Quella giocata ieri dal Genoa all’Allianz Stadium, per occasioni create, non è stata senz’altro la migliore gara della squadra rossoblu in trasferta quest’anno ed è coincisa con la decima sconfitta stagionale del Grifone e la 200° da professionista per Andrea Bertolacci. Il Genoa si è trovato di fronte un’avversaria sempre temibile, anche dopo le soste, e con un pacchetto statistico che alla vigilia raccontava di una sola rete subita nelle ultime undici gare ufficiali fra campionato e coppe.

Il Genoa ha concesso un tempo più per suoi demeriti che per meriti dell’avversaria ed è stato trafitto nell’unica e nitida occasione che ha messo a tu per tu un giocatore juventino con Perin. Ecco che si è dunque tornati a casa con un risultato di 1-0 che resta emblematico della difficoltà con cui le avversarie colpiscono il Genoa. Un Genoa che, nota statistica a parte, chiude a 415′ il suo personale record di imbattibilità.

Sempre che possa servire a qualcosa, si rammenti pure che la Juventus ha vinto soltanto con altre due squadre per 1-0 di fronte al proprio pubblico: in ordine di tempo è avvenuto prima con la Fiorentina, poi con la Roma. Il tutto al netto del pareggio per 0-0 con l’Inter e di una media gol casalinga che riserva alle squadre ospiti dello Stadium almeno due reti a partita.

Sarà un caso che quelle di Roma, Genoa, Inter e Fiorentina siano quattro delle prime sei difese in trasferta e che il sestetto sia completato proprio dalla Juventus e dal Napoli? Forse sì, forse no. Quel che è certo è che quella di ieri sera è stata una Juventus poco brillante e cinica, con poche idee: quelle sufficienti a battere un Genoa che trova sempre più difficoltà nel creare transizioni offensive pericolose giocando in profondità. Un vero peccato dal momento che all’Allianz Stadium è stata, da inizio stagione, la seconda gara dopo Spal-Genoa in cui il blasone rossoblu ha mantenuto per più tempo il pallone nella metà campo avversaria (vedi tabella 1). E mantenere quasi 12′ di possesso in territorio bianconero, in trasferta, è un dato da cui ripartire e a cui affiancare quelli meno positivi della media realizzativa.

Arrivato alla terza gara in trasferta senza segnare, il Genoa è infatti suo malgrado il 19° attacco esterno della Serie A: peggio solo il Benevento. Vero che si mantiene su ottimi livelli il prodotto difensivo degli uomini di Ballardini, che in virtù della debacle viola al “Ferraris” contro la Sampdoria diventano la quinta difesa meno battuta del campionato (e Perin, di conseguenza, è il portiere italiano meno battuto della Serie A, ndr), ma aver fatto uscire Sczeszny senza neppure una parata è davvero troppo poco visto quanto offerto ieri dalla stessa formazione bianconera, assai spigolosa (23 falli fatti e soltanto uno sanzionato) e imprecisa coi suoi 29 palloni persi e i suoi 20 passaggi sbagliati, per lo più per linee orizzontali.

Tabella 1 – Il possesso palla del Genoa nella metà campo avversaria (in trasferta)

  • SASSUOLO-GENOA: 9′ 24”
  • UDINESE-GENOA: 10′ 51”
  • INTER-GENOA: 9′ 51”
  • CAGLIARI-GENOA: 9′ 57”
  • MILAN-GENOA: 10′ 16”
  • SPAL-GENOA: 14′ 00”
  • CROTONE-GENOA: 9′ 34”
  • VERONA-GENOA: 6′ 45”
  • FIORENTINA-GENOA: 6′ 23”
  • TORINO-GENOA: 7′ 21”
  • JUVENTUS-GENOA: 11′ 47”

Le difficoltà in attacco sono acuite da una manovra che talvolta è risultata troppo lenta a centrocampo e dall’ormai frequentissimo gioco di sponda cercato dal Grifone partendo spesso già dalla difesa coi suoi lanci lunghi: all’Allianz sono stati 16 quelli conteggiati, nella maggior parte dei casi restituendo il pallone all’avversario. Se a fare fatica sono stati Pandev e Taarabt nella prima frazione di gioco, nel secondo ne ha fatto altrettanta Galabinov, questa volta marcato stretto da Chiellini, munitosi di qualche colpo proibito di troppo e mai raggiunto da sanzione disciplinare. Falli a parte, si parla di quello stesso Chiellini che all’andata andò in difficoltà contro l’attaccante bulgaro, ma che in Coppa Italia era stato risparmiato a favore del duo Rugani-Barzagli. Ieri sera ha creato non poche grane a Galabinov, il cui ingresso ha permesso a Ballardini di cambiare modulo nel secondo tempo: da 3-5-2 a 3-4-2-1 finché non si sarebbe tornati al modulo iniziale con l’ingresso di Lapadula e l’uscita di Pandev. Che il Genoa ci abbia provato, tatticamente e tecnicamente, è fuor di dubbio: e per i suoi uomini ha garantito lo stesso Ballardini. Sicuramente è l’ora di rispondere al giro di boa del campionato trovando la giusta chiave per tornare con maggiore frequenza al gol. In questo senso non aiutano le ultime notizie su Pepito Rossi, per cui è stata riscontrata una lesione muscolare (clicca qui per saperne di più).

LE STATISTICHE DEI GIOCATORI ROSSOBLU IN JUVENTUS-GENOA

I NUMERI DEL GENOA (aggiornati alla 21° giornata)

  • GOL FATTI: 16 (17° attacco della Serie A a pari merito col Crotone)
  • GOL FATTI IN CASA: 11 (14° attacco della Serie A)
  • GOL FATTI FUORI CASA: (19° attacco della Serie A)
  • GOL SUBITI: 23 (5° difesa della Serie A)
  • GOL SUBITI IN CASA: 17 (16° difesa della Serie A)
  • GOL SUBITI FUORI CASA: (2° difesa della Serie A)
  • RIGORI A FAVORE: 3
  • RIGORI CONTRO: 2
  • VITTORIE: 5
  • PAREGGI: 6
  • SCONFITTE: 10

I NUMERI DI BALLARDINI AL GENOA

  • PARTITE TOTALI: 55
  • VITTORIE: 18
  • PAREGGI: 21
  • SCONFITTE: 16
  • GARE A PUNTI: 39
  • % GARE A PUNTI: 71%
  • GOL FATTI: 60
  • GOL SUBITI: 58
  • CLEAN SHEET: 23 (42%)