Giocatori e staff tecnico dell’Eibar hanno diramato un comunicato in cui si dicono spaventati all’idea di tornare in campo: “Siamo persone anche noi e come gran parte della società siamo preoccupati per la situazione sanitaria” si legge nel messaggio diffuso dai tesserati della squadra basca. Il protocollo sanitario proposto dalla Liga non è stato approvato nemmeno dal sindacato dei calciatori, che chiede chiarimenti su più di un punto in vista di un’eventuale ripresa dei campionati in Spagna. “Siamo appassionati di calcio e niente ci rende più entusiasti di poter giocare di nuovo e far divertire le persone – scrivono squadra e staff dell’Eibar – Senza calcio ci sentiamo vuoti, come sfortunatamente i nostri campi lo saranno. Difendiamo uno stemma che rappresenta migliaia di persone e nulla sarà uguale senza di loro. Lo spettacolo perderà la sua essenza. Siamo privilegiati, ci piace allenarci e giocare ogni minuto, ecco perché vogliamo giocare. Ma prima che calciatori siamo persone. E come gran parte della società, siamo preoccupati per la situazione sanitaria”.

E ancora: “È vero che milioni di lavoratori sono tornati ai loro compiti, con molta meno attenzione e molta meno assistenza sanitaria di noi. Molti senza garanzie. Non è giusto e lo sappiamo. Siamo privilegiati. Abbiamo paura di iniziare un’attività in cui non saremo in grado di soddisfare la prima raccomandazione di tutti gli esperti, ovvero l’allontanamento fisico. Siamo preoccupati che, facendo ciò che ci piace di più, possiamo prendere il virus, infettare la nostra famiglia e i nostri amici e persino contribuire a un nuovo scoppio dell’epidemia, con le terribili conseguenze che ciò comporterebbe per l’intera popolazione. La prima cosa deve essere la salute di tutti, ed è tempo che quell’idea prevalga sui fatti, non solo sulle parole. Solo con questa premessa chiara, avrebbe senso tornare alla concorrenza. Chiediamo garanzie. Chiediamo responsabilità. La squadra SD Eibar e lo staff tecnico.”


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