Intervistato nel corso della trasmissione Un Calcio Alla Radio in onda sull’emittente napoletana Radio CRC, il direttore generale del Genoa Giorgio Perinetti ha parlato del “piccolo intervento chirurgico” subìto nei giorni scorsi, della prossima sfida contro gli azzurri e di Christian Kouamé. “È stato un piccolo intervento – ha ribadito il dg – Ma i gufi possono stare tranquilli: stavo benissimo”.

Di seguito le dichiarazioni di Perinetti a Radio CRC: “Voglio ricordare una cosa: nel girone di andata, nello stesso periodo, noi siamo stati la prima squadra a fermare la Juventus sul pareggio allo Stadium e al ritorno i primi a batterla in campionato. Poi abbiamo pareggiato a Udine e abbiamo perso 5-0 a Milano contro l’Inter. Questo è stato un momento critico del campionato, con impegni molto ravvicinati. Poi abbiamo avuto il Napoli e il derby, insomma un calendario molto intenso. Non vedo catastrofi o situazioni critiche, perché abbiamo già vissuto questa situazione anche in passato. Voglio ricordare anche ai nostalgici che in tutte queste partite Piatek non aveva fatto alcun gol. L’unico problema che abbiamo è il fatto che il Napoli si sia distratto ad Empoli, come ammesso dallo stesso Anelotti. Motivo per cui troveremo una squadra non solo fortissima ma anche con voglia di riscatto, con il probabile rientro di Insigne e noi con le assenze di Romero e Zukanovic, anche se con il rientro Criscito. Si tratta di un ostacolo che cercheremo di onorare quantomeno con la prestazione, perché perdere partite ci sta ma non piace perdere la faccia o fare prestazioni non in linea con quelle che il Genoa deve fare. E deve fare sempre”.

“Il bonus salvezza, il bonus tranquillità, ce lo siamo giocati male nelle partite precedenti. Abbiamo pareggiato contro il Chievo e Frosinone in casa, abbiamo perso a Parma e a Udine. Il bonus salvezza era lì: facendo qualche punto in più in quelle partite saremmo già verso la salvezza. Avendo perso quel bonus, avendolo giocato male, sappiamo che la nostra salvezza passa dalle prestazioni che faremo da adesso in poi. Purtroppo è andata così. Se avessimo voluto essere tranquilli avremmo dovuto osare meglio in quelle partite, ma la squadra ha struttura e qualità per farlo: bisogna ritrovare spirito e mentalità. La partita con il Genoa viene presentata da addetti ai lavori, da Ancelotti ai giocatori, come una prova generale per l’Arsenal. Noi non siamo l’Arsenal e quindi purtroppo le nostre difficoltà aumentano. L’importante sarà migliorare la prestazione, poi chiaro che il Napoli è fortissimo e quindi dovremo fare più del 100%. Noi dobbiamo prepararci bene anche per il derby; contro il Napoli sarà una partita importante per tutte e due, non vuota di contenuti”.

Su Kouamé: “Non parlo di questo. Il giocatore è continuamente monitorato da squadre di Premier League e da altre squadre, anche italiane. Il Napoli lo conosce e se avrà piacere di parlarne in futuro ne riparleremo. Adesso non c’è tempo. Younes? Non facciamo mercato, assolutamente, ora pensiamo alla salvezza”.


La 30esima giornata: “E palle do tenente”