Mancano poco più di 24 ore al fischio d’inizio del recupero infrasettimanale fra Milan e Genoa, sfida che completerà il programma della prima giornata di campionato. I rossoneri sono reduci dalla vittoria in rimonta contro la Sampdoria, firmata dai gol di Higuain, Cutrone e Suso, tutto il pacchetto offensivo del neonato 4-4-2 di Gattuso. Per saperne un po’ di più, anche in termini di possibile formazione, abbiamo contattato telefonicamente Enrico Currò, firma della Repubblica.

Il Milan ha cambiato modulo contro la Sampdoria. Secondo te cosa potrebbe essere cambiato e quali sono pregi e difetti di questa squadra?

“Il modulo è stata una scelta obbligata: era impossibile tenere ancora fuori Cutrone. E siccome Cutrone non può fare l’esterno del 4-3-3, Gattuso ha dovuto piegarsi a una situazione tattica che non gli piace come il 4-4-2. Perché lui sostiene  – e i fatti gli danno ragione – che la squadra non abbia nelle sue corde questo sistema difensivo. Ha caratteristiche poco fisiche e per lo più offensive questo Milan, soprattutto sugli esterni. E un centrocampo meno folto è più soggetto alle infilate degli avversari. Nello stesso tempo, è un modulo che permette al Milan di essere più pericoloso davanti: lo dicono i fatti. Suso, Higuain e Cutrone hanno un potenziale devastante. Tuttavia c’è il contrappeso: il sistema difensivo funziona peggio”.

Il Milan ha subito almeno un gol in tutte le partite di questo campionato, addirittura quindici considerando le coppe e le ultime gare della passata stagione. Come giocherà difensivamente contro il Genoa? Caldara e Calabria hanno infatti dei problemi

“Questa dei gol subiti è una situazione un po’ paradossale per una squadra di Gattuso, perché in una sua squadra la fase difensiva non dico che è una priorità, ma sicuramente un’ossessione. Prendere un gol gli fa fisicamente male. Avendone presi così tanti, evidentemente qualcosa non funziona. C’è stata una conversione: quest’anno il Milan è una formazione che tende a segnare un gol in più degli avversari e vincere le partite come successo contro la Sampdoria piuttosto che vincere uno a zero. Ma ci sono lacune evidenti tra i difensori a livello tecnico. Lacune confermate ogni partita.

Tutti i gol presi dal Milan nascono da errori individuali difensivi: errori abbastanza grossolani, molto evitabili, che nascono dai limiti tecnici. Questa ulteriore emergenza che nasce dall’impossibilità di fare quel turnover che Gattuso avrebbe avuto in mente ad inizio stagione (Caldara non ha praticamente mai giocato e appena rientrato dalla pubalgia si è strappato al polpaccio, avendone almeno per tre mesi) porta il tecnico rossonero ad avere un’unica possibilità alternativa Zapata al posto di Musacchio, anello debole della difesa rossonera. Anche se lo stesso Zapata, quando ha giocato, ha fatto le sue scempiaggini. Si dovranno capire entro la serata le condizioni di Calabria, uscito prima contro la Sampdoria per una distorsione alla caviglia. Non dovesse giocare, in quel caso giocherebbe Abate“.

Sugli esterni di centrocampo, se ci aspettiamo la riconferma di Suso a destra, a sinistra Laxalt potrebbe fare spazio nuovamente a Cahlanoglu?

“Questo è da capire. Si tratta di una scelta che non credo dipenda tanto dalle intenzioni di Gattuso, ma dalle condizioni fisiche dei giocatori. Chiaramente Laxalt, nel 4-4-2, è un esterno alto adattato visto che in nazionale gioca terzino nella difesa a quattro oppure può fare l’esterno in una difesa a cinque, ma dà più garanzie difensive rispetto a Cahlanoglu. Se quest’ultimo stesse veramente bene, Gattuso farebbe giocare lui: offre maggiori garanzie di palleggio rispetto a Laxalt”. 

In questo nuovo 4-4-2 trova meno spazio un elemento chiave come Bonaventura. Potrebbe trovare spazio a fianco di Biglia, magari al posto di Kessiè, oppure ci saranno delle riconferme?

“Il 4-4-2 limita un giocatore come Bonaventura. Al di là delle valutazioni tattiche che si possono fare e del fatto che, a livello di palleggio, è un giocatore molto forte, più in là si può pensare che Gattuso, anziché un 4-4-2, possa schierare anche un 4-3-1-2 con Suso trequartista. Bonaventura in realtà ha pure lui un problema fisico, ossia un’infiammazione al ginocchio che lo ha tenuto fuori contro la Sampdoria. Anche per la gara di domani, credo che le valutazioni che Gattuso dovrà fare siano strettamente legate alle condizioni fisiche. Poi in base ai giocatori a disposizione cercherò di adattare la tattica agli uomini che si ritrova. Fermo restando che questa coppia Higuain-Cutrone appena nata è un po’ difficile da scindere perché troppo preziosa per il Milan”. 

DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI ENRICO CURRÒ


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