Franchi), con tutta probabilità sarà presente anche questo pomeriggio sugli spalti proprio in occasione della gara secca contro il Genoa. Nei padroni di casa mancherà il centrale difensivo Dutu, infortunato e solo recentemente tornato a disposizione, colui che decise peraltro l’ultima finale di Coppa Italia con l’Hellas Verona.

In assenza di Dutu, il capitano oggi sarà Matteo Fiorini. “Col Genoa sarà una delle partite più importanti dell’anno perché vogliamo raggiungere la terza finale consecutiva e sappiamo tutti l’importanza della partita – ha dichiarato il giovane capitano viola ai canali ufficiali della Fiorentina – e ce la metteremo tutta. Nessuno è mai riuscito a raggiungere tre semifinali consecutive e daremo l’anima. L’avversario? Col Genoa già abbiamo giocato e in campionato abbiamo perso. Dovremo essere bravi e pazienti, sfruttando tutte le occasioni che ci capiteranno“.

MISTER CHIAPPINO E QUELLE ANALOGIE “Della semifinale del 2008/2009 cosa ricordo? Qualche analogia c’è – raccontò qualche settimana fa ai nostri microfoni dopo il successo sull’Empoli a Begato – Ad esempio era il mio secondo anno in Primavera e anche quest’anno è il mio secondo anno in Primavera. Quando incontrammo la Roma, in quella squadra c’erano i vari Bertolacci e Florenzi, giocatori a fare l’alta Serie A e alcuni in Nazionale. Dei nostri non potemmo schierare Perin (perché era troppo giovane) e al ritorno El Shaarawy, che era via con la Nazionale. Ma abbiamo bei ricordi”.

LA VOGLIA DI DIFENDERE IL TITOLO – Non usa mezzi termini il tecnico viola Aquilani. “Quanta voglia c’è di difendere il titolo? Tanta. È una Coppa che abbiamo portato a Firenze e che in tutti i modi cercheremo di mantenere a Firenze. Il Genoa è una squadra tosta, sta facendo bene e l’abbiamo già affrontata. Come sta la squadra? Sta bene, è consapevole e ha tanto lavoro alle spalle che le ha permesso di assumere una consapevolezza diversa“.


Coppa Italia Primavera, Genoa in semifinale 12 anni dopo l’ultima volta