Genoa-Lazio 1 a 1. Ballardini IV al ritorno al Ferraris ha pareggiato con la Lazio di Inzaghi Jr all’inseguimento della zona Champions, senza cerotti o pianti alla vigilia, sbagliando poco nel primo tempo e recuperando e leggendo molto bene il secondo tempo.

Nel primo tempo ottima la mossa Behrami a uomo su Milinkovic-Savic, non al meglio la marcatura su Luis Alberto da parte di Rovella impegnato nel lavoro oscuro di contrastare anche Radu e Marusic con Zappacosta bloccato a difendere.

All’inizio del secondo tempo le mosse vincenti. Con la lettura di Ballardini e del suo staff durante l’intervallo la musica è cambiata, con Behrami protagonista di peso, sostanza e quantità spostato dalla parte di Milinkovic a quella di Luis Alberto, Zajc per Rovella su Milinkovic e la forza fisica, atletica e anche spunti di piedi buoni con dribbling di Shomurodov, subentrato a Pjaca, hanno fatto pendere la bilancia dalla parte del Grifone.

Tutto ciò non deve far passare in secondo piano le prestazioni della difesa di Masiello, Criscito e Radovanovic subentrato dopo una ventina di minuti a Zapata, di nuovo out per qualcosa di muscolare.

Gli uomini del match sono stati Badelj, che ha fatto piangere Lotito, e Destro alla sua quinta segnatura: su 11 punti realizzati dal Vecchio Balordo 8 portano la firma di Destro. Da cronisti è giusto dare a Preziosi quello che è di Preziosi, l’unico a credere ad inizio stagione al recupero di Destro. Il 99,99%, compreso il sottoscritto, gli addetti ai lavori e i tifosi avevano storto naso e bocca.

Qualcosa di diverso abbiamo visto in queste due gare giocate dal Genoa di Ballardini. Chi attacca, chi copre, chi marca, chi scala, in ogni caso la squadra si comporta da squadra nelle due fasi di gioco. Le parole di Ballardini al termine della gara di La Spezia si incominciano a materializziare.

Visto il miglioramento, che deve ancora progredire in fase di costruzione e nelle chiusure, con la volontà da parte di tutti di arrivare un secondo prima e non dopo gli avversari sul pallone. Un Vecchio Balordo che ha la forza di poter migliorare quando sarà aggiustato nel modo confacente sia sul piano fisico che di calciomercato.

Ballardini, mi sbaglierò, sta provando a cambiare altro ruolo ad un giocatore: Radovanovic. Non sarebbe la prima volta che Ballardini in carriera modifica il ruolo ad un calciatore. I più famosi sono stati Cossu al Cagliari nel 2007, nato ala e trasformato in trequartista, oppure Fini, anche lui nato esterno destro e trasformato mezzala. E poi ancora Simplicio e Cavani al Palermo trasformati in prime punte.

Anche al Genoa è successo qualcosa di similare all’inizio della stagione 2018/19: non avendo un esterno sinistro, spostò Lazovic da destra e sinistra. Parliamo di un giocatore attualmente consacrato da Juric in quella posizione e uomo mercato a suon di euro per il club scaligero.

Chissà se adesso tenterà l’operazione con Radovanovic, che anche contro la Lazio ha fatto vedere di avere personalità nella gestione del pallone, oltre l’intensità e le chiusure. Radovanovic in quel ruolo vederlo dal vivo in campo aperto è stato una sorpresa, pronto a chiamare il fuorigioco, le marcature e le ripartenze dal basso.

Oggi inizia il calciomercato e Ballardini è stato chiaro su cosa gli serve subito: un centrale difensivo che sappia impostare e un centrocampista che faccia le due fasi di gioco.

È arrivato Vavro, un gigante forte di testa che potrebbe ripercorrere le orme di Granqvist, in difficoltà nella gestione del pallone in uscita. A centrocampo al Balla serve un centrocampista che sappia utilizzare la transizione negativa, cioè il passaggio dalla fase di possesso alla perdita del pallone, o viceversa sappia utilizzare quella positiva, l’attimo in cui si riconquista il pallone e si decide che cosa farne.

Il buon filtro a centrocampo dovrà permettere alla difesa genoana di giocare con tranquillità come è successo contro la Lazio: chiedere a Perin se ha dovuto fare miracoli!

La Lazio ha confermato che la bellezza del suo centrocampo Milinkovic, Luis Alberto e Leiva, marcati ad uomo fanno la differenza solo con il palleggio, una qualità innata. Simone Inzaghi se vorrà ottenere risultati dovrà battere al calciomercato. I suoi 5 cambi contro il Genoa non hanno fatto volare l’Aquila, anzi hanno permesso al Grifone di spaventarla.

I risultati delle altre squadre contano poco. Il Genoa ha ripreso la sua strada. Nessuno cerchi più di fuorviare. Neanche il calciomercato invernale. Se arrivano giocatori migliori che servono e funzionali al gioco del Balla va bene, altrimenti ci pensa Zio Balla.

Per quanto riguarda l’arbitro Calvarese, la sua gestione della gara complessiva è stata positiva. Senza il richiamo del VAR Mazzoleni non avrebbe concesso il rigore alla Lazio. Richiamato nuovamente dal varrista di professione, l’antiquario Mazzoleni di Bergamo, non ha concesso altro rigore beffa per un tocco involontario di Zappacosta richiesto dai laziali in campo e dalla panchina: oggi dovrà passare sotto le Forche Caudine dei moviolisti cartacei e televisivi del Sud.