Giorgio Perinetti a Roma è di casa. Inevitabile per chi è nato nella capitale e ha cominciato a lavorare nello staff dirigenziale giallorosso all’età di 21 anni, nel 1972. Questa mattina il direttore generale del Genoa, intervistato dall’emittente radiofonica romana Tele Radio Stereo, ha sviscerato numerose tematiche rigiardanti proprio l’imminente sfida tra i rossoblù e la squadra di Eusebio Di Francesco, reduce dalla sconfitta a Madrid in Champions League.

Queste le parole di Perinetti proprio sul momento del Genoa“Sono arrivato a stagione inoltrata e ho trovato una squadra che si allenava con continuità, ma pur facendo prestazioni importanti non raccoglieva risultati. Sono arrivati punti contro Inter e Cagliari, ma poi il Napoli e la brutta sconfitta Spal, una prestazione altamente negativa. La squadra aveva perso un po’ di fiducia di certezze, abbiamo cercato di riportare a Genova Ballardini, che conosce ambiente e giocatori per provare a portare anche un po’ di serenità. Magari con un gioco meno spumeggiante ma più equilibrato, siamo andati per questa strada. Lui ha lavorato per tre settimane sfruttando la pausa per le nazionali: dopo la vittoria importante di Crotone dobbiamo continuare così: c’è da cambiare mentalità, il Genoa è partito per fare un campionato tranquillo ed oggi il suo è un problema anche mentale e deve riuscire ad entrare in questa ottica anche scomoda, dover lottare”.

“Il tutto nonostante l’effetto Ferraris, che sappiamo essere uno stadio molto caldo con una tifoseria che accompagna sempre i giocatori per 90. Ci sono stati errori ma bisogna riprendere il cammino partendo da una base di concretezza – ribadisce il direttore generale, che interrogato sulla condizione di Bertolacci aggiunge – Sta avviandosi verso un recupero completo dopo diverse difficoltà, l’esperienza con il Milan non è stata positiva anche per i tanti infortuni e speriamo che ritrovi continuità, per ora ha ritrovato Ballardini che è stato un suo mentore nel passato. E stiamo recuperando anche Taarabt”.

Sul possibile impiego di Lapadula“Ha avuto una stagione travagliata e sta recuperando, stiamo aspettandolo perché è lui l’uomo che è mancato anche a Juric, a onor del vero. Non so se giocherà già da domenica, la scelta deve esser del mister ma resta il fatto che Lapadula è un giocatore avviato al recupero e su cui puntiamo davvero tanto”.

Sulla Roma: “Domenica affrontiamo una Roma che ha dimostrato e sta dimostrando a tutti che squadra è. Di Francesco? Ha avuto un impatto stra positivo sulla squadra, può essere annoverata fra quelle che possono competere con Napoli e Juventus per la vittoria del campionato. Un grande passo avanti, ha fatto passi da gigante. Monchi è un professionista di grandissimo valore, alla Roma sta lavorando con grande intelligenza con quel che ha trovato e sulla base di ciò che ha lasciato Sabatini. Poi ha intuizioni straordinarie come talent scout e sicuramente si farà valere in merito”. 

AUDIO TRATTO DAL PODCAST DI TELERADIOSTEREO: