Che Juventus-Napoli sarebbe stata una partita diversa dal solito, se non altro per le diverse chiavi di lettura e i tanti volti nuovi da vedere all’opera, era lecito pensarlo ed aspettarselo. Il 4-3 allo Stadium lascia amaro in bocca ad Ancelotti, fa tremare una Juventus già convinta di aver portato a casa la vittoria. Sarri osserva dalla tribuna, ancora sulla via del recupero dalla polmonite; in panchina c’è anche Chiellini, reduce da un grave infortunio a ginocchio e legamento crociato. De Ligt e Lozano esordiscono per la prima volta nel campionato italiano: dall’Olanda con furore ed aspettative alle stelle. Dalle stelle alle stalle, dal 3-0 al 3-3 prima che un’autorete clamorosa rovini la rimonta proprio sul più bello.

LA PARTITA – Dopo aver trattenuto il respiro per un tiro di Allan respinto da Szczesny, i bianconeri passano in vantaggio con Danilo, entrato da una manciata di secondi al posto di un acciaccato De Sciglio. Sarà Gonzalo Higuain, con un lampo di tecnica e rapidità, a raddoppiare poco prima del 20′ del primo tempo. Khedira fa tremare la traversa prima dell’intervallo, quando Mario Rui e Lozano sostituiranno Ghoulam ed Insigne, entrambi non al meglio. La ripresa è aperta da un paio di sfuriate azzurre, deviate dall’estremo difensore o passate di poco a lato oltre il palo. Quando Cristiano Ronaldo piega le gambe ai giocatori del Napoli, mimando il gesto del VAR anziché esultare con il solito salto in alto per la prima rete stagionale, gran parte dello stadio comincia ad intonare ‘O surdatonnammurato. La squadra di Ancelotti subisce il sesto gol in meno di 180 minuti, ma sarà l’inizio dell’arrembaggio napoletano: accorcia Manolas, Lozano segna all’esordio in contropiede, Di Lorenzo fa sobbalzare i campioni d’Italia. Tutto nel giro di un quarto d’ora. Sarà una svirgolata sfortunata e sotto porta di Kalidou Koulibaly (al 90′ come nel 2018), che fra il silenzio generale va ad incastonare il pallone nella propria porta, a vanificare la rimonta partenopea in una pazza notte di calcio d’agosto. D’agosto solo sul calendario, perché la Serie A sembra entrata già nel vivo.


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