Dopo il pareggio per 1-1 contro la Roma, l’annunciato prosieguo della contestazione fuori dai cancelli e uno stadio Ferraris che ieri ha registrato 11300 ingressi (2700 circa i paganti, il resto abbonati, ndr), questa mattina è arrivata una nota, diffusa via Facebook, da parte dei Figgi dö Zena. Una nota che, per stessa ammissione del club in uno dei suoi commenti social, “non è contro chi entra, ma contro chi strumentalizza chi entra a suo uso e consumo“. Una tematica che inerisce a tutto il popolo genoano, destinata a tenere banco anche per le prossime settimane e almeno sino alla fine di questa travagliata stagione. Riportiamo di seguito il contenuto del comunicato.

La moda del tutti contro tutti è sbarcata anche nel mondo Genoa, se fino a qualche tempo fa era strisciante, oggi si denota sempre di più una proposizione soprattutto sul web a frammentare tutto quello che fa aggregazione.

I genoani che dedicano tempo e passione per avere un tifo sempre all’altezza del blasone che amano, decidono solo di dare un segnale di scontento e di disagio verso chi dovrebbe tutelare la squadra più antica d’Italia e sistematicamente escono altri Genoani che solo per partito preso (perché i fatti parlano chiaro e non danno più alibi a nessuno) vogliono far vedere la loro “diversità”, facendosi strumentalizzare inconsapevolmente da colui che muove i fili, per rimanere a capo della società, nascondendo le sue responsabilità.

Noi ormai ci siamo abituati, è il solito giochino, dove non arrivano i giornalai amici, in avan scoperta vanno i suoi dipendenti, parlando ai media e scrivendo sui social.
Loro, che siano calciatori, allenatori, autisti del pullman, obbediscono al loro padrone.

Incuranti del fatto che, loro,nel mondo Genoa, avrebbero altri compiti e profumatamente pagati, si prestano al teatrino delle dichiarazioni bomba, pronti a puntare il dito contro quella parte di tifoseria, a cui magari solo pochi giorni prima leccavano il culo, lanciando magliette, neanche tanto sudate, o battendosi il petto con la mano in segno di amore.

Non importa se sono professionisti, strapagati e che non riescono a vincere una partita decisiva neanche su rigore, l’importante è apparire, obbedire a chi li tiene per guinzaglio per dividere il pubblico Genoano.

Non ci stupite più, perché ormai siete scontati come i saldi che fa il vostro datore di lavoro a fine stagione.

Ci dispiace solo per quei genoani che ancora non hanno capito questo teatrino e si prestano a queste bassezze.

Il Genoano resta Genoano in qualsiasi categoria e con qualsiasi proprietà e ci sarà sempre “organizzato” e non, perché le abbiamo viste tutte e non abbiamo nulla da perdere, amando il Genoa per il resto dei nostri giorni.

Concludendo questo nostro pensiero, con una citazione (modificandola leggermente, rendendola più opportuna per il momento) per chi si diletta a dividere il popolo Genoano, “Sui cadaveri dei Grifoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i Grifoni rimangono Grifoni e i cani rimangono cani” e che per la maggioranza di questi signori l’aggettivo cane è un complimento“.

FORZA GENOA !!!

NON LA SMETTEREMO MAI!!

Figgi dö Zena


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