Il pareggio per 1-1 contro la Spal ha segnato la prima panchina di Cesare Prandelli alla guida del Genoa, che per oltre ottanta minuti gioca in dieci uomini, subisce gol per la sua decima gara di fila ma si dimostra capace di recuperare con determinazione grazie all’undicesima marcatura di Piatek. Ecco alcune delle vostre domande nel post-partita.

Come giudichereste la prima partita di Prandelli? (Sandro)

“Giudicare la prima di Prandelli è difficile avendo giocato 80′ in inferiorità numerica e con un solo allenamento con tutto il gruppo a disposizione. Non avrebbe fatto nulla di nuovo vista la formazione, Solo aggiustamenti di pressione e posizionamenti generali. Per dare un giudizio tattico non sui numeri bisogna aspettare le prossime due gare prima di Natale” (Lino Marmorato)

Perché si continua a fare giocare Veloso? (Marco)

Per prima cosa bisogna dire che si parla di un giocatore con circa 300 presenze tra serie A portoghese, serie A italiana e serie A Ucraina e una cinquantina nella nazionale lusitana. Non certo l’ultimo arrivato. Miguel ha un certo carisma nel gruppo rossoblu, molta esperienza e buone doti tecniche: è un giocatore che corre molto ma non ha cambio di passo, più o meno le stesse caratteristiche di Sandro. In questo momento il Genoa non può permettersi due giocatori di questo tipo in mezzo al campo e contro la Spal penso che Prandelli li abbia utilizzati entrambi perché aveva due assenze importanti in quella zona, ma nelle prossime partite sarà difficile rivederli in coppia. Se come sembra il Genoa giocherà con un centrocampo a tre, un play maker e due mezze ali con corsa e cambi di velocità, saranno fondamentali, pur senza dimenticare lo stato di forma psicofisica al momento della partita. Finisco col dire che due stagioni fa quando si infortunò Veloso la maggior parte dei tifosi rossoblu imputava  alla sua assenza tutte le magagne in casa Genoa, ma si sa che i tempi cambiano e le opinioni anche. Certamente Miguel paga anche colpe non sue e che niente hanno a che vedere sotto l’aspetto tecnico” (Mario Ponti)

Come potrà il Genoa tornare a chiudere una partita senza subire gol?

“Le soluzioni potrebbero essere diverse. Riguardandosi alle spalle, nelle ultime tre gare, 3 gol su 4 sono arrivati da calcio piazzato o da suoi sviluppi. Due, in particolare, su traversoni e colpo di testa da posizione ravvicinata dei centravanti avversari. Detto ciò, ripetendoci rispetto a due settimane fa, è evidente che i troppi gol subiti inficiano la potenzialità realizzativa della squadra, che ha il capocannoniere del campionato dopo quindici giornate. Venti gol subiti nelle ultime dieci giornate, una media di due a partita senza soluzione di continuità, fanno pensare che appena il Genoa ritroverà piena fiducia dei suoi mezzi – e gli sarà permesso di giocarsela in parità numerica per tutta la partita – andare a chiudere con “determinazione ed esasperazione” le partite il prima possibile, parafrasando Prandelli, potrà essere un fattore che, di riflesso, potrebbe incidere sulla fase difensiva. E attenzione anche alla costante crescita dei Biraschi, dei Romero e dei Radu, non certo aspetto da sottovalutare. E alla possibilità di vedere presto una difesa a quattro” (Alessio Semino)


Genoa-Spal, altro che Pasqua!