MATURITÀ T’AVESSI PRESO PRIMA – La matematica non sarà mai il mestiere di tanti, addetti ai lavori compresi, ma non serve certo un luminare per comprendere come un pareggio con tante reti possa valere oro in una doppia sfida all’insegna delle reti in trasferta. Il Genoa deve rispondere all’1-1 maturato nella gara di andata ad Arenzano. Vietato perdere, imperativo non poi così distante da quello con cui la prima squadra ha dovuto convivere in Toscana non meno di due settimane fa. Con l’unica differenza che domani pomeriggio il futuro del Genoa non dipenderà dal risultato di qualcun altro (ad Empoli mi perdoneranno). L’unico risultato a contare sarà quello di Monteboro e la salvezza, che piaccia o no agli amanti dei calcoli, è ancora in mano ai Grifoncini. Gli esami sono vicini, ma questa notte è ancora vostra e lo sarà fino all’ultimo minuto. Maturità, t’avessi preso prima…


LE FORMAZIONI

GENOA (4-4-2) – Russo; Gasco, Fallou, Vasco da Cunha, Adamoli; Piccardo, Masini, Karic, Micovschi; Bianchi, Ventola. Allenatore: Carlo Sabatini

EMPOLI (4-3-3) – Saro; Donati, Canestrelli, Curto, Ricchi; Perretta, Ricci, Belardinelli; Zelenkovs, Montaperto, Ekong. Allenatore: Lamberto Zauli


NOTIZIARIO – Sono all’incirca 27 i gradi percepiti sulla collina dove sorge il centro sportivo dell’Empoli, un vero e proprio gioiellino incastonato fra castelli e campi coltivati. Il Genoa scende in campo per il riscaldamento a mezz’ora dal calcio d’inizio, anticipato di qualche minuto dagli avversari, oggi in tenuta blu. Sono un centinaio gli spettatori accorsi sugli spalti per sostenere la squadra toscana. I rossoblu, oggi in tenuta bianca, fanno cerchio intorno alla panchina prima del calcio d’inizio di Carella. Presente in tribuna anche Marco Rossi.

LA PARTITA – Il Genoa parte subito forte sulle ali di Piccardo e Adamoli, mentre l’Empoli fa registrare i primi due calci piazzato della partita, il primo gettato al vento da Ricchi ed il secondo allontanato dalla difesa. Al 10′ del primo tempo il risultato è fermo sul punteggio di 0-0, la gara è viva ma gli ultimi passaggi sono poco precisi da entrambe le parti. Fallou costretto agli straordinari su Ekong, in un duello inedito fra un 1999 ed un 2002. Le offensive genoane, guidate ora da Ventola e Bianchi, si infrangono sul più bello. Al 20′ il Genoa sfiora il vantaggio con Piccardo, imbeccato da Micovschi; Saro respinge con un piede salvando il risultato, grifoncini a due passi dall’1-0. Il gol arriva qualche minuto dopo, al 25′, quando capitan Bianchi beffa sugli sviluppi di un corner (il secondo ravvicinato) il portiere avversario con un colpo di testa sul secondo palo. Lo stesso Bianchi sarà ammonito per essersi tolto la maglia, abbracciato da compagni di squadra e da gran parte della panchina. Alla mezz’ora Russo è bravo ad anticipare in uscita Ekong. Sarà poi Zelenkovs a provarci dalla distanza.

Al 32′ l’arbitro indica il dischetto per un netto fallo di mano commesso da Vasco al limite dell’area di rigore, su un tentativo di cross da parte di un avversario. Dagli undici metri Montaperto spiazza Russo, ristabilendo il punteggio di parità a Monteboro. Risultato che varrebbe i tempi supplementari. Ricci trova Belardinelli e l’Empoli va vicino al gol su calcio piazzato, in un’azione poi fermata per fuorigioco. Se i padroni di casa sembrano aver ritrovato fiducia nel finale di frazione, il Genoa si affida alle ripartenze guidate dagli esterni di difesa. Il primo tempo si conclude sul punteggio di 1-1: 45′ vivaci, aperti dalla spizzata di Bianchi e rimessi in equilibrio dagli 11 metri.

Il secondo tempo si apre con un brivido da entrambi i lati del campo; prima è Russo a battezzare fuori un tiro di Montaperto, uscito poi di poco a lato, poi è Micovschi a sfiorare la rete su un traversone dalla destra di Gasco. Al 5′ Vasco sbaglia e rimedia, al 7′ Ekong svetta su tutti battendo Russo in terzo tempo: il più piccolo va a segno, ora è 2-1 per l’Empoli. Due minuti dopo Ventola fallisce un rigore in movimento, a porta sguarnita, appoggiando il pallone alto sopra la traversa fra l’incredulità di tifosi e panchine. I padroni di casa restano avanti, il Genoa spinge alla ricerca di un pari che varrebbe la salvezza. Quando ci si avvicina all’ora di gioco ecco un cambio per parte: Cleonise entra al posto di Adamoli, mentre Bertolini rileva un Ekong messo KO dai crampi. Al 65′ dentro anche Sidibe per Montaperto, cambio che lascia l’Empoli senza i due marcatori nella gara in corso.

ARRIVA IL PRES – Sono le 16.30 quando in tribuna si intravede il presidente Fabrizio Corsi, applaudito da gran parte degli spettatori presenti al Centro Sportivo di Monteboro. Poco dopo parte anche un coro da parte di una ventina di sostenitori empolesi, muniti di bandiere, accorsi a sostenere la squadra nella gara che vale una stagione.

Nell’ultimo quarto d’ora il Genoa cambia pelle, Sabatini inserisce l’Under 17 Giordano Conti al posto di Ventola e affidandosi a un 4 2 4 che ha il sapore di tutto per tutto. Masini e Karic in mezzo al campo, Cleonise, Bianchi, Micovschi e lo stesso Conti a comporre il quartetto offensivo. Il colpo decisivo lo sferrà però l’Empoli, che si porta sul doppio vantaggio con Canestrelli mettendo in ginocchio i giocatori genoani al minuto 80. La rete arriva nuovamente su calcio piazzato, una fotocopia sbiadita del 2-1. Sugli spalti si fa festa, i grifoncini s’innervosiscono e Vasco viene ammonito qualche minuto dopo. Verona e Dellepiane sostituiscono Masini e Piccardo a 5 dal termine. Pochi minuti dopo dentro Gianneschi e Bertolini per l’Empoli. Il forcing finale non porta a nulla, i padroni di casa gestiscono il vantaggio e si godono un risultato che vale la permanenza in Primavera 1. Condannata la Primavera del Genoa: il prossimo anno giocherà in seconda serie.