Il numero 30 nella smorfia napoletana significa sono “e palle do tenente” e nella trentesima giornata di campionato, turno infrasettimanale”, “e palle” sono state di Icardi da separato in casa, che ha riconquistato i compagni con un gol, un palo e un assist. Meno di Spalletti,  che si sarà chiesto se con lui avrebbero perso anche con la Lazio domenica sera.

“E palle” sono anche di Tudor, Andreazzoli, Semplici e Baroni come allenatori. Il primo dei due con il risultato dell’Udinese in casa del Diavolo, il secondo attraverso il gioco che ha riacceso la lotta per la retrocessione. Baroni finalmente ha vinto la prima gara casalinga a Frosinone al 104’ minuto di gioco, non si sono giocati i tempi supplementari e neanche il Golden gol: solo attesa VAR di 10’ per decidere se vi era un fuorigioco. Davanti alla Tv Di Paolo di Avezzano arbitro in B e Posado di Bari assistente in serie A.

Entro un’ottantina di ore, alla fine della 31esima giornata di campionato, scopriremo se è stato un giorno da Leoni per Empoli, Frosinone, Inter, Udinese, Spal o solamente uno da pecora da parte di Napoli, Lazio, Milan, Lazio e Genoa.

Al martedì alle 19 in Cagliari-Juventus si è scoperto che alla Juventus non serve CR7. Oltre a Kean, altro gol pesante, ci ha pensato Allegri a blindare senza vergogna la Signora con un 3-5-2 mente Maran, sicuro di passarla liscia sull’isola, ha sbagliato le scelte cambiando gli esterni.

Alle 21 Lasagna non è stato digerito dal Diavolo e da Gattuso. Ringhio cambia sistema di gioco, ritrova la pistola fumante di Piatek pareggiando dopo due sconfitte consecutive e va in crisi fino al mercoledì sera quando perde la Lazio conservando il quarto posto utile per la Champions. L’Udinese di Tudor poteva vincere a San Siro giocando all’italiana con 2 contropiedi in 4 giorni tramutati in due gol. Se Lasagna è stato indigesto, Okaka con il suo ingresso nel secondo tempo ha fatto venire al Diavolo il mal di pancia.

Al mercoledì alle 19 il Napoli non ha digerito l’ora legale e mollo come un “babà” senza rhum è stato punito dall’Empoli di Andreazzoli che finalmente ha tramutato anche in gol il lavoro e il gioco della squadra. Era un Napoli rimaneggiato che ha dovuto soccombere al cuore, al cervello e alle ripartenze della squadra di Andreazzoli. Turnover iniziale del Ciuccio con vista Arsenal, ma anche le sostituzioni con i titolari non hanno pescato jolly.

Altra pareggite della Fiorentina in casa della Roma, ormai ai 7 colli di posizione in classifica. Altro pari che non serve a nessuno. Ritmi bassi, tanta confusione, Ranieri vedeva la panchina traballare in caso di altra sconfitta. Pur in vantaggio per due volte, Pioli non riesce a far tenere il risultato.

In Torino-Samp il Gallo canta di notte. Partita spareggio per la Samp che non riesce a fare il passo in avanti. Giampaolo padrone della Doria. Alla vigilia tra lo stupore di molti aveva dichiarato: “siamo stanchi e scarichi“. Esattamente quello visto contro il Torino.  Mazzarri strilla al balzo in classifica e l’Europa vicina.

Frosinone-Parma. Allo Stirpe godono come se avessero vinta una Coppa per la prima vittoria del campionato e inguaiano il Parma a 33 punti. Spal-Lazio è invece una vittoria di VAR. Paradossalmente mentre Cionek lo spallino cadeva e chiedeva scusa alzando le mani per la paura di essere ammonito per simulazione, il VAR Orsato richiamava l’arbitro Guida invitandolo ad andare a vedere la Tv che assegnava la massima punizione. A Roma Simone Inzaghi è accusato di non sapere utilizzare il turnover. Dopo la vittoria di San Siro qualcuno doveva riprendersi in panchina, in particolare Leiva e Immobile. Meritata la vittoria degli estensi considerato che il miglior in campo è stato il portiere dell’Aquila. Visto Lotito scendere i gradoni del Mazza  el suo cappotto XXL arrabbiato con la squadra o col VAR Orsato?

Su Genoa-Inter già detto troppo ieri e continuare a girare il dito nella piaga del Grifone non serve. Tocca al farmacista Prandelli fornire un’altra pillola e noi gliela indoreremo: è arrivato il momento di agitare bene altra soluzione prima di servirsene. Per Spalletti, anche con Icardi in più, farà fatica contro l’Atalanta del Gasp perché non gli permetteranno di giocare con i giochi di posizione, sempre con la ricerca riuscita della superiorità numerica, come è successo mercoledì sera al Ferraris.

A Pegli si pensa al 3-5-2 non solo per le assenze per squalifica, ma perché la squadra così  costruita a Luglio e a gennaio adesso ha in questa soluzione lìunica via d’uscita per tornare in un mare tranquillo. A Juric, oltre il regalo delle partite impossibili “sulla carta”, il 3-5-2 è stato imposto, pur non essendo nel suo modo di vedere il calcio. A Prandelli, invece, si può chiedere.

Al giovedì sera, con la luce del giorno, il Sassuolo torna al gol: 4 reti al Chievo lasciandosi alle spalle i fantasmi della lotta retrocessione. Il Chievo ha alzato bandiera bianca. Il rigore sbagliato e il come lo ha calciato Giaccherini ne sono la conferma.

Alle 21 la Dea di Gasperini sotto una pioggia battente, davanti alla Tv, ha dato l’impressione di essere tornati al Ferraris 24 ore prima con maglie nerazzurre e rossoblu anche se bianche. In 15′ Gasperini ha tolto il sorriso a Mihajilovic con 4 reti, dopo la squadra ha fatto un allenamento con vista Inter. Dea ad un punto dalla Champions, Bologna terzultimo in classifica. Mihajlovic sbaglia la partita con un turnover troppo abbondante e poco capito e alla fine la solita scusa e frase fatta: “sono rimasti dentro lo spogliatoio“.

La 30esima giornata di campionato ha confermato una certezza rovesciando le pagelle e i commenti di fine agosto. Inter, Milan, Roma non sono mai state da scudetto, qualcuna neanche da prossima Champions League se ci arriverà e non rifarà la squadra. L’Inter adesso, con il ritorno di Icardi, è avvantaggiata anche se per non camminare su un filo dell’energia elettrica e non prendere la scossa deve continuare a fare solamente risultati.

Altresì il turno infrasettimanale ha certificato che si è alzata la quota salvezza: eccetto Chievo e Frosinone, tutte sono convinte di salvarsi. In otto squadre per non sedersi sulla terza poltrona rossa della retrocessione. 

Il Chievo, continuando ad abbassare il “pappafico”, sarà l’ago della bilancia se lascerà punti in casa del Bologna, al Bentegodi, al Parma e alla Spal in zona salvezza; della Lazio e dell’Inter in trasferta  per la Coppa con le orecchie, per l’Europa League al Ferraris con la Samp. Le uniche partite senza problemi di classifica con il Napoli a Verona e l’ultima in casa del Frosinone. Chi lascerà punti ai clivensi farà fatica a raggiungere gli obiettivi.


I NUMERI DEL CAMPIONATO (aggiornati alla 30° giornata)

  • MEDIA GOL RISPETTO ALL’ANNO SCORSO: +19 (812/793)
  • RETI TOTALI DA INIZIO CAMPIONATO: 812;
  • RETI DI GIORNATA: 33;
  • GIORNATA PIÙ PROLIFICA: 28° (42 gol)
  • GIORNATA MENO PROLIFICA: 16° (17 gol)
  • RIGORI ASSEGNATI E REALIZZATI DA INIZIO CAMPIONATO: 76;
  • MIGLIORE ATTACCO: ATALANTA (64);
  • PEGGIORE ATTACCO: CHIEVO (21);
  • MIGLIORE DIFESA: JUVENTUS (19);
  • PEGGIORE DIFESA: CHIEVO (61);
  • MIGLIORE ATTACCO IN CASA: ROMA (35);
  • PEGGIORE ATTACCO IN CASA: CHIEVO, BOLOGNA, FROSINONE (12);
  • MIGLIORE DIFESA IN CASA: INTER (7);
  • PEGGIORE DIFESA IN CASA: SASSUOLO (31);
  • MIGLIORE ATTACCO IN TRASFERTA: ATALANTA (35);
  • PEGGIORE ATTACCO IN TRASFERTA: CHIEVO (9);
  • MIGLIORE DIFESA IN TRASFERTA: JUVENTUS (10);
  • PEGGIORE DIFESA IN TRASFERTA: CHIEVO (32);
  • PARTITE VINTE CON ALMENO 3 GOL DI SCARTO: 50 su 299 (16,7%)*

*Lazio-Udinese da recuperare (17 aprile 2019)