L’Italia di Roberto Mancini arriva all’impegno di questa sera convinta di potersela giocare per evitare la retrocessione nella serie B della Nations League, consapevole peraltro di spartire questo rischio con nazionali del medesimo calibro – e superiore – come Germania, Inghilterra e Croazia. Nella giornata di oggi, ad analizzare le tematiche pre partita sono stati sia il commissario tecnico Roberto Mancini sia il difensore Giorgio Chiellini, vicinissimo alle cento presenze in azzurro e reduce dalla sua 98° comparsa in Nazionale, come l’ex bianconero Gianluca Zambrotta.

“A maggio siamo partiti in questo percorso con l’obiettivo di mettere insieme questa squadra e di portarla all’Europeo – ha spiegato il ct Mancini – Non sarà semplice, ma quando troveremo il gruppo giusto non avremo problemi a schierarlo per l’Europeo. Per adesso il Portogallo è più forte di noi e quindi è giustamente in testa: noi ci giochiamo il secondo posto con la Polonia. L’obiettivo era quello di fare una bella Nations League, il prossimo lo tracceremo in un secondo momento. 

L’Italia non trova la vittoria da cinque mesi? Per costruire una Nazionale serve tempo, non sono sufficienti cinque partite. Così come per vincere serve un centravanti che fa gol. E se l’attaccante non fa gol, si cercano di trovare dei rimedi come ha fatto il Napoli. Contro l’Ucraina abbiamo fatto una bella prestazione per un’ora di partita, calando dopo aver cambiato qualcosa. Domani, anche dovessimo perdere, non è che non giocheremmo più o non andremmo all’Europeo. Lo stesso destino potrebbe accadere anche alla Germania, alla Croazia o all’Inghilterra. Questa Nations League è stata creata per non prendere sotto gamba le amichevoli. Non farei drammi: contro la Polonia resterà soltanto una partita di calcio”.


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