L’undicesima giornata di campionato in pillole perché domani inizia la dodicesima giornata. Questo calcio non ti dà neanche il tempo di commentare, figurarsi fare analisi o preparare partite nei centri sportivi. Il calcio italiano ha seguito gli ordini del Governo dividendo la classifica in zona gialla, arancione  e rossa.

In zona gialla ci sono sei squadre in sei punti: Juventus, Inter e Napoli – anche con la Champions nelle gambe – si sono avvicinate a Milan, Roma e Sassuolo. In zona arancione il magnifico Verona di Juric che precede Atalanta e  Lazio. In zona rossa dai 13 punti dell’Udinese ai 5 del Crotone ci sono in 8 punti tutte le altre squadre, con Fiorentina, Torino e Genoa le inaspettate di inizio stagione che non riescono a risolvere i loro problemi visto che hanno perso 6 e 7 gare vincendone 2 e 1. Come nel passato con tutte queste gare ravvicinate difficile cambiare gli allenatori.

Paolo Rossi è stato ricordato su tutti i campi con qualcosa che ha gradito dal terzo anello con 38 reti realizzate.

Sassuolo-Benevento 1-0. Al Venerdì sera vince il Sassol che fatica senza Caputo: solo 5 reti in 6 gare contro un Benevento che non meritava la sconfitta per le occasioni e la mole di gioco prodotti.

Crotone-Spezia 4-1. Finalmente il Crotone aiutato da uno Spezia che non è sceso in Calabria.

Torino-Udinese 2-3. Si fa dura per Giampaolo e il Torino dopo il settimo KO. L’Udinese di Gotti con la semplicità vince tre gare consecutive, non esce solo dalla zona rossa ma potrebbe essere lo scoglio di quelle che ambiscono all’Europa.

Lazio-Verona 1-2. Il temporale perfetto di Juric sulla Lazio. La squadra di Lotito conferma che non può reggere Champions e Campionato ogni tre giorni. Juric ne approfitta con una  semplice mossa, marcando a uomo il faro Milinkovic-Savic con la pressione di una squadra rinata dalle ceneri del calciomercato.

Cagliari-Inter 1-3. Barella tradisce la sua Isola del tesoro calcistica. L’Inter ha vinto una partita importante per non continuare nelle polemiche sull’uscita dalla Champions. Di Francesco ha aiutato il Biscione giocando con 4 attaccanti puri e due difensori.

Bologna-Roma 5-1. Cinque reti in 45 minuti e la Lupa ha divorato un piccolo Bologna tenero in difesa e mai in attacco. Fonseca si interrogherà perché tanti gol solo alle squadre della parte destra della classifica?

Atalanta-Fiorentina 3-0. Anche senza Gomez, la Dea si ritrova aiutata da una Fiorentina  chiusa nel primo tempo e sbilanciata nel secondo tempo. Dragowski ha salvato un risultato tennistico. Gasperini per giocare in Champions e in campionato sta cercando due squadre.

Napoli-Sampdoria 2-1. Anzi Lozano batte Samp 2-1. Solita Samp domina il primo tempo e si perde nel secondo tempo . Gattuso  nel secondo tempo manda in campo il messicano  e finisce il Napoli” Vesuvio e Nuvole”. Gattuso ha difficoltà a fare il turnover mercoledì gioca con l’Inter.

Genoa-Juventus 1-3. Vince la Juventus con due rigori di CR7. Vince Madama senza mai essere pericolosa. Pirlo avrà capito che al suo gioco serve il vero centravanti. Entrato Morata la squadra ha avuto altro passo facendo salire la squadra. CR7 e Dybala hanno piedi buoni, ma giocando larghi dall’area di rigore avversaria il gioco di Pirlo si trasforma in un gigantesco e inutile torello. Il Vecchio Balordo raccolto a riccio, una sola azione e gol lascia tanti rimpianti per il Verrou (chiavistello) di Maran che hanno aperto tutte le squadre incontrate.

Milan-Parma 2-2. Non c’è Ibra e il Diavolo lo ha fatto un terzino, Theo Hernandez, con due reti. Il Milan ha dominato con 4 pali, al Parma sono bastati due contropiedi e due tiri per fare gol. Il Diavolo perde troppi punti con le squadre in zona rossa e si preoccupa:  quando succede gli avversari che inseguono si rilanciano.

Gli arbitri giovani e anziani non sono stati protagonisti. Protagonista continua ad essere il fallo di mano, che prosegue nel far discutere dopo la cancellazione dell’involontarietà.