Un percorso da record quello che oggi, in un soleggiato pomeriggio di maggio, porta il Genoa Under 14 a giocarsi la vittoria del campionato. Un campionato che potremmo definire “sperimentale”, visto che le leve sotto l’Under 15 spesso non partecipano a tornei dilettantistici, giocando piuttosto “sotto leva”. A dire la verità, però, il campionato Giovanissimi 2005 Piemonte-Valle D’Aosta di sperimentale ha avuto ben poco.

I grifoncini di mister Gemiti conducono la classifica del campionato con 52 punti e hanno affrontato ogni partita con estrema cura e attenzione. Soltanto due le sconfitte, 17 le vittorie, un solo pareggio. Così si presentavano i rossoblu alla sfida contro la Juventus, allenata da mister Sacchini, potendo giocarsi un +2 in classifica sui bianconeri e, soprattutto, il jolly di quella partita in più che dovranno giocare settimana prossima contro l’Alessandria. La Juventus, invece, chiuderà oggi il suo campionato.

I rossoblu, che ritrovano Seydou Fini, largamente utilizzato come fuori quota con l’Under 15, avranno due risultati su tre: una vittoria e un pareggio incoronerebbero matematicamente il Genoa Under 14 campione. Non sono previste, ad oggi, eventuali fasi finali nazionali. Presente in tribuna l’ex arbitro Mauro Bergonzi, oggi in veste di papà che seguiva il proprio figlio (tra le file del Genoa, ndr), così come Michele Sbravati, responsabile del settore giovanile rossoblu.


LE FORMAZIONI

JUVENTUS (4-3-3): Cavalleri; Savio, Ngana, Barilla, Miglietta; Owusu Sedorf, Rossi, Borgia; Orlando, Barale, Brossa. Allenatore: Edoardo Sacchini.

GENOA (4-2-3-1): Politano; Bosia, Ferrari, Colucci, Lurani; Lipani, Licco; Sarpa, Tassone, Fini; Scimone. Allenatore: Giuseppe Gemiti.


LA PARTITA – Al 4′ di gioco subito Genoa avanti con Tassone, che tra le linee coglie impreparata la difesa bianconera e con un potente destro colpisce prima il palo, poi vede carambolare in porta la sua conclusione. Juventus colpita a freddo. Esultanza con dedica per Orsetta Grandis.

Genoa vicinissimo al raddoppio, tre giri di orologio più tardi, ancora con Tassone: dopo un’azione insistita, viene chiuso in angolo dal portiere Cavalleri. Poco dopo la Juventus prova a rispondere con Borgia: sinistro ad incrociare dall’interno dell’area di rigore, pallone troppo alto per impensierire l’estremo difensore rossoblu Politano. Al quarto d’ora del primo tempo regge il vantaggio rossoblu: i padroni di casa sono padroni anche del gioco e delle seconde palle.

Il più pericoloso della Juventus è sempre Borgia, che al 21’ di gioco anticipa di testa il marcatore avversario e spedisce di poco largo. Al 24’ altra occasione bianconera: au assist di Borgia, questa volta è Rossi a calciare da pochi passi con l’esterno destro anziché col sinistro. Politano la vede terminare ben alta sulla traversa, ma l’occasione era di quelle ghiottissime.

A pochi minuti da fine primo tempo (33’) ci prova ancora la Juventus con Barale. Il suo destro termina alto con deviazione. Una deviazione che permetterà di battere il secondo angolo alla Juventus, da cui scaturirà un pericoloso cross teso di Orlando, che nessun compagno coglierà a centro area. A fine primo tempo, Genoa avanti 1-0 con una rete in apertura messa a segno da Tassone.

La gara riprende quindi senza cambi. Passano 2′ ed il Genoa raddoppia, ma l’arbitro ravvisa un fuorigioco e annulla la marcatura di Lipani. I primi cambi arrivano intorno al 5′ della ripresa: fuori il bianconero Brossa e dentro Mongelluzzi. Al 41’ grande occasione per i rossoblu: Seydou Fini scappa al suo marcatore e si addentra in area, Cavalleri respinge sul tiro e Ngana respinge sull’accorrente Licco. Sul ribaltamento di fronte è pericolosa anche la Juventus con Rossi, ma Politano neutralizza. Sono minuti concitati, perché le occasioni fioccano, specialmente sul fronte rossoblu dove prima Lipani e poi Licco creano i presupposti per raddoppiare, trovando la risposta del portiere e senza centrare lo specchio.

Al 45′ è il Genoa che rischia di pasticciare con Lipani. Il giocatore con un retropassaggio impegna il suo stesso portiere, autore di un intervento miracoloso. Sarebbe forse stata punizione dall’area piccola per la Juventus, ma l’arbitro decide di concedere il solo calcio d’angolo. Resta eccezionale l’intervento dell’estremo difensore rossoblu.

Il pareggio della Juventus arriva comunque due giri d’orologio più tardi (47′), quando Mongelluzzi raccoglie una deviazione dei centrali difensivi rossoblu, successiva a un tentativo di conclusione di Barale, e batte Politano sotto la traversa (l’aveva tocca nuovamente il portiere rossoblu). Il pareggio consegnerebbe ancora aritmeticamente il titolo ai grifoncini con una giornata di anticipo.

A gettare il Genoa nello sconforto ci pensa Ngana Valdes al 48esimo su calcio d’angolo dalla sinistra. Potente colpo di testa del centrale difensivo, palo che recapita il pallone in fondo alla rete. Uno-due micidiale della formazione ospite, che ora si trova in vantaggio con il punteggio di 1-2. Fuori Tassone e Bosia per Manservigi e Stalfieri, restano 20′ per provare a centrare quantomeno il pari.

Un pareggio che arriva al 56′  con punizione magistrale di Lipani a scavalcare la barriera e battere Cavalleri. Punizione che la formazione bianconera contesta duramente, ancor più dopo la realizzazione del gol. Mancano dieci minuti alla fine e la gara di Begato e è ferma sul 2-2.

All’ora di gioco il bianconero Boufandar va ad un passo dal 2-3 con un destro dalla distanza la cui traiettoria si alza, a palombella, rischiando di beffare Politano che l’aveva già battezzata fuori. Al 62’ la Juventus reclama un calcio di rigore, ma l’arbitro preferisce fischiare punizione dal limite. Altra decisione contestata da parte degli ospiti. Mister Gemiti si gioca la carta Bitti per Scimone a 6′ dalla fine. Al 68’ il Genoa avrebbe addirittura il rigore del match point: se lo conquista e calcia Fini.

La sua conclusione viene però neutralizzata da Cavalleri, che chiude bene lo specchio alla sua destra. Al triplice fischio il risultato dice 2-2 e il Genoa si laurea matematicamente campione fra i Giovanissimi Piemonte-Valle D’Aosta. Il tutto con una partita ancora da giocare contro l’Alessandria. Dopo un po’ di sofferenza e una stagione condotta con una continuità invidiabile, è festa grande sul campo e sugli spalti di Begato 9.

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