Nella prima giornata di campionato il Genoa affronta in trasferta il Sassuolo, partita difficile contro una squadra che nella stagione scorsa ha disputato l’Europa league. La squadra emiliana ha cambiato allenatore ed ora è guidata da mister Bucchi, ex Perugia, tecnico giovane e preparato. Il sistema di gioco resta il 4-3-3 anche se Bucchi avrà sicuramente portato nuovi accorgimenti e metodologie.

Cominciamo dal reparto difensivo

In porta gioca Consigli, portiere molto regolare nel rendimento e di sicura affidabilità, che dà il meglio di se tra i pali. La linea a quattro è composta da Lirola, Cannavaro, Acerbi, e Peluso: da tempo giocano insieme ed interpretano molto bene i movimenti. La coppia centrale è molto forte sui palloni aerei ed entrambi gli esterni bassi sono dotati di buona corsa e buon piede, Lirola a destra e Peluso a sinistra.

Il centrocampo?

Qui abbiamo Missiroli interno destro, in possesso di buon bagaglio tecnico e pericoloso negli inserimenti da dietro. Magnanelli, il playmaker ha la maglia neroverde cucita addosso, dà i tempi a tutta la squadra, difficilmente tocca la palla più di tre volte. L’interno sinistro è Duncan: dotato di forza fisica ed ottima corsa, mancino, possiede un potente e preciso tiro da fuori.

L’attacco?

Il trio davanti è formato da Berardi, genio e sregolatezza dei neroverdi: gioca esclusivamente con il piede mancino anche se opera sulla fascia dx, possiede un dribbling ubriacante associato ad una velocità elevata. Falcinelli è la punta centrale, appena rientrata da un ottimo campionato a Crotone: giocatore in fiducia, usa molto con il fisico, è bravo sui palloni alti. Sulla sinistra Politano, che ama il dribbling: sinistro anche lui, non si fa certo pregare quando deve calciare in porta.

Come si comporta il Sassuolo sulle palle inattive?

Sulle punizioni dal limite vanno prevalentemente Berardi, Magnanelli e Politano: dai 25/30 metri sono pericolosi Duncan ed Acerbi. Sui corner e punizioni laterali salgono i due centrali, ma attenzione anche a Missiroli e Falcinelli. Sulle palle inattive a sfavore, difendono a zona, anche se stanno molto sul pezzo, non trascurano i particolari. Acerbi, sportivamente parlando, è un difensore cattivo. Cannavaro va in difficoltà se lo si porta in campo aperto.

Concludendo?

Terminate le prime due giornate di campionato ci sarà la sosta per la Nazionale, si riprenderà il 9 di settembre e soltanto allora comincerà il campionato vero e proprio. Troppe per ora le rose incomplete, troppi i giocatori che vogliono cambiare maglia, troppi gli intrecci di mercato e i soldi da spartire. Sperando che il nostro Grifone ottenga più punti possibili nelle prime due giornate, sono convinto che la squadra che vedremo da metà settembre in poi potrà regalarci soddisfazioni.

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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.