La settimana di calcio europeo è stata all’insegna dei colori.

Dalle bolle di sapone londinesi fino al bianco splendente diffuso sul campo dal Real Madrid, che è tornato quello di una volta sbarazzandosi dell’Eibar, ottavo in classifica e grande rivelazione del campionato spagnolo.

A proposito di colori, non è riuscito a darne alla Liga invece il Siviglia, che pareggiando contro l’Alaves potrebbe e dovrebbe lasciare Real Madrid e Barcellona sole solette in lotta per spartirsi il titolo.

Bene anche il Barça, che resta in vetta a +1 sui Blancos, che tuttavia devono recuperare una partita. Atletico Madrid fa piovere un diluvio di reti sul Valencia, che riassapora per la 13esima volta in 26 partite e rivede le parti basse di classifica.

Ruggito del Deportivo che sconfigge in trasferta il Gijon, proprio mentre il Las Palmas conferma il buon momento segnando ben 5 reti in casa: la lotta salvezza non era mai stata così aperta.

Tutto diverso in Premier League, dove il Chelsea vince e convince, volando a 10 punti di distacco sul Tottenham.

“I’m forever blowing bubbles” cantano i tifosi del West Ham; in una giornata dai colori sgargianti, a sovrastare tutto il resto è però proprio il nero delle maglie del Chelsea.

Antonio Conte nel post partita: “Sono arrabbiato per aver subito la rete del 2-1, avremmo potuto e dovuto mantenere la porta inviolata”.

 

Manchester City e Tottenham stravincono e inseguono la capolista, i primi dopo aver sconfitto per 2 reti a 0 il fanalino di coda Sunderland, mentre gli uomini di Pochettino mandano a casa l’Everton grazie al solito Harry Kane, bomber d’argento che ha segnato 19 reti in 18 partite.

I cigni bianchi dello Swansea cercano di liberarsi definitivamente dalle sabbie mobili della relegation zone, discorso differente per il Manchester United che manca ancora una volta l’appuntamento con il 5° posto. A far discutere è però la gomitata di Ibrahimovic a Mings del Bournemouth, reo di averlo colpito in testa pochi minuti prima con un pestone.

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Un Liverpool rosso fuoco fa scolorire la maglia dell’Arsenal, mai così in basso come negli ultimi 2 mesi. Fatale la sconfitta pesante contro il Bayern Monaco, di cui parliamo proprio adesso.

Chi credeva che avremmo assistito alla giornata della ‘remuntada’ si è sbagliato di grosso. Ancelotti vince 3 a 0 in trasferta a Colonia, settimo in classifica, il Lipsia pareggia contro l’Augsburg e il giallo del Borussia Dortmund si avvicina con sempre più rumore al secondo posto, ora distante soli 6 punti.

Notte fonda e buio totale per il Darmstadt, che perde punti e speranze di salvezza contro il Werder Brema proprio mentre un Amburgo gelido come il ghiaccio sconfigge l’Herta Berlino.

Continua il momento d’oro per il Monchengladbach capace di sconfiggere anche lo Schalke 04 – un vero e proprio antipasto del sedicesimo di finale di Europa League – guadagnandosi un posto nelle zone calde di classifica. Dopo la vittoria di Firenze sono arrivate tre vittorie consecutive: sarà solamente un caso?

Le due reti di Fabian Johnson sono una ciliegina sulla torta per una squadra rigenerata.

La prima della classe strapazza il Nantes, la seconda vince di misura in casa e la terza fa lo stesso in trasferta a Digione. Il risultato è decisamente opaco, cambia poco in classifica e l’unica squadra a spiccare il volo nel cielo azzurro sembra essere l’Olimpique Marsiglia, che si riprende tre punti e sesto posto dopo due sconfitte.

Malissimo il verdeggiante Saint-Etienne, che dopo la sconfitta contro i Diavoli Rossi del Manchester United in Europa League non riesce più a vincere e rischia ora di perdere anche il 5° posto. Lione e Bordeaux invece non si fanno male con un pareggio sbiadito che mantiene le posizioni invariate.

L’eroe di giornata? Senza dubbio, ancora una volta, Kylian Mbappe Lottin: doppietta e 9 reti in campionato, talento cristallino e campione assicurato.

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