Oltre alla notizia di Piatek neppure in tribuna ma già a Milano, è quella che riguarda Hiljemark, oggi assente, ad arricchire il quadro in negativo di questo lunedì di campionato. Il centrocampista svedese dove operarsi martedì in Svezia e non sarà più disponibile per tutto il resto della stagione. Lo si rivedrà al prossimo raduno di luglio.

Nella foto, lo stadio Ferraris semi vuoto in questo lunedì pomeriggio

NOTIZIARIO

Ritorna il campionato nel contesto di un lunedì pomeriggio (ore 15) che ha reso il Ferraris un deserto riempito dalla presenza di 352 tifosi rossoneri e di 8172 accessi totali. Un numero irrisorio ha fermato una città, fatto uscire altrettanti bambini e ragazzi prima da scuola e privato il Genoa della sua tifoseria, in protesta per le decisioni di Osservatorio e Lega Serie A (fuori dallo stadio viene esposto lo striscione “Più aspra è la battaglia, più dolce è la vittoria“). Nessuno striscione e nessun coro prima della partita, neppure fuori dallo stadio dove molti tifosi diserteranno e protesteranno contro le scelte e il cambio d’orario. Contestazione che deve essere un messaggio chiaro a chi ha calpestato una città, in un giorno feriale, per la paura di tensioni che non ci sono state.

Ma andiamo con la partita, che si vivrà in una giornata dal cielo limpido e con una temperatura intorno ai 6/7 gradi, nonostante un forte vento. Laxalt si scalda in più assieme ai titolari: potrebbe subentrare a uno tra Rodriguez e Borini. In Gradinata compare solamente lo striscione “Non ci sono parole, solo un grande dolore. Ciao Fede” dedicato a Federico Fontana, 30enne tifoso rossoblu scomparso improvvisamente per un incidente con la moto. Gattuso squalificato si trova nel gabbiotto retrostante la tribuna stampa. In tribuna Leonardo e Maldini sono affiancati dalla dirigenza rossoblu.


LA PROTESTA FUORI DAL FERRARIS


LE FORMAZIONI UFFICIALI 

GENOA (4-4-2): Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic, Criscito; Lazovic, Veloso, Rolon, Bessa; Pandev, Kouamè. Allenatore: Cesare Prandelli

MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Musacchio, Zapata, Rodriguez; Paquetà, Bakayoko, Cahlanoglu; Borini, Cutrone, Suso. Allenatore: Gennaro Gattuso


PRIMO TEMPO

Squadre disposte a centrocampo, il vice di Gattuso, Riccio, presidia la panchina rossonera. Genoa che attaccherà da destra verso sinistra. Confermato lo schieramento a quattro in difesa, Bessa sulla sinistra a diventare giocatore tra le linee in fase offensiva. Nel Milan Laxalt si siede regolarmente in panchina. La partita parte con molta grinta da entrambe le parti, col Genoa che recrimina per alcuni contatti non fischiati dall’arbitro Orsato. Nessuna grande occasione nei primi cinque di gara, anche se Favilli, Gunter e Romulo sono già a scaldarsi.

Al settimo ci prova Rodriguez dalla distanza, ma Radu è attento e la fa sua. All’ottavo ammonito Borini per un fallo su Bessa all’altezza del vertice sinistro dell’area di rigore rossonera. Sarà punizione per il Grifone. La battuta di Criscito finisce tra le braccia di Donnarumma.

Al decimo è Kouame ad avvicinarsi pericolosamente a Donnarumma, ma viene murato da Zapata in calcio d’angolo. Il difensore rossonero rimane a terra e chiede l’intervento dei sanitari. Poi il Milan predisporrà il cambio rimanendo in dieci per diversi minuti. Biraschi al minuto 13′ prova il destro a giro e il pallone finisce poco alto sulla traversa. Dopo l’azione, Conti rileva Zapata e la squadra si schiera con Abate centrale e il neo entrato sulla destra.

Raggiunto il 20esimo di gioco, la gara non si configura come particolarmente frizzante e le conclusioni dalla distanza sono la migliore soluzione per arrivare a creare problemi all’avversaria. Al 22esimo secondo angolo della partita per il Genoa: Lazovic calcia sul primo palo dove Kouame gira di testa alla ricerca del secondo palo. Pallone leggermente largo sul quale Pandev non riesce a intervenire. Buona occasione rossoblu.

Lazovic replica al 23′ di gioco quando Donnarumma spedisce in angolo con la punta delle dita su Lazovic. Dalla bandierina il cross raggiunge Zukanovic, ma il suo colpo di testa è facile per Donnarumma. Sul ribaltamento di fronte, dopo un’azione insistita, primo angolo milanista.

Genoa in crescita: al 27esimo è ghiottissima la chance per Bessa che chiude il triangolo con Pandev e scarica addosso a Donnarumma da pochissimi passi. Al 36′ buona trama offensiva del Genoa con cross finale di Biraschi dalla destra: impatta di testa Kouamè, contrastato da Musacchio che, sbilanciandolo, gli fa indirizzare il pallone molto lontano dallo specchio. Genoa che, ad ogni modo, somma almeno 5/6 occasioni per andare in vantaggio. 

Al 41esimo ammonito Romero che atterra Suso al limite dell’area, concedendo una pericolosa punizione ai rossoneri. Il destro di Calhanoglu gira ma non si abbassa e la conclusione è abbondantemente alta sulla traversa. Pericolo passato per il Genoa, che ne corre uno ben maggiore al 44esimo quando Paquetà colpisce il palo con un destro al volo dai 20 metri. Precedentemente, era stata sconsiderata l’uscita di Romero sullo stesso Paquetà perché aveva permesso ai rossoneri di involarsi in un due contro due verso la porta di Radu. I minuti di recupero concessi da Orsato saranno 2′ a fine primo tempo. Negli spogliatoi si andrà comunque sul punteggio di 0 a o.


SECONDO TEMPO

Squadre nuovamente in campo con qualche minuto di ritardo. Alle 16:06 ricomincia la seconda frazione col Genoa che attaccherà da sinistra verso destra. Pronti, via è subito punizione dalla destra per il Milan. Sul pallone Suso che calcia in porta, ma Kouamè libera dal pericolo.

Meglio il Milan in questa prima parte di secondo tempo, Genoa che fatica a ritrovare alcune delle trame viste nella prima frazione di gioco. Il Genoa avrebbe una buona occasione al 53esimo di gioco quando Paquetà vuole strafare e con un numero su Bessa, alla fine, finisce per perdere il pallone e aprire delle praterie per i rossoblu. L’ultimo passaggio arriva a Lazovic, che tenta di puntare senza successo Musacchio.

Al 55esimo seconda chance con Pandev che da centro area opta per un dribbling tra molte gambe anziché concludere di destro verso la porta difesa da Donnarumma. La retroguardia rossonera, presa in ambasce, riescano a liberare dal pericolo. Prandelli predispone il primo cambio e toglie proprio Goran Pandev. Al suo posto entra Favilli. Siamo al 57′ di gioco, stesso minuto in cui Paquetà finisce tra gli ammoniti.

Al 58esimo sinistro di controbatto di Criscito da fuori area: è un gesto pregevole che dà solamente l’illusione del gol. Sarà almeno la decima conclusione rossoblu verso la porta difesa da Donnarumma. 

Passata ormai un’ora di partita. Al 61esimo grandissima occasione anche per i rossoneri con Borini, che di sinistro da posizione defilata la fa passare a pochi centimetri dal palo alla sinistra di Radu. Non c’è deviazione e sarà rimessa dal fondo. Pericoloso ancora il Milan al 65′ di gioco con Paquetà che da pochi passi, colpendo di testa, non è incisivo e la offre telefonata al portiere rossoblu. 

Al 67esimo clamoroso l’errore da due metri, su disimpegno maldestro di Donnarumma, da parte di Bessa. Avrebbe tutto il tempo per scaricare a rete, ma colpisce debolmente e la rispedisce tra i guantoni di Donnarumma. Sicuramente la chance più nitida di questa seconda frazione. Al 69esimo ammonito Rolon.

Il Genoa si abbassa, ha troppi errori sulle spalle e Borini, servito al minuto 71′ da Suso, è nella posizione più comoda per scaricare alle spalle di Radu. Milan in vantaggio. 

Il Genoa prova subito a rispondere con un potente sinistro di Veloso che impatta sulla traversa. Il tiro era pregevole, ma il Genoa mette a referto l’ennesima occasione non concretizzata. Milan ancora in vantaggio. Al 75esimo, dopo aver chiesto la sostituzione, Biraschi lascia il posto a Pedro Pereira. Al 76esimo giallo anche per Zukanovic per un’entrata su Paquetà in gioco pericoloso.

Al 78esimo fuori Cahlanoglu, dentro Josè Mauri. All’82esimo raddoppio rossonero con Suso che si invola verso la porta di Radu su assist di Cutrone. Col destro, l’ex rossoblu insacca e non esulta. La gente, con dieci minuti di anticipo, abbandona lo stadio. Al gol rossonero segue il cambio Dalmonte per Veloso. All87esimo lo stesso Suso abbandona il campo per fare spazio a Castillejo.

Scorrono via lisci, senza sussulti, i tre minuti di recupero concessi da Orsato. La partita è in conduzione totale da parte dei rossoneri, che ricominciano con una vittoria il 2019. Genoa che invece incassa una sconfitta che appesantisce ulteriormente il clima, se non altro perché palesa tutte le difficoltà di trovare il gol senza un centravanti che la butti dentro. Oggi il problema si sarebbe riproposto ugualmente vista la squalifica di Piatek, ma sicuramente non giovano notizie e foto di un giocatore già a Milano nel giorno in cui, almeno, lo si attendeva in tribuna al Ferraris. Troppi errori sotto porta, molta sfortuna per la traversa di Veloso che poteva rimettere subito in equilibrio la partita. La trasferta di Empoli diventa un crocevia importante nonché la prima di moltissime sfide salvezza in trasferta. 


Protesta silenziosa alle porte del Ferraris. Sugli spalti poco più di 8mila persone